Jaguar F-Pace P400e PHEV | Test Drive
Indirizzati verso un futuro interamente elettrico, la nuova F-Pace PHEV rinnova look e abitacolo, mettendo a disposizione uno straordinario propulsore ibrido da 400 cavalli.
Testo Tommaso Mogge / Foto Bruno Serra
Il passato di Jaguar è scritto da gloriose pagine di storia automobilistica, mentre il futuro pare prevedere una completa elettrificazione dell’intera gamma. E il presente? Dopotutto è questo l’arco temporale che stiamo vivendo in questo preciso istante e che quindi interessa al cliente che entro fine giornata entrerà in concessionaria a caccia del suo nuovo felino. E negli ultimi tempi – dal 2015 – Jaguar è riuscita a ruggire con decisione proprio grazie al SUV F-Pace, il primo sport utility vehicle della casa di Coventry che ha poi dato il via alla più piccola E-Pace ed alla 100% elettrica I-Pace. Il successo ha così offerto la possibilità a quei clienti ancora titubanti nel lasciare la loro comoda e tradizionale berlina e disporre di una vettura multipurpose, che con quei suoi centimetri in più da terra e un look sportivo offerto da un frontale massiccio e da una coda spiovente non avrebbero rinunciato ad un design (questo il caso della F-Pace) che non ha paura di richiamare la coupé di punta della gamma: la F-Type.
Tra modelli e le innumerevoli versioni è facile confondersi, ma con il restyling 2021 Jaguar non perde occasione per sottolineare il proprio impegno nel settore ibrido, offrendo un modello che se andiamo a escludere la più costosa ed estrema F-Pace SVR da 550 cv si propone come la versione top del modello stesso. Si chiama F-Pace P400e PHEV e come il nome suggerisce si tratta della versione Plug-In Hybrid da 400 cavalli, una variante perfettamente in grado di funzionare in modalità esclusivamente elettrificata grazie ad una batteria agli ioni di litio da 17,1 kWh che oltre a produrre ben 143 cv consente di percorrere sino a 50 km. Ma i numeri, quelli importanti, non sono ancora finiti qui. Abbinato all’unità elettrica abbiamo infatti il motore endotermico, che a differenza di quanto si potrebbe ipotizzare trovandoci a che fare con un SUV lungo 475 cm e da 2,2 tonnellate di peso, è un modesto 4 cilindri in linea da 2 litri. Questo significa che il peso complessivo è stato contenuto il più possibile, senza per questo motivo dover scender a compromessi in termini di insonorizzazione o equipaggiamento.
La F-Pace P400e riesce così ad offrire un corpo vettura che non perde spazio a bordo, ad eccezione dei 128 litri di capienza persi nel vano di carico rispetto alla variante a benzina, adesso a 485 litri. Ci sono cinque comodi posti, tanta tecnologia e un propulsore che soprattutto a batterie completamente cariche offre prestazioni che seppur non portate all’estremo come nel caso della SVR sapranno togliere qualche sfizio. Stiamo parlando di 400 cavalli complessivi e disponibili a 5.500 giri, mentre la coppia di 400 Nm è disponibile subito, ad appena 1.500 giri. Trazione ovviamente distribuita su entrambi gli assi e abbinata ad un cambio automatico a 8 rapporti. Ci troviamo di fronte all’F-Pace definitivo? Non sono solito sbilanciarmi in giudizi assoluti, soprattutto perché reputo che un modello possa essere ideale principalmente in base alle necessità di chi lo utilizza.
Per quanto mi riguarda, la P400e ha dimostrato quanto Jaguar sia riuscita ad affilare il look del SUV, aumentando lo sviluppo dei gruppi ottici e della grande griglia frontale, snellendo al tempo stesso l’impatto visivo di un modello di riferimento che bada più alla sostanza che a sfoggiare una potenza specifica che pochissime competitors possono vantare, soprattutto tenendo conto che sfruttando il lato più “eco” della vettura stessa, il 2-litri è in grado di limitare i consumi in qualsiasi circostanza – anche nelle lunghe tratte autostradali – e comunque offrire uno scatto e una ripresa davvero sorprendenti. È all’interno dell’abitacolo che troviamo i cambiamenti più consistenti, principalmente grazie alla grande attenzione dedicata ai due schermi digitali: quello da 12,3” di fronte al guidatore, completamente personalizzabile e quello touch da 11,4”, un vero e proprio tablet sistemato sopra ai comandi del clima, che per fortuna restano manuali. Sotto di essi abbiamo la grossa leva del cambio e un ampio portaoggetti. Mai come grazie a questo aggiornamento stilistico, l’aria che si respira a bordo è davvero raffinata e di gran gusto.
