Ford Fiesta ST | Test Drive
La ST è la Fiesta più pazza e divertente alla quale hai partecipato e che nonostante i “soli” 200 cavalli è in grado di mettere in gioco un coinvolgimento alla guida che ci mancherà incredibilmente.
Testo Andrea Balti / Foto Daniél Rikkard
Si è fatto tardi, a breve rimarremo soli e quando anche l’ultimo se ne sarà andato via, il salone delle feste sarà un contenitore vuoto ormai senza alcuna utilità. Per qualche attimo potremo ancora sentire l’eco delle urla festanti, rivedere la gioia e la spensieratezza nei volti di chi ci stava attorno, poi nulla, soltanto un silenzio assordante che ti stringe il cuore e riporta con i piedi per terra. Momenti di godimento alla guida che si stanno spegnendo uno dopo l’altro come un bellissimo sogno durato troppo poco, di quelli che vorresti che non finissero mai, di quelli che vorresti essere in grado di continuare semplicemente voltandoti dall’altra parte. Eppure non funziona così e l’addio alla leggendaria Ford Fiesta ne è uno dei tanti esempi.
Dopo quasi cinquant’anni in cui ha accompagnato milioni di famiglie e automobilisti in tutto il mondo, non siamo soltanto in cordoglio per l’imminente addio alla Fiesta, ma perché siamo consapevoli che questo significa che la ST 8.5 sarà anche l’ultima Fiesta ST che avremo la fortuna di guidare. Per un’era che termina ci sono già pronte le nuove promesse elettriche, che non potranno di certo sostituire il feeling e le emozioni alla guida che una tra le più divertenti compatte sportive ha offerto agli appassionati nel corso della propria esistenza. Provvidenzialmente avremo l’ottima Puma ST, ma per quelli che la carrozzeria crossover non è un compromesso accettabile, questo è un giorno triste. Molto triste.
Il restyling della Fiesta ST di ottava generazione assume quindi tutta un’altra accezione e approfitta dell’importanza della situazione per intervenire in maniera più massiccia rispetto a quanto solitamente succede con un semplice restyling di mezza età. Il logo dell’ovale blu scende dal cofano alla griglia anteriore, conferendo tutto un altro aspetto alla piccola di casa, che nella colorazione Mean Green non conosce mezze misure: la parola d’ordine è ancora una volta divertimento. Cinque porte, con abitacolo accessibile comodamente anche per gli occupanti posteriori e quelli anteriori che godono dei nuovi sedili Ford Performance realizzati in collaborazione con Recaro, ancora più avvolgenti rispetto a prima e che trasmettono tutti i feedback che salgono dalle ruote alla schiena del guidatore, passando per uno dei telai più gratificanti in circolazione.
Mantenuto invece il 3 cilindri turbocompresso da 1.5-litri conosciuto e apprezzato all’arrivo dell’ottava generazione. I cavalli restano 200, ma la coppia aumenta di 30 Nm, passando da 290 a 320 e accentuando la sorprendente elasticità del piccolo ma furioso propulsore là davanti. Il differenziale autobloccante di tipo meccanico Quaife è ora standard e se ve lo state domandando, sappiate che la ruota posteriore interna continua a sollevarsi negli ingressi più stretti, a tutto vantaggio di un bilanciamento ottimale e del piacere di guida quando le cose si fanno serie. Già, perché la Fiesta ST è pur sempre una Fiesta e seppure più rumorosa – con il doppio terminale di scarico che adora scoppiettare – rigida e con una seduta diametralmente opposta rispetto a una Fiesta qualsiasi, resta pur sempre vivibile e soprattutto godibile nella guida quotidiana.
