Col de Turini Tour 2017: Another Perfect Day!
COL DE TURINI TOUR
Testo: Alessandro Marrone
Fotografie: Nazareno Distefano e Federico Vecchio
2 Luglio 2017.
La terza edizione del Col de Turini Tour è andata in scena ed è terminata con un risultato straordinario – quell’impagabile sorriso dipinto sul volto di tutti i presenti. Già, non c’è niente di meglio che guardarsi intorno, catturare quel commento a caldo, quel luccichio negli occhi di chi non aveva mai percorso il nostro amato Turini, e notare che la magia che accomuna noi appassionati di guida ha fatto il suo corso, consacrando l’edizione 2017 come la migliore in assoluto sino ad oggi. Un crescendo di emozioni che, un tornante dopo l’altro, ha accompagnato sulla ambita vetta la spedizione di circa 90 pazzi scatenati alla ricerca del Sacro Graal automobilistico. Un caldo sole estivo ha riempito l’intera giornata, cominciando a risplendere sulle carrozzerie delle auto che si radunavano allo Stars ‘n Bars di Montecarlo, per la consueta trafila degli accrediti e dell’apposizione degli stickers numerati sulle vetture. In meno di un’ora, le quasi 40 supercars e sportive presenti hanno letteralmente invaso la zona antistante il famigerato locale monegasco e dopo la foto di gruppo ed un breve briefing, si sono tutti schierati in fila, pronti e scalpitanti alla volta del Colle delle meraviglie. Una bolgia infernale di motori che salgono di giri, l’aria si surriscalda e tutti fremono, ancora in parte inconsapevoli che l’edizione di quest’anno li avrebbe accompagnati lungo un itinerario rinnovato, in modo da permettere a chi non si perde un’edizione di vivere un’esperienza sempre nuova e sempre forte come se fosse la prima. C’è chi attiva la GoPro, chi tira fuori lo smartphone e chi non sa più dove guardare e finalmente è il momento di partire, con il convoglio che si addentra immediatamente lungo i tunnel che dal Principato portano verso Nizza, in direzione La Turbie.
Le cose si mettono in chiaro rapidamente con la vista mozzafiato che la salita verso La Turbie regala ai presenti, ma quello che forse cattura più l’attenzione è la possibilità di allungare la corsa del piede destro ed immergersi a capofitto in ciò che rappresenta realmente l’evento che apre la nostra stagione. Dopo aver percorso una manciata di chilometri verso Mentone, si prende il bivio per Sospel e lungo il Col de Castillon si inizia a disattivare i controlli trazione. La giornata è perfetta e nonostante un timido traffico durante i primi chilometri, il gruppo resta piuttosto compatto. Eccezionale anche la varietà delle vetture presenti, con tutti i più prestigiosi marchi rappresentati (Ferrari, Lamborghini, Porsche, Maserati, Aston Martin, Jaguar, Lotus, ecc), per non parlare delle solite agguerrite Toyota GT86 o della folle Corvette C6 o dell’Alfa Romeo GT Junior Competizione, alla quale abbiamo assegnato il premio speciale (una fantastica opera in ceramica creata appositamente dall’artista Francesco Guarino), non soltanto come auto più anziana, ma perché l’equipaggio ha macinato oltre 850km per giungere sino a Monaco da Pescara. E poi Esprit, 4C, AMG e la sempre sbalorditiva Carrera GT di RM Autosport, facilmente riconoscibile per non aver preso una curva senza innescare un po’ di sano sovrasterzo. Ognuno dei presenti ha giocato un ruolo fondamentale per rendere la giornata spettacolare e con l’arrivo in vetta, c’è chi ha colto l’occasione per far raffreddare motore e freni e chi non si è fatto sfuggire l’opportunità di percorrere lo Special Stage de La Bollène-Vésubie, posando le proprie ruote esattamente dove i campioni del WRC hanno sfregiato l’asfalto qualche mese fa.
Un’esperienza di guida impreziosita da un panorama mozzafiato, scendere da Lucérame, salendo poi verso il Col de l’Orme ed i folli andirivieni del Col de Braus, terminando poi con una cavalcata immersi nelle pittoresche valli attorno a Peille e facendo così ritorno nel Principato di Monaco per le premiazioni, l’aperitivo ed i saluti finali. Molti si erano dati appuntamento dall’edizione passata, altri si sono incontrati per la prima volta, ma lo spirito che riempie l’animo di un vero appassionato di guida è qualcosa di magico, che in occasioni del genere vien fuori spontaneo come il sorriso di un bambino ed accomuna perfetti sconosciuti, accogliendoli in una famiglia che diventa sempre più numerosa ed affiatata.
Percorrere le curve del Col de Turini è un’esperienza che va provata, crea dipendenza e come il mal d’Africa fa in modo che un pezzo del tuo cuore resti lì, ad aspettarti. E quando, dopo una giornata al cardiopalma, tutto finisce, la strada diventa silenziosa, con quell’asfalto rovente che sa di gomma e con la puzza di frizione e benzina nell’aria a rendere l’atmosfera surreale. Non c’è più il rombo dei motori in lontananza, ma sembra di sentire ancora qualche V8 o V10 su di giri, una frenata ritardata o un’accelerata anticipata appositamente per far scodare il posteriore. Ogni anno, descrivere questa giornata, risulta sempre più difficile – ridurre il tutto ad un misero elenco delle vetture presenti non renderebbe giustizia. Il Turini Tour è un’esperienza che va vissuta, perché riesce ad entrarti dentro, nel profondo, ed allo stesso modo è in grado di farti entrare in perfetta sintonia con la tua auto, come mai avresti pensato fosse possibile. Anche quest’anno abbiamo sfidato la montagna, che ci ha messi alla prova, soprattutto quando pensavamo di essere noi a fare la voce grossa, ma in realtà aveva soltanto allentato la presa, prima di metterci di fronte ad una curva più impegnativa di quella precedente. L’abbiamo sfidata ma ne siamo usciti tutti vincitori – Veni, Vidi, Vici – se solo Giulio Cesare fosse stato dei nostri, avrebbe varcato il Principato con il pollice verso l’alto. Alla prossima edizione drivers!
Auto Class desidera ringraziare tutti i partecipanti e gli sponsors: Astoria, Capristo Exhaust, Circuiti Gioielli, Francesco Guarino, Gino Luxury & Motorsport, Giorgia Rossi Photography, RacetrackArt e Wrapping Italy, senza dimenticare il prezioso supporto dei ragazzi di Petroledge, autori delle splendide foto.