
Dacia Duster | Test Drive
Testo Marco Mancino / Foto Daniél Rikkard
Dacia ci ha dapprima abituato a guardare nella sua direzione quando si trattava principalmente di un prezzo contenuto per un’auto adatta alla vita di tutti i giorni, ma con il tempo ha saputo offrire di più, il tutto restando comunque su una fascia estremamente competitiva dal punto di vista del budget. Sostanza sopra l’apparenza, un mantra del tutto rivoluzionato con l’arrivo della terza generazione di Duster, il modello che non solo rappresenta il volume principale delle proprie vendite, ma quello che più identifica la casa.



La Duster è sempre stata il crossover che sapeva mettere tutti d’accordo, prendendo in prestito l’esperienza del gruppo Renault e declinando il tutto in un’automobile con pochi fronzoli e che non si vergognava di plastiche rigide o un look tutt’altro che ispirato. La storia ha però premiato gli sforzi del brand, confermando che nonostante i compromessi ai quali si sarebbe scesi – tuttavia perfettamente accettabili – con una spesa limitata ci si sarebbe portati a casa un’auto pronta a tutto e anche piuttosto affidabile, soprattutto per l’utilizzo intensivo al quale sarebbe stata destinata. Adesso la Duster cambia pelle e lo fa con un design che senza snaturare le linee delle due precedenti generazioni, gioca con spigoli e tratti che traggono ispirazione da quei design iconici resi contemporanei come nel caso di Suzuki con la Jimny e Land Rover con Defender. Sì, la nuova Duster è uno spettacolo.







Ha un look da Hot Wheels, giocoforza di quei generosi cerchi in lega da 18 pollici avvolti da fascioni in plastica per il 20% riciclata. I tratti sono netti e grazie a gruppi ottici sottili ed al continuo richiamo di forme a “Y” – sia per l’esterno sia in abitacolo – è coerente, fresca e spicca nel traffico, il suo habitat naturale e principale terreno di gioco. Sembra di trovarsi di fronte ad un modello di segmento ben più elevato, ma in realtà è la Dacia che ci saremmo aspettati, soltanto evoluta e con un look che mette tutti d’accordo: wow! Dati alla mano, la lunghezza (4,35 m) è analoga a prima, ma dentro c’è più spazio e il vano bagagli è sempre molto molto generoso: 594 l, che diventano 1.696 con divano posteriore abbattuto. C’è ovviamente tanta plastica rigida, ma non è mai fastidiosa alla vista e neppure al tatto. La praticità per la vita a bordo, soprattutto nel nostro allestimento (top di gamma) Extreme si denota anche con ampio uso dei tappeti in gomma: indistruttibili e pronti anche agli usi meno delicati.




La plancia è ben assemblata e ospita un display touch più grande e anche più preciso rispetto a prima. C’è poi una fila di pulsanti a pianoforte, comodi per gestire il clima e posizionati sopra alla piastra per ricarica a induzione e alla leva del cambio manuale, un 6 rapporti che preferisco all’automatico provato sulla Jogger qualche tempo fa. Peccato solo che la sagomatura del tunnel centrale vada a infastidire il piede destro, che dovendo far fronte ad un posizionamento dei tre pedali disassato rispetto alla seduta, richiede un pizzico di abitudine. La Duster è sempre 100% mirata alle cose realmente utili per la vita a bordo e nonostante la mancanza del cruise control adattivo, abbiamo però lane assist, frenata d’emergenza e sensore per l’angolo cieco, tutti assistenti alla guida peraltro configurabili tramite il menu personalizzato e richiamabili da un comodissimo tasto alla sinistra del volante. Ci sono poi i sensori di parcheggio e fidatevi quando vi dico che ve ne accorgerete, dato che hanno un volume esagerato. Per fortuna si possono però inibire con un semplice click.


Sono tanti gli aspetti che ti fanno amare questa Dacia e chiederti perché gli altri non dovrebbero fare altrettanto, un po’ come la vera chicca per gli amanti dell’outdoor, ovvero i ganci sparsi qua e là in abitacolo ed ai quali potete appendere rapidamente vari gadget offerti dalla casa come un supporto per lo smartphone, portabibite e una pratica torcia, un must quando capiterà di cercare le monetine finite sotto al sedile. Già il sedile che nonostante un cuscino piuttosto sottile non stanca sulle lunghe distanze, situazione in cui si apprezza come il 3 cilindri della nostra Duster sia capace di macinare centinaia di chilometri consumando pochissima benzina. I 131 cavalli del 1.2 sono infatti briosi in città e su strade extraurbane, premiati da un peso che resta abbondantemente sotto alla tonnellata e mezzo (1.379 kg). Ecco perché armeggiando con la leva del cambio e il terzo pedale, saprete togliervi d’impiccio e completare un sorpasso senza troppe preoccupazioni.

La Duster mette in gioco uno sterzo tutto sommato preciso, un’ottima visibilità garantita dalle videocamere di manovra (posteriore, anteriore e laterali) e un’elasticità che non fa sentire in alcun modo la mancanza di differenti modalità di guida. Poche storie: si mette in moto e si guida; così si fa. E poi la si osserva come non lo avreste mai immaginato possibile, perché la Duster non continua soltanto ad essere maledettamente funzionale, ma è anche bella da guardare. E lo ripeto, ho detto bella e non un semplice piacevole.



A questo punto è lecito immaginarsi la parte in cui uno smisurato aumento di prezzo frantumi tutto quanto detto sinora. E invece no, perché continua ad avere un prezzo d’attacco inferiore ai 20mila Euro. Ne è la prova la entry level GPL con motore da 1-litro a €19.900. Salendo nel listino ci sono poi le varianti Mild Hybrid da 131 cavalli come quella della nostra prova che parte da €22.900 per l’allestimento Expression e da €24.400 per la Extreme. In cima c’è la Full Hybrid da 141 cavalli, con prezzi di partenza da €26.400. Poi non resta altro che sbizzarrirsi con tutti i gadget pensati per arricchire la vita a bordo e, attingendo dalle pagine lifestyle del catalogo accessori Dacia, anche quella all’aria aperta. Lo ribadisco, la nuova Duster è una fantastica sorpresa, anzi una tra le mie preferite del 2024.

DACIA DUSTER EXTREME Tce 130
Motore 3 cilindri Mild Hybrid, 1.199 cc Potenza 131 hp Coppia 230 Nm
Trazione Anteriore Trasmissione Cambio manuale a 6 rapporti Peso 1.379 kg
0-100 km/h 9,9 sec Velocità massima 174 km/h Prezzo €24.400