Festeggiando I 100 Anni di BMW Con La M3 E46
100 ANNI BMW
BMW M3 E46
QUEST’ANNO BMW HA COMPIUTO 100 ANNI E LA SUA REGINA NE FESTEGGIA 30. SECONDO VOI ABBIAMO SCELTO UNA 118d O UNA DELLE MIGLIORI SPORTIVE DI SEMPRE?
Testo di Andrea Balti
Foto di Giorgia Rossi e Alex Marrone
Ogni scusa è buona per festeggiare, sorseggiare un bicchiere di champagne in più del solito e tirarsi a lucido per far bella figura con gli amici ed i vicini di casa. Se poi non è vostra zia a compiere 100 anni ma BMW, la voglia di fare qualcosa che abbia a che fare con le nostre amate auto bussa forte alla porta del nostro cervello. Il 2016 segna un traguardo importante per la casa bavarese che celebra un secolo di vita in un periodo che la consolida come una tra le migliori aziende che coprono il panorama automotive sotto ogni punto di vista: automobili, sportive, auto da corsa, auto ibride, ma anche motociclette e chi più ne ha più ne metta. Con al’arrivo dell’X5 ha praticamente dato via al fenomeno SUV, mentre con la piccola Serie 1 ha ampliato ulteriormente il proprio volume di vendite. La i3 e soprattutto la i8 sono il futuro a portata di mano e non possiamo certo non citare quei modelli che appagano al meglio la voglia di brividi alla guida che ogni appassionato risveglia in sé quando si avvicina ad un modello della divisione M. Invece di recarci ai classici raduni, zeppi di gente e mille iniziative, che sanno tanto di buffet per tutti e nessuno, abbiamo voluto festeggiare a modo nostro, cogliendo l’occasione per celebrare l’anniversario nell’anniversario, quello della più mitica BMW, la M3, che compie 30 anni. Non abbiamo però scelto il nuovo modello, che altro non è che la versione a quattro porte della M4, bensì quella che rappresenta per noi (e spero non soltanto) uno dei migliori affari su ruote che possiate mettervi in garage. Poca spesa ma tanta resa con la M3 E46 che direttamente dai primi anni 2000 è tutt’ora in grado di tener testa a tutti, soprattutto in termini di coinvolgimento e divertimento.
Appuntamento con l’amico Fabio, titolare della TOP GT di Asti, grande appassionato e spericolato driver che vanta anche diversi successi nel mondo del drift a livello nazionale e non solo. I suoi occhi trasmettono pura passione e la sua voglia di condividere esperienze al volante ci confermano che abbiamo scelto il compagno di party ideale – la sua M3 E46 è lì ad aspettarci, sorniona, luccicante come se fosse appena uscita di fabbrica, con quel suo colore rosso Melbourne ed i cerchi neri della BBS. Rappresenta al meglio l’icona della sportività della casa bavarese, un abito sobrio ed adatto alla vita di tutti i giorni celato in un tempio di perfezione meccanica, in questo caso accoppiato ad un cambio manuale a 6 rapporti che scarica a terra sulle ruote posteriori i 343 cavalli del 6 cilindri da 3.2cc. Il sole gioca a nascondino con le nuvole oggi e nella penombra, il colore della carrozzeria sembra diventare più profondo, più cupo, più rosso sangue ed il tutto contribuisce a rendere ancora più epico il momento in cui Fabio sale a bordo e mette in tavola il suo curriculum fatto di gas a martello, motore al limitatore e quel posteriore che disegna scie perfette da destra a sinistra della deserta strada scelta per lo shooting odierno. Proprio quel canto, quel latrato metallico, non appena fa capolino nei timpani, non ti lascia scampo e come quando da bambino osservavi gli amici giocare con i nuovi regali di compleanno, fremevi dalla voglia di farli tuoi. In meno di quindici anni, il tempo ha portato enormi cambiamenti ed oggi, persino alcune compatte sono in grado di erogare una simile potenza, ma in quanto ad emozioni, non ci siamo neppure lontanamente vicini. L’appuntamento con la storia è stato scritto 30 anni fa, ma con la terza ripresa, BMW ha letteralmente offerto al mondo un capolavoro – questa M3 è in grado di cambiarvi l’umore nel giro di pochissimi chilometri, profuma di nuovo ma ha quel retrogusto di vissuto, quelle plastiche obsolete e quella linea di cintura così anni ’90 che la rendono ancora più sexy ed oggetto delle nostre brame. Ogni strada, percorsa al volante della E46 diventa un capitolo del vostro diario automobilistico.
Quando sfiori gli 8000 giri ed il 6 cilindri è all’apice del suo lavoro, inneschi il rapporto successivo e lei continua a spingerti in avanti – e mentre aggrappato al volante non desideri altro che la curva successiva c’è il rischio che ti sia dimenticato di avere la famiglia al seguito, dato che questa potrebbe essere benissimo l’unica auto di cui avere bisogno. Ed oggi, nel 2016, pensare che bastino appena 15.000€ per portarsi a casa un videogioco reale, dove potete veramente fare la differenza alla prima rotonda, è incredibile. Tutti dovrebbero avere una M3 E46 in garage. Il suo sapore meccanico, quella voglia di sciogliere le briglie e metterti costantemente alla prova sono il suo carattere più puro, quel morso allo stomaco che oggi è sempre più raro provare al volante, nonostante le prestazioni siano state ulteriormente portate in alto. La barra del divertimento è quella che conta e qui è sempre ai vertici, proprio come quando Fabio agevola la perdita di grip del posteriore tirando la leva del freno a mano, butta giù il gas e raddrizza il muso dopo 150 metri. Probabilmente in questo caso avrete da affrontare un consumo gomme pari a quello della benzina, ma vivrete coccolati dalla pace dei sensi, respirando a pieni polmoni odore di pneumatico misto a quello di soddisfazione.
Alcune feste non finiscono mai, cambiano, si trasformano. La M3 E46 è stata ed è tutt’ora l’apice dell’esperienza di guida con trazione posteriore, la “nave scuola” che tutti vorrebbero e che in effetti è alla portata di tutti. La serie seguente ha aumentato il lato prestazionale abbracciando un potente motore da 8 cilindri con molti più cavalli, uno stile altrettanto aggressivo, ma decisamente più ovattato e morbido ed oggi, le nuove M3 ed M4 sono tornate ad avere 6 cilindri, perdendo però parte di ciò che rendeva speciale questa arzilla vecchina provata oggi con Fabio. C’è la sovralimentazione del turbo, una velocità fulminea nei cambi di marcia grazie ad un automatico finalmente immune da difetti o lag di risposta, ma meno personalità. Un’auto ottima, un’auto come tante ed a noi invece piacciono le cose speciali – non ci importa se hanno qualche difetto, perché preferiamo misurare il loro valore per quegli aspetti che le rendono invece eccezionali, impareggiabili per la concorrenza ed in grado di marchiare a fuoco nel nostro cuore un’esperienza che ricorderemo per sempre – tra quindici anni, tra trenta, tra cento.
Auto Class Magazine desidera ringraziare Fabio Bordignon di TOP GT Asti per la disponibilità e professionalità.
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