Intervista con Francesco Tajana | La Passione che Conduce all’Eccellenza
INTERVISTA A FRANCESCO TAJANA
A cura di Marco Rallo / Foto concesse da Wrapping Italy
Uno degli aspetti più belli del nostro lavoro è che ci permette di conoscere moltissime persone. Professionisti o più semplicemente appassionati che hanno storie da raccontare e tanto da condividere. Ci sono poi quegli incontri – quasi casuali – che accendono immediatamente una lampadina, come quando nell’ormai “lontano” 2014 abbiamo conosciuto Francesco Tajana, fondatore e deus ex machina di WrappingItaly, massimi esponenti nel mondo del wrapping a livello internazionale. Quel giorno, dopo appena poche parole, abbiamo percepito che in lui non c’era soltanto la visione di un imprenditore, ma il desiderio di realizzare ogni idea valida che gli venisse proposta. Superfluo quindi dire che la nostra collaborazione con loro va avanti da quasi dieci anni e che rappresentano il punto di riferimento e valore aggiunto per i nostri eventi. Oggi abbiamo il piacere di farvelo conoscere un po’ meglio, questa volta senza concentrarci esclusivamente sul mondo delle pellicole.
Chi è Francesco Tajana e di cosa si occupa?
Innanzitutto un saluto ai lettori di questa prestigiosa rivista. Direi senza dubbio di essere un imprenditore puro, che per la mia generazione é sicuramente il mestiere più duro per chi lo pratica onestamente. Dopo un passato decennale nell’industria grafica commerciale, decisamente senza troppo futuro e devastata dalla crisi economica, nel 2007 ho avuto l’occasione di effettuare un viaggio negli USA e scoprire alternative nel marketing e nei suoi servizi. Da qui ho fondato WrappingItaly.it®, una delle prime strutture dedicate in Italia. Qui mi potrei definire principalmente un COO, anche se in realtà sono responsabile di qualsiasi aspetto.
Com’è nata la passione per i motori?
Io sono del 1963 e la mia generazione è cresciuta con l’evoluzione dei motori in pieno corso e senza elettronica, la passione è innata come per la maggior parte dei miei coetanei. Che questo ben si adatti al wrapping è un caso.
Avevi un’auto che da bambino adoravi in maniera particolare? Sei mai riuscito a sederti a quel volante?
Sono sempre stato un appassionato di Rally, molto tempo prima dell’avvento della Regina Delta Integrale, che nel 1989 sono riuscito ad acquistare con notevoli sacrifici. 10 anni dopo me l’hanno rubata. Mi piacerebbe tanto ricomprarla, ma ora non me la posso permettere, considerato il valore attuale. E pensare che per le nostre livree ne passano tantissime in azienda. Una tortura!
Cosa ne pensi del panorama automotive attuale? Credi che l’elettrico rischi di far allontanare le future generazioni dalla passione per le auto sportive?
Sono piuttosto scettico sul programma di elettrificare il parco macchine. Potrebbe certo giovare al nostro sistema nervoso forse, ma non all’ambiente per il quale è pensato. Purtroppo non abbiamo ancora una fonte di energia rinnovabile e affidabile per cavalcare questa idea. Ci saranno comunque sempre segmenti sportivi e l’uomo ha una capacità straordinaria ad adattarsi alla situazione, a maggior ragione i giovani. L’incoscienza e la sfida non spariranno certo con le vetture elettriche.
Automobili, ma anche moto. Raccontaci qualcosa del tuo amore per le due ruote.
Abitare a Milano, lavorare a Milano e doversi muovere per tempo, la moto è quasi un obbligo. E come per le auto, la passione per le due ruote è venuta da sé, tanto da essere anche Fondatore e Presidente di Motoclub con un migliaio di soci sparsi in tutta Italia: gli Alpini Motociclisti.
Quali sono gli ingredienti fondamentali per il tuo road trip definitivo?
Tutta la mia vita professionale è un percorso accidentato, sterrato e un susseguirsi di curve e tornanti, con buche piene di acqua e talvolta spesso ghiacciate. Esistono strade più comode? Non ne conosco!
Com’è nata la tua azienda WrappingItaly?
Le arti grafiche – come si definivano una volta – sono purtroppo destinate ad essere molto rare e specializzate. La mia azienda non aveva nulla di speciale e per sopravvivere tra le migliaia esistenti, eri obbligato a vendere quasi sottocosto. Lavori sbagliati sommati a clienti insolventi hanno portato a situazioni insostenibili. Ma non ci si arrende e una mia lunga indagine che mi ha portato oltreoceano mi ha aperto la strada ad un nuovo mezzo di comunicazione: la decorazione con pellicole. Già avevamo un plotter per le scritte sui carroattrezzi e buttarmi sul wrapping è stato un investimento, l’ennesimo. Anche perché solo negli ultimi anni questa pratica è venuta di moda, e il COVID non ha certo aiutato. Questa volta però sembra davvero vincente, anche se costa molto farlo seriamente.
WrappingItaly.it® è senza nessun dubbio la prima azienda Italiana specializzata dedicata esclusivamente a questa tecnica. E come tali sperimentiamo per i nostri clienti applicazioni prima impensabili con altre tecniche. Grazie anche ad un team completo, professionale, disponibile ed onesto che pian piano si è creato e che ora forma WrappingItaly.it® insieme a validi collaboratori e fornitori, in primis 3M & Spandex, da sempre al nostro fianco. Insieme abbiamo realizzato commesse che davvero sembravano impossibili. Certo, si può e si deve sempre migliorare, da solo io non valgo molto.
Quali sono le sfide da affrontare ogni giorno per restare leader nel settore?
Le sfide necessarie davvero non si contano. Come per tutte le professioni svolte seriamente da seri imprenditori poter continuare a testa alta non è certo facile. Non improvvisare, studiare sempre, la sicurezza, il training del personale (WrappingItaly.it® ha la certificazione 3M Endorsed Vehicle e Architectural), la burocrazia necessaria e l’amministrazione, essere onesti e poter aiutare con la nostra esperienza altri wrapper. Insomma, non è mai finita. In questi anni ho sofferto anche tradimenti, imbrogli, furti e tanto altro, ma senza troppo scalfire la mia tenacia. Vorrei anche ringraziare mia moglie Liza, sempre con me in queste “avventure”!
Progetti per il futuro?
Ne avrei tanti, forse anche troppi e molte utopie. Ma il mio sogno, prima di non poter continuare a lavorare per anzianità sopraggiunta, è creare un gruppo di professionisti (wrapping, architetti, designer, organizzatori di eventi, restauratori carrozzieri, ecc) raccolti in una sede prestigiosa. Da sempre ci provo, trovo magari i soggetti adatti, interessati sicuramente, ma quando si tratta di mettersi all’opera spariscono. Magari mi legge qualcuno interessato, anche solo investitori, chissà.