Ford Focus RS: Da Guidare Irresponsabilmente
FORD FOCUS RS
DA GUIDARE IRRESPONSABILMENTE
Testo: Alessandro Marrone
Fotografie: Andy Williams
Siamo tartassati da una marea di buonismo e falso moralismo che ha come unico obiettivo quello di lavarsi le mani puntando un severo sguardo ammonitore in ogni direzione si possano posare gli occhi – il mondo dell’auto non ne è esente e le nostre amate quattro ruote sono sempre più addomesticate. Con le hot-hatch viene sempre da pensarla controcorrente, delle piccole bombe che vengono incontro alle esigenze di una clientela giovane e che deve disporre della cavalleria utile a qualche chilometro di sano divertimento sotto lo stesso corpo vettura che useranno per andare in università o al lavoro.
RS significa Rally Sport, un badge che racchiude in sé la pura essenza del motorsport, quello più puro, fatto di piloti pronti a sporcarsi le mani e sfrecciare come schegge a pochi millimetri da un dirupo o da file di alberi. Il pericolo fa parte del loro mestiere, di una filosofia di vita che si rispecchia nella tenacia che mettono in gioco ad ogni stage, differenziandosi così dai semplici sportivi ed indossando i panni che più gli si addicono, quelli di veri eroi. Ford la sa lunga in termini di rally e sono sicuro che anche i più giovani abbiano ben presente le primissime Escort, quando ancora un’auto da competizione era praticamente identica alla controparte stradale e faceva sentire inesistente quel distacco tra noi comuni mortali e quei piloti che weekend dopo weekend diventavano autentiche leggende. I nostri genitori hanno tappezzato intere pareti, prima di trasformare i propri sogni in realtà, grazie all’avvento di queste fantastiche hot-hatch, delle bombe alla portata di tutti e che son sempre più vicine a quei territori una volta taboo ed appannaggio delle sole supercars. Bisogna meritarselo quel badge RS, c’è un’eredità da portarsi appresso e se non si è all’altezza la caduta sarebbe rovinosa. E poi c’è quella schiera di aficionados, fedelissimi al marchio dell’ovale blu, che chiedevano a gran voce una degna sostituta per la loro amata Focus RS MKII. Ford non si è fatta attendere ed ha fatto le cose in grande, ha creato un mostro.
La nuova Focus RS non stravolge questo concetto, ma lo porta ad un livello nettamente superiore, soprattutto rispetto al precedente modello, che nonostante un buon handling e le infinite possibilità di upgrade, non ha mai saputo conquistarmi. La MK3 ha la trazione integrale, 350 cavalli, un look che non vuole pestare i piedi alle forze dell’ordine (non come facevano le mitiche Cosworth) ed una spiccata capacità di farvi esagerare. Non è tanto per l’incredibile quantità di grip o per il 2.3 turbo che spinge forte in qualsiasi circostanza, ma per il continuo rapporto d’intesa tra guidatore e telaio, il quale rende possibile marciare sulla lama del rasoio da quando uscite di casa a quando rientrate, dopo aver bruciato un po’ di gomme e benzina. Guidatela irresponsabilmente quindi, con tutte le ovvie raccomandazioni del caso in termini di codice della strada, ma ricordate di tirarla per il collo, di pizzicare il limitatore, di essere violenti con cambio e frizione e di frenare con decisione. Lei farà il resto, scomponendosi (Drift Mode o no) quando sarà il caso e confermandovi che non è solo una fantastica compatta sportiva, ma una vera e propria compagna di scorribande. E come ogni vizio che si rispetti, crea dipendenza. Tutto qui? No, c’è molto di più ed il gioco comincia proprio quando oltrepassate quel limite che vi eravate imposti prima di uscire di casa.
