Maserati Levante S GranSport: Via Col Vento
MASERATI LEVANTE S GRANSPORT
VIA COL VENTO
Testo di Alessandro Marrone
Fotografie di S. Lomax
Secondo Wikipedia, “Le Alpi sono la catena montuosa più importane d’Europa, situate nell’Europa centrale a cavallo dei confini di Italia, Francia, Svizzera,Liechtenstein,Germania, Austria,Slovenia e Ungheria […]” – e se lo riporta l’enciclopedia più conosciuta al mondo, viene da pensare che sia davvero così (aggiungete un sorriso, pensando a una celebre battuta di Homer Simpson). Se però io penso alle Alpi, la mia mente viene letteralmente invasa da una moltitudine di immagini, da panorami mozzafiato dei più variegati colori, un cielo talmente azzurro da sembrare finto, aria purissima e quella sensazione di pace interiore che ti pervade soltanto una manciata di volte all’anno e non certo quando sei seduto nelle trafficate strade cittadine o stai litigando con qualche conducente di bus che ti ha appena tagliato la strada.
Dall’alba dei tempi, l’uomo ha sempre cercato il modo migliore per far fronte a lunghi viaggi – e parlo di quando le automobili non erano ancora state inventate. Senza andare troppo indietro con gli anni, spesso si caricava tutto su un paio di muli e ci si copriva per bene, così da affrontare le rigide temperature che attendevano i viaggiatori una volta raggiunte altezze consistenti. Adesso è tutto molto più semplice ed i collegamenti alpini, quando non sono chiusi per neve, non rappresentano in alcun modo un problema e consentono di oltrepassare il confine in qualche minuto, godendosi un paesaggio da cartolina ed un piccolo mondo a sé immerso nella natura più incontaminata. In questi luoghi meravigliosi l’uomo ha timidamente messo il proprio zampino con l’intenzione di offrire i servizi principali, ma senza snaturare quella sensazione di libertà che la natura riesce a regalare a chi decide di dedicarsi una giornata immerso in questi piccoli angoli di paradiso. Che vi rechiate su qualche passo alpino per una passeggiata, per osservare i molti animali selvatici che popolano la zona, o semplicemente per rilassare i nervi, non è importante, ciò che conta è che lo si faccia con il massimo rispetto per la natura e per quei resti di costruzioni sempre più consumate dal tempo. C’è un motto che viene frequentemente usato da coloro che esplorano luoghi abbandonati e che può essere applicato nella stessa maniera per preservare la bellezza di questi scenari incantati “Prendete solo fotografie, lasciate solo impronte”, ma insieme alle fotografie, quello che porterete senza dubbio a casa con voi sono una serie di bellissimi ricordi.
Facendo parte di una tipologia di persone affette da una pesantissima passione per l’automobile, avere a disposizione strade che si arrampicano su queste vette e che sono in grado di gettarti in valli che sembrano perdersi verso l’orizzonte, non fa altro che farmi costantemente pianificare il prossimo road trip, questa volta non al volante della sportiva di turno, ma di uno dei SUV più controversi degli ultimi anni, la nuova Maserati Levante. Il modello a mia disposizione è il top di gamma (al momento disponibile, ndr), la versione S in allestimento Gransport, che per non dilungarmi troppo significa che sotto ad un abito da nobile signora si cela il potente V6 twin-turbo della casa del tridente, il tutto esaltato da dettagli che arricchiscono l’estetica e uno degli interni più lussuosi nei quali possiate mai poggiare il fondoschiena.
