Infiniti Q60: Oriental Gran Turismo
INFINITI Q60
ORIENTAL GRAN TURISMO
Testo di Tommaso Mogge
Foto di Daniél Rikkard
Pensateci bene, il mondo dell’automobile si sta facendo sempre più noioso. Tra tutti i vincoli legati alla sicurezza ed alla salvaguardia dell’ambiente, le auto sono diventate più grandi e pesanti, ma soprattutto sembra che gran parte della clientela faccia maggiore attenzione alla potenza dell’impianto stereo o alle dimensioni dello schermo touch, piuttosto che al fattore divertimento che una sportiva o una elegante coupé possono trasmetterci. Ci sono delle valide eccezioni e ci sono anche strepitose supercars che sono in grado di far convivere un’elevata offerta tecnologica a performance che sino a dieci anni fa erano impensabili, ma diciamoci la verità, non tutti hanno un quarto di milione in banca e spesso capita di doversi accontentare.
La fiamma della passione si accende in un lampo, quel preciso momento in cui dentro di noi scatta qualcosa e ci catapulta in un mondo tutto da scoprire, ci fa sentire parte di una grande famiglia che condivide sogni ed emozioni. La stessa fiamma che molti vedono affievolirsi quando le necessità della vita pratica si impongono come un grosso masso che blocca la strada verso la quale abbiamo guidato sino al giorno prima, quella strada che una curva dopo l’altra ci regalava sorrisi e spensieratezza. Ci sono le compatte sportive, le cosiddette hot-hatch, autentiche salvatrici del pianeta, ma non fanno per tutti, non certo per coloro che in un’auto cercano una natura più “nobile”, un abito più elegante e distinto. Le gran turismo, ovvero il più divertente tipo di carrozza che possa accompagnare guidatore con famiglia al seguito, sono le divoratrici di strada che tutti sogniamo e sulle quali ci immaginiamo parlando di un ipotetico futuro, quello che lascia spazio ad una vita fatta di responsabilità e non più di traversi e tornanti affrontati con la leva del freno a mano tirata in modi spropositati.
Tra le gran turismo che ci vengono subito in mente ci sono oggetti del calibro di Ferrari, Maserati, Aston Martin o Jaguar, ma qualcuno di inaspettato si è gettato nella mischia. Dalla terra del sol levante, Infiniti ha dato alla luce la nuova Q60, presentata al NAIAS nel 2016 con una concept che cede quasi completamente le visionarie forme a questa coupé che non intende di certo passare inosservata. Forte di un prezzo di cartellino più vicino a quello di una comune berlina diesel, la Q60 è una di quelle auto che gli appassionati attendevano da una vita intera ed ora eccola qui, posteggiata nel cortile dell’ufficio. La chiave è sulla mia scrivania e non vedo nemmeno mezzo motivo per cui dovrei ancora temporeggiare. Mi fiondo fuori e comincio a osservarla, con quel suo vestito nero che gioca un contrasto perfetto con le numerose cromature che ne accentuano i vari dettagli. Nonostante sia basata sulla berlina Q50, con la quale condivide anche il telaio, è leggermente più corta, ma i centimetri in meno non gravano sull’abitabilità interna di questa vera e propria 2+2. La forma è quella inconfondibile di una coupé a motore anteriore – una gran turismo appunto. Il motore, in questo caso un 4 cilindri turbo da 2 litri, sta là davanti sotto al lungo cofano ricurvo, reso più muscoloso dalle protuberanze sui lati e più aggressivo dall’enorme griglia anteriore, una grande bocca che unisce idealmente la zona inferiore del paraurti con il gruppo ottico principale, sottile ed allungato, nella migliore tradizione orientale.
