Infiniti Q30: Tender di Lusso
INFINITI Q30
TENDER DI LUSSO
Testo di Marco Mancino
Fotografie di S. Lomax
Sono nato in una città di mare, ci sono cresciuto ed ho praticamente vissuto ogni singolo giorno della mia vita cercando di scrutare quel sottilissimo confine che divide e al tempo stesso unisce il cielo e l’acqua, laggiù verso l’orizzonte. Ogni mattina, aprendo le finestre di casa, mi rendo conto di quanto sono fortunato e anche se questo significa che d’estate devo far fronte a orde di turisti assatanati alla ricerca di un parcheggio a due passi dalla spiaggia, ho imparato che quando il mio bel paesello è preso d’assalto, è il momento di tirare fuori l’auto dal garage e dirigermi verso l’entroterra, al fresco e lontano dal baccano dei vacanzieri.
Ecco che quindi mi rendo conto che i progetti che avevo da bambino, quelli che coinvolgevano un mega yacht e svariate bottiglie di champagne, non si sono propriamente realizzati, e così devo accontentarmi di qualche gita occasionale sulla splendida barca di un mio caro amico, una vecchia conoscenza con la quale passiamo intere giornate a parlare di donne & motori, ma ovviamente anche di imbarcazioni, buon vino e delle nostre pazze avventure in qualche casinò, altro chiodo fisso. Se riguardo alle auto da sogno siamo sempre abbastanza d’accordo (io prediligo le Porsche, lui le Ferrari), nessuno dei due pare abbia trovato la vettura ideale per condividere la fretta e lo stress settimanale. Sino ad oggi, perché dopo aver convissuto con la nuova Q30 di Infiniti, credo che entrambi metteremo la parola fina alla nostra interminabile caccia al tender definitivo.
La Q30 è la prima compatta del marchio giapponese, branchia di lusso di casa Nissan, e nonostante abbia dimensioni più generose rispetto per esempio a quelle di una Golf o di una A3, sa spuntare con disinvoltura le stesse aspettative e la cosa sorprendente è che lo sa fare con una sicurezza che mai mi sarei aspettato di trovare al primo colpo, per di più di un marchio così giovane. A dire il vero, il know-how di Infiniti ha radici ben piantate e gli uomini che lavorano dietro ai modelli della luxury firm nipponica sanno esattamente cosa ci si aspetti da loro, ovvero una vettura che sappia offrire qualcosa in più rispetto alle concorrenti, non solo in termini di immagine, ma anche di sostanza. Il progetto Q30, che si affianca anche alla piccola SUV QX30, si poggia sulle forti radici di Mercedes e della sua Classe A, e nel caso sia un modello a voi famigliare, una volta a bordo non farete fatica a distinguere i punti in comune, perlomeno a livello di componentistica. Ad ogni modo, la Q30 in mio possesso è uno strepitoso top di gamma, una 2.2 turbodiesel con trazione integrale e cambio automatico DCT, un doppia frizione a 7 rapporti che stupisce in quanto a fluidità e precisione, tanto da non indurti mai – a meno che non sia tu a volerlo – a spostare la leva in modalità sequenziale e gestire le marce tramite i bei paddle posti dietro al volante, un tre razze che aggiorna quello precedente e contribuisce non poco a rendere l’ambiente interno più attuale.
Guidare la Q30 tutti i giorni per le cose più semplici è stato il primo approccio del mio test, il primo step in attesa di scoprire quanto fosse capace di rendersi utile nelle più disparate situazioni, dal fare la spesa e caricare l’ampio vano di carico, sino ad incuriosire gli amici, grazie a quel suo look unico, fatto di spigoli, linee rette ed un frontale molto aggressivo. Non c’è un angolo che non mi convinca del suo design, senza contare le bizzarre ed ormai note scelte per i colori: dove questo esemplare vi sembra un semplice nero metallizzato, state pur certi che sotto il sole tenderà a mettere in mostra una miriade di riflessi tendenti al porpora – un’altra chicca da spiegare agli amici. Come detto il cambio è una delizia, con anche le palette di buona fattura e che sono un punto a favore rispetto alla quasi totalità delle avversarie di segmento anche superiore. Il motore non ha una potenza esagerata, infatti il 2.2 eroga soltanto 170cv, ma quello che gioca a favore della Q30 è una coppia massima di 350Nm, i quali sono disponibili a soli 1400 giri e rendono la compatta giapponese brillante in ogni situazione. Il propulsore è tutto sommato silenzioso e offre il meglio di sé una volta che l’auto è in movimento, mentre la posizione di guida ideale si trova in un baleno, offrendo una perfetta visibilità di ciò che vi sta davanti, grazie anche a qualche centimetro extra da terra. Discorso differente per ciò che succede dietro, il lunotto è piccolo e il tetto inclinato non agevola in manovra, meglio affidarsi alle telecamere e ai sensori di parcheggio, mentre gli occupanti dei sedili posteriori soffriranno un leggero torcicollo, patendo anch’essi la (bella) linea slanciata del profilo di questa Infiniti. Dal posto di guida si notano alcuni tasti in comune con la Classe A di Mercedes, tra cui anche la leva del cambio e parte della strumentazione dietro al volante, mentre al centro ci sono numerosi tasti tra cui quelli del clima, forse posti troppo in basso in favore dello schermo da 7”, preciso ma con una grafica ormai superata.
Pur non essendo e non volendo essere una velocista, la coppia ed un peso che supera di poco la tonnellata e mezzo, rendono la Q30 una soluzione brillante per andare da casa al posto barca, con tutta l’attrezzatura per l’immersione al seguito. Impiega 8,3 secondi per passare da 0 a 100 km/h e segna una velocità di punta di 215 orari, ma la grande qualità di questa Infiniti è la maniera in cui riesce a traslare il comfort ed il senso qualitativo delle berline Q50 e Q70, su un corpo vettura più piccolo. Siamo tutti d’accordo dicendo che abbiamo trovato il tender definitivo, una cinque porte dalle dimensioni giuste per portare persone e bagagli, o anche per viaggiare comodamente in solitaria, brillante ma parca nei consumi (ho fatto segnare circa 16 km/l nel ciclo misto) e soprattutto in grado di offrire un look davvero nuovo ad un senso di lusso che giustifica senza problemi un prezzo di cartellino che a seconda della motorizzazione che sceglierete non fatica a diventare importante. Un entry level benzina parte da 27.000€ circa, mentre per una 2.2cc occorrono almeno 32.400€; aggiungete il cambio a doppia frizione e la trazione integrale e si sale sino a quota 40.000€. Detto questo, e nonostante sia consapevole che siamo entrati in una fascia di prezzo che apre molte altre porte, resto dell’idea che continuerei a scegliere la Q30 a scapito di mille alternative. E poi, a dirla tutta, potrei accontentarmi del tender – e che tender – intanto lo yacht non saprei dove ormeggiarlo!
INFINITI Q30 2.2 DCT AWD
Layout – Motore anteriore, trazione integrale
Motore – 4 cilindri 2.143cc – turbodiesel
Trasmissione – cambio automatico a 7 rapporti
Potenza – 170 cv @ 5.500 rpm
350 Nm @ 1.400 rpm
Peso – 1.622 kg
Accelerazione – 8,3 sec.
Velocità massima – 215 km/h
Prezzo – da €32.420 (da €41.740 esemplare in prova)