La mia traversata alpina avrà due aspetti fondamentali, il consumo di benzina ed il rombo del 6 cilindri che fuoriesce dalle due coppie di terminali di scarico al posteriore. In giorni come questi ti importa poco se darai fondo alla carta di credito, a forza di rabboccare carburante sulla via dei monti, quello che ti aspetta in cima sarà la migliore ricompensa, sia in termini di divertimento che di pure emozioni. Sì, perché Maserati è sinonimo di emozioni, esattamente come di divertimento e se pensate che un peso di poco superiore alle due tonnellate possa fiaccare la fame di curve, siete sulla strada sbagliata. La Levante è il primo SUV mai prodotto dalla casa modenese e raccoglie gli stilemi che la casa ha immesso sul mercato con l’ammiraglia Quattroporte e la più contenuta Ghibli, ma quello che questo modello promette di fare non è altro che l’anello di congiunzione tra le due berline e la sportiva Granturismo. Fatemi spiegare meglio: la Levante ha un look sportivo, lo si nota senza ombra di dubbio dal suo frontale aggressivo, con quella griglia pronta a divorare te, la strada davanti a sé e abbastanza aria per raffreddare il cuore pulsante dell’auto stessa. I sottili gruppi ottici e le nervature sul grosso cofano motore fanno il resto, mentre ammetto che nella parte laterale, a meno che non abbiate settato le sospensioni in Sport e nella sua altezza da terra più ridotta, potrebbe quasi sembrare goffa, impressione definitivamente scacciata dal posteriore, dal design semplice ma in linea con il resto dell’auto, grazie ai tipici fanali del brand, al profilo cromato orizzontale ed alla coda rialzata, che la rende quasi un SUV-coupé, come a molti piace definire quelli con indole più sportiva oggi sul mercato.
Ci sono cerchi da 20 pollici che riempiono il più possibile i generosi passaruota e nonostante la Levante sia in grado di affrontare qualche sentiero impervio, ho preferito tenermi alla larga da quelle strade che non avrebbero valorizzato l’orchestra sinfonica nascosta sotto al cofano. La voce di questo vento è opera di un V6 da 3 litri, sovralimentato da due turbo ed in grado di erogare 430 cavalli a circa 5750 giri. La trazione è ovviamente integrale e le sospensioni pneumatiche a controllo elettronico sono responsabili per l’eccezionale comportamento su strada, nonostante il peso ed un’impostazione di guida più votata al comfort che alle pure prestazioni. Utilizzare il cambio in modalità manuale, mediante i paddle in alluminio fissi al piantone dello sterzo, è un’autentica goduria, non solo perché puoi sfruttare al meglio la grande riserva di coppia – adesso ci arriviamo – ma perché sei in grado di giocare con quello strumento musicale chiamato scarico. Una volta capito che ti basta superare i 2000 giri con decisione per aprire le valvole e scatenare l’Inferno dantesco in terra, non farai altro che svegliare tutte le marmotte nel raggio di qualche chilometro. Ma se la strada lo permette e strizzi l’occhio all’enorme tridente immerso sul volante in pelle, basta premere il gas a fondo e scaricare a terra la bellezza di 580Nm, una progressione che parte da 1750 giri e dura sino a quota 5000, non repentina ma costante ed enfatizzata dal boato che accompagna ogni spostamento del grosso bestione modenese.
I freni sono poderosi e rallentano con la massima sicurezza le due tonnellate del nostro Alpine-Express, ma una volta entrato nel vivo e quindi tra curve più o meno veloci, lo sterzo piuttosto demoltiplicato sembra quasi volerti indurre ad adottare un’andatura più rilassata. Non che la Levante non sia in grado di attaccare queste strisce alpine come Dio comanda, ma la sua dinamicità è differente rispetto a quella di altri SUV performanti. In parte più morbida, più pacata, precisa ma pur sempre raffinata, la Levante S è una donna di classe che ama arrivare qualche minuto dopo le altre per attirare su di sé – qualora ce ne fosse bisogno – gli sguardi di tutti. Una volta conquistata l’attenzione generale e la curiosità di chi è immancabilmente attratto dal blasone di quel tridente esposto là davanti senza mezze misure, tira fuori il suo punto di forza, un’eleganza e una classe che a fatica possono essere eguagliate. Proprio l’abitacolo, rifinito in morbida pelle rossa, sembra quasi tentarti come se fosse il famigerato frutto proibito dell’Eden, con la differenza che una volta morso l’asfalto, continuerai a vivere nel tuo piccolo angolo di Paradiso.
