Honda Civic Type-R – L’Ultimo Samurai
HONDA CIVIC TYPE-R
L’ULTIMO SAMURAI
Testo di Marco Rallo / Foto di Andy Williams
La Type-R è una di quelle vetture che sa fare bene molte cose, ma che finirai per guidare come un indemoniato dalla mattina alla sera, sempre alla ricerca del suo limite dinamico. Ma ne avrà davvero uno?
Era logico che questa prova su strada avrebbe recapitato qualche multa nella nostra cassetta postale, ma non mi sarei mai aspettato che ne avremmo ricevuta soltanto una. Sono quasi soddisfatto, anche se mi ritengo più che fortunato per aver saggiamente evitato di trascorrere troppo tempo in autostrada o su strade più battute del solito, quelle a rischio autovelox per intenderci. Era giunta l’ora del nostro faccia a faccia con la Civic Type-R, l’ultima sopravvissuta di una battaglia sempre osservata con le dovute distanze e dalla quale le cugine Subaru e Mitsubishi si son tirate fuori definitivamente, almeno per il momento. Con STI e Lancer Evo fuori dai giochi, a tenere alto l’orgoglio nipponico delle compatte sportive ci pensa lei, ma non lo fa con la stessa ricetta delle due storiche leggende dei rally, bensì mantenendo l’impostazione che da sempre contraddistingue la piccola Honda, ovvero con la trazione sul solo asse anteriore. C’è però da dire che i cavalli sono aumentati e che in un ipotetico scontro a fuoco con le manga menzionate in precedenza, le basterebbero una manciata di chilometri per mettere in chiaro la propria assoluta supremazia.
Il look è di quelli che faranno storcere il naso ai vostri genitori, che attirano lo sguardo nel traffico e lasciano presagire l’atterraggio da parte degli alieni, ecco perché ci si sente più a proprio agio una volta accostati a bordo strada su qualche sentiero lontano dai centri abitati. C’è testosterone in abbondanza per essere squalificati per doping, muscoli così spigolosi che sembrano l’iperbole di se stessi, uno scarico con tre terminali in mezzo al paraurti, ma la realtà dei fatti è che la nuova Type-R non ha proprio voglia di prendervi in giro. Sotto a un’immagine così esasperata ed estrema si cela infatti una divinità meccanica e ingegneristica pronta a disintegrare ogni preconcetto possa sorgervi mentre ne osservate la carrozzeria piena di angoli e spuntoni. Sembra di osservare un’arma che viene dal futuro, un androide con una elevata intelligenza artificiale che da lì a poco imbraccerà le più efficaci risorse analogiche per dispensare ore di guida da attacco cardiaco assicurato.
La ricetta è infatti di quelle che fanno gola ai più, ma che si scontrano con le più tradizionali leggi imposte dalla fisica. Il VTEC da 2 litri e 4 cilindri in linea è uno degli artefici di una simile deflagrazione di potenza, con i 320 cavalli che vengono scaricati sul solo asse anteriore, opportunamente coadiuvato da un differenziale autobloccante di tipo meccanico, il tutto tramite un cambio manuale a 6 rapporti dotato di innesti corti e talmente chirurgici da creare immediata dipendenza. La Type-R è una di quelle vetture che sa fare bene molte cose, ma che finirai per guidare come un indemoniato dalla mattina alla sera, sempre alla ricerca del suo limite dinamico. Ma ne avrà davvero uno? Apparentemente no. Stiamo però pur sempre parlando di una compatta con cinque porte, cinque posti, un bagagliaio decente e un pedale della frizione abbastanza morbido da non farvi venire i crampi nel caso vi trovaste fermi nel traffico di ritorno dal lavoro. Eppure, spingere questa Civic verso il ciglio del burrone diventa una di quelle malsane idee che comincia a invadervi la mente non appena pensi a lei, cioè sempre.