Scordatevi la playlist da connettere al sistema multimediale, il verbo spingere è tutto ciò che deve rimbalzare nella vostra scatola cranica. Ogni volta si finisce per giocare con il modo migliore e più rapido per finire i potenti freni Brembo, il gommista sarà felice di vedervi più del solito e se il benzinaio vi accuserà di stalking fatevene una ragione. Tra le novità più sostanziose c’è quella della trazione integrale, tanto attesa quanto temuta per un’immancabile aumento di peso. Ma lasciatemi dire che quello che Ford ha fatto stavolta ha superato ampiamente ogni più rosea aspettativa. Sotto c’è un telaio di incommensurabile magnificenza, sospensioni che parlano letteralmente con il vostro fondoschiena ed un sistema di trazione con doppia frizione posteriore che è in grado di fornire il 100% della potenza su una singola ruota. Cosa significa? Vedetelo come un torque vectoring. Non è ancora chiaro? Poggiate l’auto su un binario ed immaginatela impostare una qualsiasi curva in maniera ottimale, andando ad eliminare quasi del tutto il sottosterzo. Nel mondo reale è davvero così, anche se potreste indurre il muso ad allargare verso l’esterno, arrivando troppo veloci in ingresso di curva. Per tutto il resto potete invece fare affidamento sulla rapidissima risposta del gas e dei suoi 350 cavalli. Se vi aspettate un’accelerazione brutale non avete capito il concetto. La Focus RS è un’auto veloce per chi vuole andare veloce, ma soprattutto per chi sa cosa vuol dire farlo. Non avrete una spinta spaventosa alla minima pressione sull’acceleratore, il 2.3 EcoBoost vuole respirare e vuole che prendiate la giusta confidenza con la sua linea rossa. Violentatelo, ne sarà felice, soprattutto quando la lancetta del contagiri pizzicherà quota 6000. D’altro canto la coppia è generosa e con i suoi 440Nm disponibili a 2000 giri vi consente di concentrarvi sul volante, senza necessariamente armeggiare con la leva del cambio ad ogni curva. Ecco, il cambio, un altro punto che va ad accumularsi al pallottoliere di Ford. Abbiamo un manuale a 6 rapporti con un caro vecchio pedale della frizione, che seppur non rigido come lo avrei desiderato, assicura una fantastica precisione, senza quindi diventare stancante in città.
Uno degli aspetti negativi delle auto stampa è che avendo pochi mesi di vita e pochi chilometri alle spalle, gli scarichi non sono quasi mai “maturati” a dovere. In termini di sound, abilitando la modalità Sport, riusciamo però a guadagnare qualche decibel, al pari di un irrigidimento dello sterzo ed un’ottimizzazione della risposta del motore stesso. Soltanto selezionando Track, tutto viene realmente regolato per garantire un feedback prettamente sportivo e mi riferisco quindi alle sospensioni, al controllo trazione ed al conseguente ripartitore della trazione. Sì, poi c’è l’ormai famigerato Drift Mode, che non bisogna confondere con il pulsante che ci trasforma in Ken Block (quello non esiste!), ma che regola il controllo trazione in maniera tale da agevolare il mantenimento della sbandata. Si tratta di prenderci la mano, con le giuste precauzioni, e poi sembrerà davvero un gioco da ragazzi. Non commettiamo però l’errore di relegare la nuova Focus RS al solo Drift Mode, perché andare di traverso è divertente, ma il perfetto bilanciamento dei pesi e l’instancabile sforzo dell’impianto frenante Brembo sono ciò che rendono realmente grande quest’auto. L’esemplare in prova è tutto ciò che avremmo potuto desiderare: la vernice Shadow Black (nero micalizzato) accentua la muscolosità delle sue curve, abbinandosi ferocemente con i dettagli plastici neri opachi che rendono il frontale della Focus RS tra le cose più minacciose che vedrete in giro. C’è uno spoiler al posteriore, badge RS blu sparsi dentro e fuori ed i cerchi in lega Forged da 19 pollici, anch’essi opzionali, proprio come i sedili a guscio che accentuano la rigidità del telaio e la sensazione di velocità. Particolari superflui forse, ma che una volta entrati nella vostra vita, non potrete farne a meno.