C’è un bagagliaio abbastanza ampio, i consumi sono ben più che accettabili e dipendono dall’intensità con cui doserete il piede destro sull’acceleratore e quindi è logico sostenere che si tratti sempre di una vettura adatta a qualsiasi tipo di utilizzo. Quello che interessa a noi è uno soltanto però: provare emozioni forti. I 200 cavalli possono sembrare un valore onesto, ma si è già ampiamente imparato che sotto un peso di appena 1.200 kg e con un turbo che rende l’erogazione elastica e pronta anche ad un basso numero di giri, la ST scatta come una molla da una curva all’altra. Selezionando la modalità Sport, o addirittura Pista, sterzo e acceleratore rispondono in maniera ancora più decisa ed è qui che il perfetto rapporto guidatore/auto punta direttamente alle stelle. Stiamo parlando dell’Olimpo delle compatte sportive, ancora una volta e forse sempre sul gradino più alto. Non importa se sarà l’ultima volta, perché mentre mi getto in curva, il telaio segue la strada con una precisione ultraterrena per un corpo vettura di queste dimensioni.
I cerchi optional da 18” e gommature estive accentuano il grip in curva, mentre uscendo dalle tornate più larghe riesco a tenere giù il gas con il differenziale che limita il pattinamento e il sottosterzo in maniera più evidente rispetto a prima. Il terzo pedale e la leva del cambio meccanico a 6 rapporti sono poi la ciliegina sulla torta, il climax di una fiesta che non vorresti finisse mai. A bordo c’è un perfetto mix di modernità e classicità, con la strumentazione interamente digitale che ospita il nuovo display da 12,5”, ma il sapore di guida analogica è offerto dal cambio manuale e dalla leva del freno a mano tradizionale. C’è esattamente quel che serve per rendere magico ogni momento trascorso a bordo, in particolar modo quelli in cui decidete di sfruttare il know-how ST messo a disposizione per il più piccolo modello in gamma Ford.
I 200 cavalli si sentono sino all’ultimo, sembrano molti di più e spingono la Fiesta ST a velocità impressionanti, sfruttando le ridotte dimensioni e la perfetta manovrabilità sulle strade più strette. Nei tornanti mi inserisco con decisione, il posteriore solleva letteralmente la ruota interna e questo agevola l’inserimento. In un battito di ciglia sono già fuori e pesto a tavoletta per la curva successiva. Ci sono dei borbottii, c’è una bolgia meccanica che trasforma benzina in divertimento. La seduta è tra le migliori del segmento e ci si sente dentro l’auto, non sopra come spesso purtroppo accade quando si ha a che fare con un abitacolo che non si sceglie certo per l’abitabilità. C’è sempre trazione e se in prima e seconda marcia il volante tende a strappare con il gas premuto con violenza, entrare in confidenza con il nervosismo mai invasivo della ST è questione di poco.
Con il passare delle ore ritardo le frenate e spingo il limite più in là, giocando con la leggerezza della vettura e con il perfetto bilanciamento dei pesi. Poter decidere la marcia in cui entrare e uscire di curva e sentire gli ingranaggi che si muovono sotto di me è merce sempre più rara, ma con la ST è tutto incredibilmente reale. Sono 6,5 i secondi utili per scattare da 0 a 100 km/h, mentre la velocità massima è di 230 orari, impressionante per una piccola equipaggiata con un 3 cilindri in linea. Non c’è particolare che cambierei, non c’è nulla di dinamico e meccanico che vorrei diverso, signore e signori è sempre lei la hot hatch definitiva e sapere che sarà l’ultima volta che potremo parlare di lei – perlomeno da nuova – fa davvero male al mio cuore di appassionato.
La più piccola e divertente cinque porte in circolazione costa €33.000, ma offre di serie il differenziale autobloccante e la coesistenza di una natura pratica come quella della compatta di origine e prestazionale, in pieno stile ST. Non servono scienziati per capire che si tratti ancora una volta della hot hatch taglia XS definitiva, ma serve maturità per accettare il fatto che il party sia volto al termine e che forse è proprio il fatto che anche il divertimento debba avere una data di scadenza, che fa assaporare tutto in maniera così emozionante.
FORD FIESTA ST
Motore 3 cilindri Turbo, 1.496 cc Potenza 200 hp @ 6.000 rpm Coppia 320 Nm @ 1.600-4.000 rpm
Trazione Anteriore Trasmissione Cambio manuale a 6 rapporti Peso 1.205 kg
0-100 km/h 6,5 sec Velocità massima 230 km/h Prezzo da €33.000