Elisa Artioli | L’Ultima Lotus Elise
Di Alessandro Marrone / Foto Matthias Egger
Ogni percorso ha un inizio e una fine e sappiamo bene che le emozioni più forti sono quelle vissute nel mezzo. Ma la conclusione non rappresenta necessariamente il sipario che cala, quanto piuttosto un nuovo inizio, nella vita come nell’amore, nel lavoro e in qualsiasi altro ambito si volga il proprio sguardo. Si chiude così uno dei capitoli più entusiasmanti della storia dell’automobile, come la fine della produzione della Elise, la mitica piccoletta che ha riscritto le regole del piacere di guida, forte di un mantra universalmente riconosciuto secondo il quale il “less is more” del leggendario Colin Chapman e regole ben precise mettono al primo posto l’esperienza al volante su una strada di montagna, in mezzo ai cordoli e anche in una quotidianità resa più speciale per l’assenza di filtri, superflua tecnologia e grazie a quella viscerale connessione tra guidatore e telaio capace di trasmettere ogni più piccolo granello di polvere sull’asfalto sotto di noi.
E così, dopo oltre 25 anni di onorata carriera, l’ultima Lotus Elise destinata ai clienti varca i cancelli di Hethel e viene affidata alla persona migliore per conservare quest’importante eredità e proiettarla in un futuro che non sarà più lo stesso. Elisa Artioli, musa ispiratrice del nonno Romano che ha resuscitato il brand, non ha soltanto condiviso il nome con una delle auto sportive più grandi di tutti i tempi (trovate la nostra intervista con Elisa a questo link), ma ha lasciato che la magia Lotus diventasse parte di sé, conoscendo tantissime persone e condividendo con loro la sua grande simpatia, gentilezza e quella incredibile voglia di percorrere chissà quanti chilometri stringendo tra le mani il volante del romanticismo su ruote.
Congratulazioni Elisa, non solo per esserti portata a casa una splendida Elise 240 Sport Final Edition – l’ultima della specie – ma per aver arricchito il mondo degli appassionati con la tua fantastica personalità, perfettamente all’altezza di un’eredità automobilistica di una caratura incalcolabile. La sua Elise S1 non sarà più sola in garage a casa, ma chissà come farà a scegliere con quale delle due uscire di casa alla ricerca di strade che possano continuare a scrivere altri bellissimi ricordi sul suo diario di viaggio chiamato vita.