Un po’ come i 30Nm extra di coppia in fase di overboost ed a vostra disposizione per circa 15 secondi – ci sono, si sentono e vi danno un’argomentazione in più per stendere gli amici al bar. Nel mondo reale cambiano poco la fantastica esperienza di guida che la Focus RS mette sul tavolo. Potreste guidarla con i guanti – quelli da boxe – e lei vi risponderebbe con la stessa prontezza, sempre pronta ad assecondare la vostra viscerale voglia di velocità. La sicurezza che ti trasmette il telaio in curva è incredibile e più azzardi, più ti rendi conto che c’era ancora del margine per spingere oltre. Senza neppure rendermene conto ho tirato il suo 2.3 turbo in lungo e in largo, quasi alla ricerca di un difetto che fosse in grado di farmi puntare il dito contro, giustificando il fatto che non possa comprarne una l’indomani. È finita che il fattore di sorrisi/kilometro ha avuto la meglio e che ho percorso quelle strade che conosco ad occhi chiusi con la stessa facilità e con lo stesso passo di quando non sono viscide e con neve ai lati. Questo è stato scioccante, questo ha fatto sì che dove solitamente rallento e faccio marcia indietro soddisfatto, non mi sia fermato ed abbia invece proseguito, andando letteralmente ad immergermi in una natura selvatica ed inospitale, almeno per qualsiasi auto che offra il desiderio di velocità. Nemmeno in questo la RS ha mostrato segni di debolezza ed anzi ha messo in prima linea quel badge blu, spianando per me una strada tutta nuova, fatta di curve cieche, una carreggiata larga un terzo rispetto al solito e la completa solitudine di un pomeriggio invernale. Io e lei e nessun altro, fatta eccezione per il fotografo che ha dovuto affrontare temperature negative e qualche buca nascosta dalla neve a bordo strada – altro che mestiere sicuro …
Da ragazzino amavo la Escort Cosworth, ero stregato da quel suo look che se ne infischiava dei compromessi e che lasciava stupefatti anche i meno conservatori dell’epoca. Nonostante i precedenti modelli di Focus RS fossero efficaci e performanti, non hanno mai acceso in me quella scintilla che questa terza generazione è stata in grado di fare. Ford ha dimostrato che non serve inventare nulla di nuovo per dare agli appassionati ciò di cui hanno bisogno, bastava perfezionare una ricetta vecchia di decenni, fatta del giusto quantitativo di cavalli uniti alla possibilità di sfruttarli realmente sino all’ultimo. Complice un peso di circa una tonnellata e mezzo, un prezzo per nulla inarrivabile e che parte da poco più di 40.000€ e la praticità di una delle compatte migliori del proprio segmento, la Focus. Con quelle due semplici lettere che la rendono una SuperFocus, una degna portabandiera dell’orgoglio Rally Sport dell’ovale blu, arrivato ai giorni nostri con la stessa voglia di far divertire una nuova generazione, senza che si debba mai abbassare la testa, ma anzi giocando con il launch control ed uno 0-100 di appena 4,7 secondi, una velocità massima di 266 km/h e quel carattere da bandito che dispensa il giusto affetto dopo aver fatto a pugni per qualche ora, su quelle strade più lunghe del solito. Ancora qualche chilometro, troverò un’altra scusa per giustificarmi con il fotografo e magari mi verrà in mente un modo per chiamare i ragazzi di Ford e dirgli che non intendo ridargliela indietro.
FORD FOCUS RS
Layout – Motore anteriore, trazione integrale
Motore – 4 cilindri 2.261cc – turbo
Trasmissione – cambio manuale a 6 rapporti
Potenza – 350 cv @ 5.900 rpm
440 Nm @ 2.000 rpm
Peso – 1.560 kg
Accelerazione – 4,7 sec.
Velocità massima – 266 km/h
Prezzo – da 41.500 €