I Sogni Si Misurano In Lamborghini
I Sogni Si Misurano In Lamborghini
Testo di Alessandro Marrone
Foto di Richard Montagner
Quest’anno, oltre agli svariati articoli che sono finiti sulla rivista, avrei potuto pubblicare un saggio approfondito su come dilapidare il conto in banca spendendo tutti i miei risparmi in benzina. Probabilmente non farebbe successo, ma se ripenso a tutti i chilometri percorsi, dopotutto mi ritengo estremamente felice. E fortunato. Povero ma felice. Dettagli economici a parte, sfido chiunque ad avere sotto al sedere una Lamborghini V10 da 610 cavalli e poter scatenare una guerra mondiale sulle scivolose curve dei colli bolognesi. L’ufficio stampa di Sant’Agata mi consegna la chiave e mi dice “Tieni, divertiti!” – in meno di mezz’ora abbiamo attraversato il centro città e abbiamo gettato gli spigoli blu della Huracan dentro un susseguirsi di curve, con un asfalto che sembrava ricoperto di olio, a tutto favore del divertimento e della consacrazione di una trazione integrale impeccabile.
Mentre il cambio spara una marcia dopo l’altra e mi concentro al massimo per non tornare alla factory con soltanto qualche bullone tra le mani, capisco che nessuna strada è abbastanza per un’auto del genere e che molto probabilmente non sono nemmeno arrivato vicino ai limiti della baby Lambo. Fermarsi per lasciare spazio al fotografo è qualcosa di odioso, stare alla larga da quel volante è una crudeltà assoluta, ma la magia di una Lamborghini non è da tenere egoisticamente, ma da condividere. Come quando attraversi paesini di cui non hai mai sentito il nome ed i bambini restano esterrefatti, chiedendo una sgasata – che ovviamente non gli neghi. Le Lamborghini sono un sogno collettivo e vederne passare una per strada è un po’ come far parte del sogno che vive chi la sta guidando. Ma prima di svegliarmi devo sentire ancora quell’assordante latrato dietro la mia testa, devo pizzicare ancora la linea rossa del contagiri. Meglio affrettarsi e tornare lontano da sguardi indiscreti, dove per un attimo ancora il sogno sarà soltanto mio.
Prossimamente, l’articolo completo.