Ford Puma – Prima Che Il Felino Diventasse Un Crossover
Prodotta in Germania dal 1997 al 2002, la prima incarnazione della Puma era parecchio diversa rispetto al crossover che Ford ha introdotto lo scorso anno. Specchio degli anni in cui i SUV e tutte le declinazioni dalle dimensioni più ridotte avrebbero ancora dovuto fare ingresso nel mercato automobilistico, Ford presentò una piccola coupé 2 porte e 2+2 posti basata sulla contemporanea generazione della Fiesta. Ciò in cui differiva era però la capacità di unire la praticità e la semplicità di un modello di ampia produzione con il design che avrebbe affinato i modelli futuri della casa dell’ovale blu.
La Puma metteva così in mostra linee morbide che trovavano il loro apice nel bellissimo frontale composto dai sinuosi gruppi ottici che ricordano appunto gli occhi di un felino pronto a balzare in avanti verso la strada. La Puma disponeva di un motore sviluppato in collaborazione con Yamaha, una carrozzeria tutta nuova, sospensioni irrigidite e una carreggiata più larga rispetto alla Fiesta, rapporti del cambio ridotti e un look ancora fresco, a distanza di così tanti anni. Era inoltre disponibile con ben 4 motorizzazioni diverse, tra cui un 1.4 da 90 cv, 1.6 VCT da 103 cv, l’esclusivo 1.7 VCT da 123 cv e il più potente 1.7 VCT da 153 cv utilizzato sulla Ford Racing Puma, la più prestazionale variante prodotta in edizione limitata a soli 500 esemplari ed esclusivamente per il mercato UK.
Con un peso che superava di poco la tonnellata (1.174 kg), la Ford Racing Puma (detta anche FRP) accelerava da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi, raggiungendo una velocità massima di 202 orari e sorprendendo per un’ottima guidabilità anche nel misto stretto, infischiandosene della trazione anteriore. Un vero peccato che nel 2002 Ford interruppe la produzione, sostituendo definitivamente la Puma con la StreetKa, un modello altrettanto innovativo, ma che perse quel carattere e quell’immagine da piccola sportiva che Ford era riuscita a imprimere in questo modello. Nel 2019 arriva una nuova generazione (QUI LA NOSTRA PROVA SU STRADA), completamente nuova e a modo suo altrettanto sorprendente, mentre da poco è stata annunciata una versione performante battezzata appunto Puma ST, con un corpo vettura più marcatamente sportivo e un 3 cilindri in grado di erogare 200 cavalli. Non vediamo l’ora di provarla.