Col de Turini Tour 2016 – Veni, Vidi, Vici
Dicono di andare in montagna per respirare aria fresca, buona, incontaminata. Ogni volta che fermavamo le auto per ricompattare il gruppo e scattare qualche foto, il naso mi si riempiva di un fortissimo mix di gomma bruciata, benzina e freni messi eccessivamente sotto stress – a salire, quanto a scendere. Anche quest’anno abbiamo sfidato il Colle più famoso nel mondo dell’automobilismo e nonostante sia stato meno magnanimo dello scorso anno, abbiamo portato a termine la missione. Sudore, fatica e stanchezza non sono mancate, ma il tasso di divertimento ha ampiamente ripagato ogni sforzo. Il 3 Luglio abbiamo vissuto un’esperienza magica, che soltanto il Col de Turini ti sa offrire: 65 vetture, tra supercars ed auto sportive hanno lasciato la propria firma con gli pneumatici sui famosi tornanti del Rally di Montecarlo ed i 150 km percorsi (interamente di montagna) hanno regalato una serie di emozioni davvero difficili da descrivere, sia con le parole, che con le fotografie.
Dato che il nostro lavoro ci impone di raccontarvi e trasmettere nel miglior modo possibile, quanto sia successo la prima domenica di Luglio, cercheremo di fare del nostro meglio, al fine di trascinarvi là con noi, tra una curva e l’altra, con un pericoloso burrone da un lato e la nuda roccia dall’altro. Ritrovo e registrazioni nella sempre impeccabile cornice di Monaco, presso lo Stars ‘n Bars che non delude mai: ottima accoglienza, lo staff sistema le due auto di cortesia – una BMW i8 messa a disposizione da uno degli sponsor (Gino SPA) ed una Subaru WRX STI ufficiale e nuova di pacca. I drivers arrivano presto, ben prima dell’orario indicatogli e subito si comincia ad entrare nell’atmosfera giusta, respirando aria di avventura, chiacchierando sulle vetture che una dopo l’altra si sistemano prima con ordine, e poi con un pizzico di disordine che non fa altro che alimentare la voglia di mettere in moto e guidare. Manca poco – facciamo conoscenza con nuovi appassionati ed accogliamo con grande piacere facce conosciute ed equipaggi che hanno confermato la loro partecipazione anche quest’anno, alcuni con la stessa auto, alcuni con una vettura nuova. C’è da rifarsi gli occhi, scorrendo lo sguardo lungo il parcheggio del porto, proprio di fronte al locale, si alternano le protagoniste della giornata: Lamborghini Huracan, Ferrari 458 Speciale, Nismo GTR, Porsche 991 GT3 RS, Mercedes SLR McLaren, una Alpine A110 (premiata poi come auto più speciale) Audi R8 V10 e V10 Plus, una rumorosissima Westfield, due Lancia Delta Evo ed ancora Toyota GT86, Audi TT, Subaru Impreza, Lancer Evo, Abarth (500 e Grande Punto), Porsche 911, 911 Turbo, Aston Martin V8, Lotus Elise, Focus RS, ecc ecc. In totale le vetture sono 65 e proprio quando non sappiamo più dove sistemarle, c’è la foto di gruppo ed il tanto atteso Start! Come consuetudine percorriamo un giro completo del circuito di Formula 1 – quest’anno non ci sono gli spalti e le barriere, ma i cordoli ed alcune strutture fieristiche ci consentono di assaporare quel brivido di guidare sul circuito più incredibile del mondiale di F1. Ricompattiamo brevemente il convoglio di auto e giù nei tunnel, poco prima di salire verso La Turbie, dove la strada si libera ed il traffico cittadino lascia spazio ad un paesaggio mozzafiato. Il mare brilla sotto ad un cielo azzurro e senza neanche una nuvola, i motori salgono di giri e si comincia a fare sul serio.
