Hyundai i10 N-Line | Test Drive
HYUNDAI i10 N-Line
QUESTIONE DI “N”
Testo Marco Mancino / Foto Gian Romero
Se come immagino masticate automobili abbastanza da non avere per caso tra le mani il nuovo numero di Auto Class, anziché le novità dal mondo della pesca sportiva subacquea, saprete bene che nel mondo dei motori, una semplice lettera può fare la differenza. Nella marea di codici destinati a catalogare piattaforme, motori, trasmissioni e tutte quelle cose da ingegneri e progettisti, ad appassionati e clienti arrivano nomi più o meno fantasiosi, i quali sono a loro volta accompagnati da pressoché infinite combinazioni per quel che riguarda le motorizzazioni, gli allestimenti e le varianti. Se vent’anni fa, andare dal concessionario e comprare una vettura era una cosa semplice come firmare il rispettivo assegno, adesso bisogna destreggiarsi nella giungla di lettere e numerini.
Da questo punto di vista, la coreana Hyundai affianca ai più facilmente identificabili crossover e SUV, la gamma di compatte, aggiungendo una simpatica “i” minuscola che sa tanto di terzo millennio, di tecnologicamente avanzato. Insomma, un modo come un altro per attirare l’attenzione, soprattutto quella dei più giovani. La più piccola ed economica della famiglia Hyundai si chiama i10 e si pone appena un gradino più in basso della i20, che fa lo stesso nei confronti della i30. Negli ultimi mesi, il brand ha dimostrato di non essere soltanto abile nel produrre modelli in grado di rispondere alle esigenze dell’automobilista nel più classico senso del termine, ma di avere a cuore il divertimento alla guida, nel suo caso identificato dalla lettera “N” (stavolta è maiuscola!), che aggiunge pepe ai modelli che la indossano celebrando il perfetto connubio tra il centro sperimentale di Namyang e quello dell’inferno verde, meglio conosciuto come Nürburgring Nordschleife.
La nostra i10 in prova non è una vera e propria N. Non è una i10 N. Penserete che vi abbia fatto perdere tempo, ma abbiate un briciolo di pazienza, perché in questo particolare caso è un po’ come se lo fosse. Si chiama i10 N-Line e quindi arriva come un semplice allestimento, ma partendo da questo presupposto la piccola compatta a cinque porte assume tutti i tratti distintivi della gamma N. Partiamo da un aspetto quasi canonico come il tradizionale colore azzurro contrastato da profili rossi, che soprattutto all’anteriore donano quella sportività che vi farà subito capire che non si tratta di una i10 qualsiasi. Ci sono cerchi in lega da 16 pollici ed un altro profilo orizzontale in rosso alla base del paraurti posteriore che mette in risalto il doppio terminale di scarico. La citycar secondo Hyundai deve essere piccola fuori, spaziosa dentro, economica e consumare poco. Con il trattamento N-Line, tutte queste caratteristiche vengono mantenute, con la differenza che il 3 cilindri da 1-litro arriva adesso a erogare 100 cavalli.
Cosa significa? Vuol dire che con un peso contenuto in appena 1.099 chili e dimensioni simili a quelle di uno smartphone di ultima generazione, la i10 N-Line tira fuori gli artigli e gioca a fare la N, a tutti i costi. Questo è anche merito di una coppia di 172 Nm, che grazie alla spinta del turbocompressore permette di entrare e uscire dalle curve secondo le leggi non scritte delle compatte sportive che tutti amiamo. Non farà magari propriamente parte di questo club sempre più apprezzato, ma arriva a gamba tesa dimostrando come la guidabilità e la morbidezza a disposizione in situazioni normali, possa tramutarsi in coinvolgimento e adrenalina quando si spinge il tricilindrico verso la linea rossa. L’assetto, irrigidito rispetto alle i10 tradizionali è uno degli aspetti che rende questa N-Line interessante da guidare, ma non è solo questione di telaio, bensì della fatidica somma delle parti.
Abbiamo infatti una trazione – logicamente – all’anteriore che dialoga perfettamente con il guidatore, anche quando i cambi di direzione si fanno più repentini. Il cambio è un manuale a 5 rapporti, con un pedale della frizione preciso e che offre la resistenza ideale per ogni tipo di utilizzo. Infine, nonostante la dimensioni e il layout che una compatta di segmento A impone e suggerisce, la seduta non è eccessivamente alta e questo va a tutto vantaggio di una guidabilità che fa dimenticare di trovarsi alle prese con quella che almeno inizialmente sarebbe dovuta essere l’auto per la mamma. Nell’abitacolo abbiamo un display da 8 pollici con un ottimo sistema di navigazione e una connettività di alto livello, eguagliata dai sistemi di ausilio alla guida, che confermano come anche un neopatentato possa guardare in questa direzione. Certo, il prezzo lievita leggermente e nel caso della i10 N-Line si parte da €17.400, ai quali suggerisco di aggiungere i €600 dell’Urban Pack, che include la retrocamera con sensori di parcheggio, alzacristalli elettrici per i finestrini posteriori e la ricarica wireless per smartphone.
Con un vano bagagli che offre 252 litri di carico e consumi che utilizzandola strizzando l’occhio alla natura N di questa N-Line, la i10 percorre almeno 15 km con 1 litro di benzina e state pur certi che ogni singolo chilometro che affronterete con il coltello tra i denti non farà sentire a disagio quella “N” messa in mostra anche sul pomo del cambio, quasi a ricordare che con lei basta davvero poco per tornare a casa qualche minuto prima del solito.
HYUNDAI i10 1.0 T-GDI N Line
Motore 3 cilindri Turbo, 998 cc Potenza 100 hp @ 4.500-6.000 rpm Coppia 172 Nm @ 1.500 rpm
Trazione Anteriore Trasmissione Cambio Manuale a 5 rapporti Peso 1.099 kg
0-100 km/h 10,5 sec Velocità massima 185 km/h Prezzo da €17.400