Il baricentro non è basso come si può ipotizzare, il peso si aggira attorno alla tonnellata e mezza e dopotutto è pur sempre una trazione anteriore, con quelle due ruote davanti che devono farsi carico di mettere a terra la potenza del motore turbo, impostare la curva e tirarvene fuori. Le cose sono chiare sin dal momento in cui entri in abitacolo e chiudendo dietro di te la portiera non puoi fare a meno che sentire un tonfo vuoto, a riprova che i pannelli sono comunque leggeri e a discapito di quanto la sua sagoma massiccia possa far credere. Comodamente seduto sui sedili sportivi rosso fuoco, rifiniti in Alcantara e tessuto, cerco la posizione ideale, tenendo il volante vicino a me e apprezzando la cortissima leva del cambio con pomo in alluminio, un’autentica chicca. Non mi importa se la plancia può sembrare plasticosa, metto in moto e l’auto prende vita già in modalità Sport – che goduria. Il 4 cilindri è silenzioso – troppo – tradisce la volgarità di un motore pronto a gettarsi tra percorrenze di curva oscene e una costante corsa verso il limitatore. Utilizzando poi la modalità +R si ha un sensibile aumento dei feedback di sterzo (più duro) e acceleratore (più reattivo), con il conseguente cambio colore (in rosso) della strumentazione digitale dietro al volante.
Ogni momento trascorso lontano dalla strada diventa un momento sprecato. Muovo i primi metri che quindi diventano chilometri e la giostra definitiva del Samurai venuto dal futuro mi entra nel cervello. La Type-R è letteralmente piantata a terra e se in prima e seconda marcia devi assicurarti di avere una presa piuttosto salda sul volante, è quando entri in curva come un pazzo che cominci davvero a capire con che tipo di auto hai a che fare. Il posteriore è incollato e segue come su un binario i movimenti più repentini che gli puoi rifilare tramite un volante preciso come un bisturi laser. Incidi traiettorie così perfette che sembrano quasi incitarti ad aumentare ancora il passo e allora che fai? Ubbidisci. Il VTEC turbo ha un’erogazione corposa che parte da circa 2.500 giri, aumentando costantemente e costringendoti a tenere un occhio fisso sul contagiri. I 400 Nm si sentono tutti, ma ironicamente ti ritrovi a guidare come se fossi su un aspirato, scalando una marcia in più e andando a pescare anche l’ultimo dei 320 cavalli a disposizione. Mai come in questo caso, una scheda tecnica non rende giustizia ad un’auto: 5,8 secondi da 0 a 100 km/h sembrano una vera e propria eresia, soprattutto se paragonati allo sforzo che si dovrà fare per combattere la forza che il corpo esercita sul sedile in accelerazione, decelerazione e soprattutto affrontando curve come se fossero le ultime cose da fare in vita tua.
L’aerodinamica gioca un ruolo fondamentale, con l’enorme spoiler al posteriore che oltre a far capolino nello specchietto retrovisore ogni volta che lo sguardo si sposterà leggermente dalla strada di fronte a voi, contribuisce a tenere premuto il posteriore, anche in frenata, dove impedisce che l’anteriore si impunti e vada così a rovinare il perfetto bilanciamento dei pesi in ingresso di curva. Lo stesso dicasi per i freni, sempre all’altezza della situazione, anche e soprattutto considerando che la Type-R ti porti a tenere andature fin troppo estreme per questa tipologia di vettura. Ulteriore esempio della massima concentrazione dei tecnici Honda lo si apprezza anche con il punta-tacco automatico, un’utile e pratica soluzione che consente di avere sempre il numero di giri ideale per una guida aggressiva. Inoltre, il sistema è in grado di capire se siete voi a preoccuparvene, e in quel caso non intervenire.
Ammetto di aver anche guidato la Civic Type-R come un padre di famiglia, sfruttando il lato pratico che la contraddistingue in quanto compatta basata su una due volumi a suo agio in ogni circostanza, magari in modalità Comfort e cercando di tenere lontano quel diavoletto sulla spalla. Ok, sto mentendo. Ma nel caso abbiate intenzione di portarvene a casa una, sappiate che sarà perfettamente in grado di regalarvi attimi di convivenza civile. In fondo saprete però che sarà un ingresso di sola andata nel Fight Club più emozionante del Sol Levante. Non avrà la trazione integrale e per il momento non ne sente ancora il bisogno e dopo averla provata per due settimane, non la reputo soltanto la migliore trazione anteriore sul mercato, ma la migliore compatta sportiva in circolazione.
HONDA CIVIC TYPE-R
Layout – Motore anteriore, trazione anteriore
Motore – 4 cilindri 1.996cc – turbo
Trasmissione – cambio manuale a 6 rapporti
Potenza – 320 cv @ 6.500 rpm
400 Nm @ 2.500-4.500 rpm
Peso – 1.451 kg
Accelerazione – 5,8 sec.
Velocità massima – 272 km/h
Prezzo – da 41.500 €