Una volta giunto in cima, accosto in vari punti per permettere al fotografo di strappare il meglio da questa giornata in montagna e il mio sguardo è combattuto, rimbalzando dagli appuntiti picchi rocciosi ai dettagli della nostra Maserati. Ci sono dettagli che sanciscono quanto di buono ci sia dietro a questo progetto, come le tre “branchie” sui passaruota anteriori, oppure i profili blu all’interno del badge (caratterizzazione della GranSport), per non parlare del sistema di infotainment aggiornato e che abbiamo avuto modo di provare con la Ghibli lo scorso anno, più rapido, intuitivo e con grande possibilità di personalizzare il menu. La guida riprende e noncurante delle indicazioni del mio team, mi lascio trascinare dall’incredibile intesa creata dalla magia del luogo e dal rombo del V6, sempre desideroso di giri e pronto ad assecondare ogni mio affondo. Occorrono 5,2 secondi per scattare da 0 a 100 km/h e una volta lanciati, raggiungere la velocità massima di 264 orari è un gioco da dilettanti, proprio forti di una coppia dalla curva ampia e grazie alla spinta dei turbo, che una volta mantenuta la lancetta del contagiri sopra i 2000 giri non accusano il minimo ritardo in erogazione.
E se le emozioni hanno un prezzo, quello si aggira attorno ai 104.000€, con optional e possibilità di personalizzazione che faranno aumentare ancora il prezzo finale. I consumi si attestano sui 10,9 l/100km nel ciclo misto (ad andatura rilassata), con un consumo urbano di 15l/100km ed extraurbano di 8,5l/100km, ma considerate almeno un 15l/100km nel ciclo misto ideale, perché dubito che là fuori siano tutti fanatici dello Start&Stop. La Levante rappresenta un passo cruciale per Maserati, l’ingresso in un segmento nuovo e fitto di concorrenti. La scelta del propulsore a benzina è puramente legata al fatto emozionale, ma il motore a gasolio rappresenta – al pari della Ghibli – una solida alternativa alla concorrenza europea, in particolare allo squadrone tedesco ed alla onnipresente Range Rover. Scegliere Maserati non è semplice frutto di un’analisi o di nottate trascorse su AutoScout24, ma è qualcosa che va oltre. Una Levante, soprattutto in versione S con 430cv o addirittura nella più feroce variante Trofeo (con 8 cilindri da 580cv) è pensata per rispondere alle esigenze di chi non intende rinunciare a determinate sensazioni, quando obbligato a lasciare a casa la sportiva tradizionale. Andare in ferie, o anche affrontare un passo alpino per il puro piacere di farlo, non è prerogativa della Granturismo o di qualche berlinetta con i paraurti rasenti al suolo, perché la bellezza di queste situazioni è riflessa dal rapporto che un’auto è in grado di creare, a prescindere da 0-100 e percorrenze di curva da mettere sottosopra le budella. In questo ambito la Levante S non dimostra soltanto di essere un SUV completo, ma di unire l’animo sportivo di Maserati con la praticità di una vettura di simili dimensioni, valorizzando il viaggio come pochi altri competitor sono in grado di fare.
MASERATI LEVANTE S GRANSPORT
Layout – Motore anteriore, trazione integrale
Motore – V6 cilindri 2.979cc – twin-turbo
Trasmissione – cambio automatico a 8 rapporti
Potenza – 430 cv @ 5.750 rpm
580 Nm @ 1.750-5.000 rpm
Peso – 2.109 kg
Accelerazione – 5,2 sec.
Velocità massima – 264 km/h
Prezzo – da €104.006