
Grifun GTZ | Quest’Uomo Si È Fatto l’Hypercar da Zero
Buongiorno Paolo, presentati ai nostri lettori.
Buongiorno a tutti. Mi chiamo Paolo Zolesi, sono un ingegnere meccanico di 54 anni che ha lavorato sia nel campo automotive che aerospaziale. Nei motori ho trascorso moltissimo tempo: per esempio in Ferrari Formula 1 dove mi occupavo dello sviluppo delle prestazioni dei motori dal 1997 al 2001, quando abbiamo raccolto tanti titoli mondiali e dove ho coronato il sogno di prendere parte in prima persona alla vittoria di mondiali piloti e costruttori. Ho anche coordinato la progettazione dei motori benzina Alfa Romeo e Maserati dal 2015 al 2019, periodo in cui abbiamo realizzato il V6 Quadrifoglio di Giulia e Stelvio e il V6 Nettuno della Maserati MC20. Sono particolarmente orgoglioso che il brevetto della combustione a precamera e doppia candela del V6 Nettuno porti anche la mia firma. Adesso dirigo un’azienda aerospaziale ed ho sempre avuto l’interesse della progettazione e della costruzione di veicoli, tant’è che ne ho progettato e costruito diversi. Sono sempre stato interessato alla congiunzione di stile e ingegneria perché penso che le forme più belle nascano dalla funzionalità ingegneristica e non dallo stile fine a se stesso.
Andiamo subito al sodo e parliamo della tua creazione. Raccontaci di cosa si tratta e perché hai deciso di realizzare un progetto di questo tipo.
Questo progetto nasce inseguendo il sogno di concretizzare un’azienda mia che realizzi e produca one-off sartoriali. Ho sempre avuto questo sogno fin da bambino negli anni 80, precorrendo i tempi quando quest’idea non era di moda ed il periodo delle fuoriserie e dei carrozzieri anni 60 era ormai superato. Oggigiorno vedo un grande interesse per questo settore e penso di aver avuto la visione giusta al momento giusto.
La Grifun GTZ vuole essere l’embrione di questa idea, nata per stimolare eventuali investitori che credano in questo concetto e tagliata su misura per un primo cliente particolare: me stesso. Infatti riporta tanti stilemi anni 80 a me cari, come i 4 fari quadrati e l’alettone posteriore, interpretati in chiave moderna ovviamente. Come detto, reputo che lo stile nasca dalla funzione e la Grifun (nome e simbolo sono un tributo alla mia città di Genova ed alla mia passione calcistica, il Genoa) ha una caratteristica in cui la aerodinamica inferiore è divisa da quella superiore: infatti tutta la parte inferiore, a partire dal grande spoiler/presa d’aria ha la funzione di convogliare ed ottimizzare i flussi sotto la vettura, mentre la superiore è dedicata alla conduzione dei flussi nella maniera più pulita possibile, unendo elementi aerodinamici come caratterizzazioni stilistiche originali. Un esempio sono i profili alari anteriori sui passaruota e l’alettone posteriore diviso che richiama i profili anteriori.
La base tecnica è un telaio molto rigido a traliccio (in cui grande studio è stato rivolto allo schema sospensivo a doppio parallelogramma sovrapposto con ammortizzatori pluri-regolabili; le geometrie anti-dive anteriore ed antisquat posteriore sono particolarmente sofisticate, infatti a seconda dell’assetto di frenata o accelerazione enfatizzano la maneggevolezza o la stabilità dinamica), accoppiato ad un motore 3.5 litri V6 Chevrolet sovralimentato capace di erogare più di 400 cavalli e montato centralmente in posizione longitudinale. Il tutto per un peso intorno ai 1.200 kg sotto una vettura sostanzialmente analogica, con cambio manuale transaxle e senza alcun controllo di trazione. Il processo di creazione è nato da uno schizzo a matita buttato giù in 15 minuti, in un momento di svago e poi sviluppato e progettato con gli ingombri e le dimensioni reali in ogni dettaglio

Hai riscontrato qualche tipo di difficoltà oppure è filato tutto liscio?
I problemi sono parte del processo ingegneristico e spesso aiutano a trovare soluzioni nuove. Diciamo che progettando e pianificando le cose si superano; il problema principale in questo tipo di progetti rimane che ogni più piccolo dettaglio va realizzato appositamente e non si può andare all’autoricambi e comprarlo. Io ho la fortuna di essere capace anche di realizzare i modelli e molti particolari, quindi di snellire i tempi/costi. È anche un’ottima scusa per studiare ed imparare aspetti nuovi.
Ti sei avvalso di tecnologie particolari?
Essenzialmente la lavorazione dei compositi con materiali qualificati per uso aeronautico e sistema a stampi a vuoto per la realizzazione della carrozzeria e di lavorazioni meccaniche, sia CNC che manuali per la meccanica.

La vettura è immatricolata per essere utilizzata su strada?
La vettura è omologata come esemplare unico e malgrado le dimensioni da hypercar (sono simili a quelle di una Zonda per intenderci), risulta molto agile e godibile. La guido spesso nei weekend per partecipare a qualche meeting dove catalizza subito le attenzioni.
Adesso raccontaci cosa si prova a guidare qualcosa che ti appartiene sino al più piccolo dei bulloni.
È indescrivibile, è realizzare qualcosa che è come una seconda pelle. Alla fine è quello che chi produce veicoli sartoriali dovrebbe fare con il proprio cliente, creare qualcosa che lo rappresenti.
Che tipo di interventi reputi indispensabili durante la realizzazione di un progetto come il tuo?
Ci sono tre elementi imprescindibili: una competenza ingegneristica molto ampia che spazi dalla meccanica, all’aerodinamica, fino al motore ed all’elettronica, accesso a capacità e competenze costruttive, una certa disponibilità economica in quanto è un processo costoso e ne vorrei aggiungere un quarto che è una moglie molto ma molto paziente, proprio come la mia. Visto che quando sono nel percorso creativo le sere ed i weekend sparisco.
Che tipo di suggerimenti daresti, data la tua esperienza, a chi desideri realizzare una one-off?
Prima cosa bisogna possedere gli elementi di cui sopra (moglie inclusa o essere single – ride), inoltre pianificare al meglio ogni fase e darsi dei traguardi intermedi, anticipando le fasi successive almeno mentalmente. Poi occorre una grandissima determinazione a completare il percorso.
Hai in mente qualche altro progetto particolare per l’immediato futuro?
Come detto, il mio desiderio sarebbe trovare chi voglia investire a creare un’azienda per la realizzazione di veicoli sartoriali. Un nuovo progetto l’ho già definito e devo dire che è qualcosa che oggi il mercato di alto lusso non offre ancora. Ovviamente per ora è Top Secret, ma sarebbe davvero bello poterlo realizzare.