La Q60 è fantastica all’anteriore, per quanto riesca a convincere anche lateralmente ed al posteriore, anticipando quello che è lo spazio offerto nell’abitacolo ed una buona capacità di carico per i bagagli. Due porte e la sola trazione posteriore (la 3.0 V6 da 405cv ha la trazione integrale) per questa coupé che prima ancora di salire a bordo mi sta già intrigando parecchio. Una volta seduto al posto di guida, noto come tutto l’ambiente sia rivolto verso di me, tutto è a portata di mano e la seduta è impeccabile, grazie anche alle ottime poltrone in pelle. Il volante è il nuovo tre razze, sportivo e con comandi che vanno ad aggiungersi a quelli numerosi posti sul tunnel centrale, sempre dotato di due schermi e tramite i quali si possono tenere contemporaneamente sotto controllo il navigatore e il sistema di climatizzazione, giusto per fare un esempio. Funzionali e precisi ma con una grafica che comincia a diventare obsoleta, un dettaglio che su una vetture con simili ambizioni, avrei voluto vedere più curato. Il cambio è automatico, un 7 rapporti intelligente e soprattutto molto fluido, tanto da rendere impercettibili i cambi di marcia, anche a velocità ridotte. Sul modello in prova non ci sono paddle al volante (optional), il ciò significa che per utilizzare la vettura in modalità sequenziale dovrete agire direttamente sulla leva del cambio. Se la cosa vi lascia basiti, non disperate, perché in realtà non ne sentirete particolarmente la mancanza, neppure guidando in modalità Sport, dove il cervellone elettronico tende a sfruttare un maggior numero di giri motore e la risposta dei pedali si fa più votata ad una guida dinamica. Proprio i pedali, anche in modalità Standard, oppongono una notevole resistenza e richiedono un briciolo di abitudine, prima di trovare la giusta confidenza.
Ogni gran turismo che si rispetti deve saper fare bene una moltitudine di cose. Sto parlando di comodità, lusso, ma anche di prestazioni e divertimento, senza ovviamente dimenticare che anche l’occhio vuole la sua parte. Appurato che esteticamente ci si trovi di fronte ad una concept car prestata alla strada, la Q60 fa anche un figurone grazie a cerchi in lega da 19 o 20 pollici, i quali contribuiscono a schiacciarla a terra ed enfatizzare quel suo look davvero unico. I materiali sono di alto livello e nonostante alcune plastiche possano non convincere appieno, il senso di compattezza a precisione che si prova a bordo è totale, anche per chi siede dietro, per nulla sacrificato. Tra i soli due motori disponibili, la nostra Q60 è spinta da un apparentemente piccolo 2.0cc turbo che eroga 211 cavalli e 350Nm di coppia. Nonostante la cavalleria possa sembrare timida, il fatto di avere a disposizione una più che discreta riserva di coppia già a soli 1250 giri rende questa Infiniti agile e brillante. Del resto, con un peso di quasi 1800kg ed un assetto più indirizzato alla valorizzazione del viaggio, piuttosto che alla riduzione dello stesso, non stiamo mettendo sotto processo le doti di guida, ma elogiando la maniera in cui l’auto ci regala dei piacevoli momenti una volta seduti con il volante tra le mani.
Lontani dal suo habitat preferito e immersi nel traffico cittadino si possono patire le sinuose curve della carrozzeria ed il ridotto raggio di sterzata, ma in fase di parcheggio, i sensori e le videocamere di manovra aiutano e risolvono gran parte dei grattacapi. Tutti mi osservano, indicano me e la Q60, cercando di capire di che auto si tratti, ma non è facile indovinare. Gli indizi sono pochi e il marchio giapponese non è ancora mainstream nel vecchio continente. Capita spesso che qualcuno azzardi un imprecisato modello BMW, ma la capacità di distinguersi in mezzo a tutti gli altri è uno dei punti di forza sul quale Infiniti sta puntando e lo fa offrendo vetture complete sotto ogni aspetto. È difficile che vi troviate alle prese con una scodata di potenza, o a cronometrare se lo 0-100 km/h viene effettivamente consumato in 7,3 secondi, ma è molto probabile che ogni momento che trascorrete alla guida della nuova Q60 vi vedrà con un bel sorriso stampato in volto, consapevoli che dove possibile sarete in grado di raggiungere i 235 orari e di macinare chilometri nel più completo comfort, alla guida di un pezzo di metallo che rinnova il piacere di guida. I prezzi per una Q60 partono da circa 47 mila Euro per la 2.0 da 211cv e da poco più di 62 mila Euro per la 3.0 da 405cv, ma prevedono una dotazione ricca e l’effetto sorpresa ogni volta che aprendo il garage vi troverete a percorrerne le fantastiche linee con gli occhi. E questa non è una cosa da poco.
INFINITI Q60 2.0t
Layout – Motore anteriore, trazione posteriore
Motore – 4 cilindri in linea 1.991cc – turbo
Trasmissione – cambio automatico a 7 rapporti
Potenza – 211 cv @ 5.500 rpm
350 Nm @ 1.250 rpm
Peso – 1.775 kg
Accelerazione – 7,3 sec.
Velocità massima – 235 km/h
Prezzo – da €46.900