FIAT 600 Hybrid | Test Drive
FIAT 600 HYBRID La Prima
Testo Andrea Albertazzi / Foto S. Lomax
Se vent’anni fa foste entrati in una concessionaria FIAT per acquistare una 600 nuova con trentamila Euro, sareste usciti con tre auto e sarebbero avanzati anche i soldi per andare a cena fuori con la famiglia. Adesso basterebbero a malapena, a condizione che non decidiate di optare per la versione elettrica, ben più costosa della variante Hybrid recentemente introdotta in listino. C’è qualcosa di sbagliato? Devo essere sincero, assolutamente no.
La nuova 600 non è più la piccola city car pronta a sgomitare nella guerra al parcheggio selvaggio delle grandi città, tantomeno la tuttofare adatta alla vita in campagna e capace di stivare in pochissimi metri carichi di ogni tipo, senza la minima cura per una selleria in tessuto che avrebbe avuto vita breve comunque, un po’ come le plastiche scadenti e gommose che rivestivano il tondeggiante abitacolo. No, un’auto così non va più bene nel panorama motoristico di oggi. Di queste, la gente non se ne fa più nulla e a dire il vero nemmeno di una mezza taglia in più. Ecco perché la reincarnazione della FIAT 600 è per filo e per segno ciò che gli automobilisti di oggi cercano in un’auto: spazio, comfort, tecnologia di bordo e quel look da piccolo SUV che ha reso i crossover il must-have, perlomeno di questi ultimi anni. E finché non arriverà un nuovo segmento a spodestarle, ben venga la possibilità di scegliere tra i molti, moltissimi (anzi addirittura troppi) modelli disponibili.
In casa Stellantis ce ne sono ben quattro: Peugeot 2008, Opel Mokka, Jeep Avenger e adesso anche FIAT 600. Sono tutte basate sulla stessa piattaforma e condividono tra loro ben più che qualche dettaglio meccanico ed estetico. Ma quindi, quale scegliere, tenendo in considerazione che in questo preciso momento FIAT ha anche a listino la 500X? Sta al cliente dirlo ed a giudicare dai numeri non sembra che l’imbarazzo della scelta abbia penalizzato nessuno, perlomeno sinché c’è la possibilità di risparmiare qualche migliaio di Euro al momento dell’acquisto e al contempo portarsi a casa un’unità ibrida. Zero pensieri in termini di ricarica e consumi che vengono notevolmente abbattuti. Ma torniamo a noi e alla 600. Un nome che rievoca alla mente la bell’Italia degli anni sessanta, molto più che la più recente delle utilitarie. Un po’ come accaduto per la 500, FIAT ha deciso di rispolverare un nome glorioso, che consentisse di instillare nella clientela un senso di appartenenza che semplificasse il processo di analisi dell’ennesima crossover, per l’appunto.
La realtà è che la nuova 600 è estremamente simile alla 500X menzionata prima, ancor più che alle più strette sorelle del gruppo Stellantis. Basterà però osservarla con attenzione e si noteranno invece i dettagli che le differenziano, con la 600 che si avvale di un design più fresco e meno debitorio della piccola 500 – stiamo dando i numeri, lo so – e piccoli gruppi ottici al posteriore che fanno percepire quanto le dimensioni siano generose per cinque persone a bordo, quattro delle quali siederanno davvero comode. All’anteriore, i designer hanno giocato con i fari tondi, lasciando che un profilo dello stesso colore della carrozzeria ne alleggerisse il look, rendendolo al contempo molto fluido, grazie anche ad una mascherina quasi completamente chiusa (come per le elettriche) e con il badge 600 in bella mostra al centro.
Aprendo la portiera, le differenze con la 500X sono evidenti. L’abitacolo della 600 è moderno e curato nei dettagli, anche se al tatto si percepisce come alcune plastiche siano più rigide di quanto si potesse pensare ad un primo sguardo. I due display, quello dietro al volante a due razze e quello al centro della plancia sono il tramite con il cervello infotelematico di un’auto che ormai ha reciso ogni più piccolo residuo di cordone ombelicale con chi l’ha preceduta. Restano alcuni tasti fisici – a pianoforte – per il clima, il che è un bene, anche se il sistema di bordo è molto intuitivo e con un’interfaccia analoga a quella di un qualsiasi smartphone, giusto per farvi sentire a casa. Cambio automatico a 6 rapporti e quindi nessuna leva, ma i pulsanti come nella variante elettrica, il tutto appena sopra uno dei tanti vani portaoggetti sparsi qua e là nell’abitacolo, in questo caso ricoperto da un coperchio pieghevole in simil-pelle sulla parte esterna e in tessuto su quella interna. Qui abbiamo anche il badge dell’edizione La Prima, la meglio allestita in listino al momento, la quale per €6.000 in più rispetto al prezzo di partenza arricchisce la vostra 600.