La F-Pace è una goduria da guidare anche su strade secondarie, magari impostando la modalità Dynamic che conferisce il giusto peso allo sterzo e irrigidisce le sospensioni, rendendo gli spostamenti di carico tra le curve precisi e prevedibili, tuttavia pur sempre mantenendo un’indole più sorniona che sportiva. Un altro vantaggio offerto dal fatto di disporre di un propulsore endotermico dalle dimensioni ridotte è che il passaggio da elettrico a ibrido è praticamente impercettibile; al contempo una vettura da 400 cavalli avrebbe meritato un sound più evidente, soprattutto quando il piede destro affonda il pedale a pavimento. La P400e impiega 5,3 secondi per scattare da 0 a 100 km/h e raggiunge una top speed di 240 orari, il tutto mantenendo intatto quel comfort e quella scioltezza di marcia che ci si aspetta da una vettura marchiata Jaguar. Appagato l’occhio grazie a linee nette ma mai troppo spigolose, l’F-Pace ha ancora un asso nella sua manica ed è proprio quello che entra in gioco in correlazione alla sua altezza da terra.
Trattandosi di un SUV – a prescindere che decidiate di equipaggiarlo con mastodontici cerchi da 21, piuttosto che da 18, 19 o 20 pollici, la P400e non storce il naso quando la strada che porta al rifugio non è più asfaltata e non nasconde uno sterrato in condizioni tutt’altro che scontate, specialmente parlando di un’elegante SUV da oltre settantamila euro. Procedendo con cautela mi accorgo ben presto che nonostante non ci siano velleità tali da includere un guado o un’arrampicata su una parete rocciosa verticale, l’F-Pace è perfettamente capace di portarmi a destinazione, abbandonare persino la strada maestra e raggiungere uno spot perso nel verde senza la minima incertezza. Nella natura più incontaminata, il felino forse più importante al momento presente in listino è a suo agio quanto in mezzo al traffico. Ed è qui, dove l’unico rumore è quello degli uccellini che cinguettano e del vento che accarezza le foglie, che grazie ad una tecnologia ibrida davvero sfruttabile nel mondo reale, ho la possibilità di addentrarmi dove non vorreste mai inquinare o fare rumore.
Il ritorno a valle offre la possibilità di armeggiare ulteriormente con le 3 modalità ibride a disposizione: EV mode consente di muoversi solo con il motore elettrico, mentre Save permette di preservare una porzione di carica da utilizzare più avanti. Hybrid è invece quella di default e che in discesa provvede a ricaricare qualche chilometro nelle batterie, limitando così il consumo medio finale a valori sorprendenti che noi abbiamo attestato a circa 16 km/l, questo in condizioni di guida che includono anche tratti urbani e fuoristrada. La P400e può quindi essere considerata la F-Pace più interessante al momento disponibile in gamma, ma come è logico immaginare non viene via con pochi spiccioli. Occorrono infatti almeno 73.790€ che diventano 90.860€ nel caso vogliate spuntare tutte le caselline e optare per l’allestimento R-Dynamic HSE. La buona notizia è che il probabile futuro elettrificato fa molta meno paura quando si ha un assaggio di questo livello.
JAGUAR F-PACE P400e PHEV
Motore 4 cilindri Plug-In Hybrid, 1.997 cc Potenza 404 hp @ 5.500 rpm Coppia 400 Nm @ 1.500 rpm
Trazione Integrale Trasmissione Cambio Automatico a 8 rapporti Peso 2.189 kg
0-100 km/h 5,3 sec Velocità massima 240 km/h Prezzo da €73.790