Perfettamente in orario rispetto alla tabella di marcia, proseguiamo in direzione Mentone, subito prima di salire verso Sospello ed attraversare il Col de Castillon, prima serie di curve e tornanti che mettono alla prova piloti e vetture. Il gruppo è piuttosto compatto e chi pesta pesante si diverte ad intraversare la propria auto ad ogni tornante che sia abbastanza largo e libero, complice anche la perfetta visibilità sul possibile traffico proveniente dal senso opposto. Il comportamento dei partecipanti è impeccabile, non ci si ostacola, ma ci si agevola. Ci si sente parte di una grande famiglia, mentre il Turini è lì ad aspettare, pronto a sancire il proprio verdetto, regalando gloria a chi lo vivrà al meglio, e mettendo a dura prova chi lo sottovaluta. Tornante dopo tornante saliamo di quota e la strada si fa sempre più tortuosa; c’è poco traffico ed a parte due piccoli guasti meccanici, tutto fila liscio come l’olio. Arrivati in vetta, posteggiamo le auto nel piazzale del ristorante “Les Trois Vallées”, interamente riservato agli amici di Auto Class. Si inizia a scambiare qualche parere ed i primi commenti, si stringono nuove amicizie e si mettono le gambe sotto al tavolo per un pranzo veloce quanto basta, giusto per far riposare le auto, già abbondantemente messe alla prova.
Durante la pausa pranzo è il momento delle premiazioni ed oltre all’estrazione di una serie di fortunati che portano a casa track-day all’E.R. Motorfest, book fotografici sulla propria auto ed un buono sconto messo in palio dai ragazzi di CarwrappingItaly, la redazione di Auto Class premia alcuni dei partecipanti con delle bottiglie di vino Astoria prodotte in serie limitata appositamente per l’occasione: quelli venuti da più lontano, l’equipaggio straniero, i due equipaggi composti da sole donne (le prime alla guida di una Roy Rogers, le seconde su RS6 Avant), e così via, ringraziando anche i partner tecnici e gli amici di sempre e quelli nuovi come Vittorio del “SupercarSafari” – oggi a capitanare un folto schieramento di supercars – e Andrea Mazzucca di “The Outlierman”, che coglie l’occasione per presentare i suoi fantastici prodotti, rivelatisi ancora una volta, ideali accessori per una guida più che sportiva. Appena posiamo la tazzina del caffè, è il momento di percorrere lo Stage de La-Bollène Vésubie (andata/ritorno) e la voglia di scaricare a terra il piede destro non è passata a nessuno, anzi è soltanto aumentata. Ecco perché non bisogna meravigliarsi se guardando nello specchietto retrovisore vediamo la SLR di Raul perfettamente di traverso, seguita a ruota dall’R8 bianca di Sauro (lo stesso spettacolare driver che lo scorso anno mi tallonava su quella M5 nera). Gli scoppiettii della Huracan in rilascio sono un costante reminder che il gruppo è lì dietro, come un branco che sta andando a caccia. Dove passiamo noi, tutto si ferma e resta immobile, aspettando che quel temporale di cavalli vapore si lasci dietro solo polvere ed odore di gomma consumata. Si scende da Lucérame, e tolto un bacio ad un muretto che segnerà la fine del tour per un partecipante, tutto prosegue sino al break alle porte di L’Escarene, attimi prima di salire sui tortuosi tornanti del Col de Braus.
Un percorso lungo, stancante, ma dannatamente scenografico. Ogni volta pensi di aver trovato il momento più magico della giornata, e subito dopo devi ricrederti, scoprendo uno scorcio che sembra preso in prestito dalla migliore cartolina che abbiate mai visto in vita vostra. Si prosegue e si arriva a Sospel per l’ultimo rifornimento e poi si scende a Monaco, nuovamente allo Stars ‘n Bars. Si posteggia e mentre il sole comincia a calare ci godiamo il piano terra interamente riservato alla nostra gang ed un aperitivo rinfrescante, condito dalle impressioni a caldo dei partecipanti, protagonisti indiscussi della giornata sul Colle. No, non è per niente facile trasmettere le emozioni vissute quella domenica, perché sarebbe riduttivo descrivere come quel Lancer Evo disegnava spazzolate perfette ad ogni tornante, o quanto fosse epico vedere un Deltone Martini ripercorrere quelle strade che gli hanno regalato così tanti successi. Ogni auto è stata speciale, ogni persona ha reso l’evento un vero e proprio appuntamento che è ormai tappa fissa per ogni vero appassionato della guida sportiva. E se i piloti da tastiera preferiscono sfilare in qualche via fashion, i veri petrolhead oggi erano a Monaco – senza se e senza ma – hanno raccolto la sfida del Turini e l’hanno portata a termine. Anche quest’anno vi ringraziamo tutti, dal primo all’ultimo, per aver reso questa giornata l’evento più entusiasmante dell’anno e per aver dato il vostro contributo a renderlo un episodio delle nostre vite che porteremo per sempre dentro di noi. È proprio il caso di dirlo – Veni, Vidi, Vici! Vi aspettiamo il prossimo anno.
Testo di Alex Marrone
Foto di Daniele Abbondanza – Davide Carletti