Ci sono cerchi da 18”, grandi come quelli che avevo sulla mia Porsche Boxster nel 2005, un design a metà strada tra sobrietà e gusto per il futuro. Insomma, la nuova 600 è fatta davvero bene, è spaziosa e nell’allestimento La Prima offre dei sedili in pelle con trama che ripete il marchio FIAT all’infinito, per un colpo d’occhio mica male. Nonostante si tratti di un crossover e non più di una piccola utilitaria, l’habitat naturale resta la città. Il piccolo 3 cilindri in linea da 1.2 ne è la riprova. È vivace, ma non brillante come per esempio quello unicamente termico provato di recente sulla Avenger. Di fatto i consumi sono migliori e la presenza di una trasmissione automatica rende la convivenza nel traffico rilassante come un bagno caldo a fine giornata.
Ve l’ho detto che il cambio è addirittura un doppia frizione e che ci sono i paddle al volante per salire e scendere di marcia? Ora lo sapete, come il fatto che i tecnici FIAT abbiano deciso di equipaggiarla con una modalità di guida unica, il che non è nemmeno male. Peccato invece per l’assenza di poter regolare la rigenerazione delle batterie in frenata, aspetto che ha messo in luce poca precisione dell’impianto, con conseguente bisogno di adeguarsi di volta in volta a quanto freno motore entri in gioco. Come al solito decidiamo di mescolare le carte e lasciare la città. Con la comfort zone alle sue spalle, la 600 punta verso le colline e dimostra quanto sia rilassante da guidare, anche dopo svariati chilometri. Il sedile del guidatore ha anche diversi tipi di massaggi e la regolazione lombare, la seduta è molto buona ed i centimetri in più da terra consentono di affrontare buche e ostacoli che sono sempre più presenti sulle nostre strade, urbane o meno che siano.
Il 1.2 eroga 101 cavalli e 205 Nm di coppia. In questo frangente la trasmissione automatica gestisce sempre bene i passaggi di marcia, con il propulsore termico mai eccessivamente rumoroso, neanche a freddo. In elettrico si veleggia e ci si muove, sebbene per poco, ma la collaborazione tra le due unità è quella che rende possibile lunghe percorrenze senza badare alla lancetta del carburante. Con le curve che aumentano la 600 mantiene quella sorta di spensieratezza offerta anche dal fatto che FIAT abbia da tempo puntato su colori vivaci e ricercati, come nel caso di questo Azzurro Cielo. Non c’è nessuno scricchiolio e la vecchia 600 è un lontano parente verso il quale stenti a credere ci possa essere qualche legame che non sia unicamente relativo al nome di battesimo.
In alcuni circostanze le vibrazioni del 3 cilindri si fanno sentire maggiormente, ma la percezione alla guida è quella di trovarsi al volante di una di quelle auto pensate per una famiglia che necessita di spazio, ma senza esagerare con il metro. Nel senso che la 600 resta comunque semplice da parcheggiare, strizza l’occhio con la sua simpatia e soddisfa ogni esigenza di quel cliente che guardando alle proposte di Stellantis predilige un pizzico di italianità nella propria scelta, perlomeno a livello di immagine. Del resto, una Peugeot 2008 non avrà mai la fascinosa simpatia di una revival queen come la 500 e adesso la 600. E pensare che alla famiglia si è anche aggiunta la piccola e tutta elettrica Topolino, ma questa è un’altra storia. Se in questo momento vi state massaggiando il mento incuriositi proprio grazie ad un look tanto sbarazzino quanto al di fuori dal tempo – perché le nuove 500 e 600 sono proprio così – sappiate che la sostanza sotto la nuova 600 è all’altezza del suo aspetto esteriore.
FIAT 600 HYBRID La Prima
Motore Mild-Hybrid 3-cilindri in linea 1.199 cc Potenza 101 hp @5.500 rpm Coppia 205 Nm @1.750 rpm
Trazione Anteriore Trasmissione Automatico a 6 Rapporti Peso 1.355 kg
0-100 km/h 10,8 sec Velocità massima 184 km/h Prezzo da€24.950 (esemplare in prova €30.950)