Mazda CX-60 | Test Drive (long-term)
Testo Andrea Albertazzi / Foto Andy Williams
Quando un prodotto ci soddisfa particolarmente non diciamo mai no alla possibilità di rimetterci le zampe sopra. Abbiamo così sfruttato l’occasione di riavere in redazione il maxi-SUV di Mazda per proseguire da dove avevamo lasciato il discorso qualche mese fa, portando così a termine un vero e proprio long-term test drive, il modo migliore per simulare l’esperienza di ownership e rendersi realmente conto di quali siano i pregi e i difetti di un’auto. Trattandosi poi di un modello così particolare, reputo che un’attenta analisi fosse necessaria, se non addirittura doverosa. La CX-60 è del resto la più grande, più potente e più costosa Mazda mai realizzata e sebbene prenda logicamente in prestito i tratti stilistici del resto della famiglia, sposta tutto su un piano superiore, come conferma un prezzo di partenza che per la motorizzazione in prova parte da poco più di 60.000€ e con qualche spunta in fase di configurazione raggiunge senza grossi sforzi i 70.000€.
Motore 4 cilindri benzina abbinato a tecnologia Plug-In Hybrid (anche su questo fronte, una prima per il marchio) per una potenza combinata massima di ben 328 cavalli e 500 Nm di coppia. Lo stesso termico è un più che generoso 2.5-litri, a dimostrazione che in questo specifico caso le dimensioni del corpo vettura vengono rispettate da un motore che anche a batteria scarica non perderà spunto o elasticità in fase di erogazione, avvalendosi peraltro di trazione integrale. Il cambio è un automatico a 8 rapporti, adoperabile anche tramite i paddle al volante e sotto 2 tonnellate di peso avrete abbastanza spazio per cinque persone e rispettivi bagagli, il tutto condito da un ottimo sistema infotelematico e massima connettività con qualsiasi tipo di smartphone. Questo è in soldoni quanto avrete già letto qualche mese fa su queste stesse pagine e chi sono mai io per tornare sul discorso CX-60 se non un umile giornalista desideroso di capire a fondo se e quanto questa CX-60 rappresenti un buon investimento oppure no?
Ironia della sorte è che nel medesimo periodo ma di 365 giorni fa, sempre una Mazda ci ha tenuto compagnia durante la frenetica corsa ai regali di Natale, gli spostamenti dai parenti e il classico rientro a casa con la pancia fin troppo piena e magari qualche centimetro di neve sull’asfalto. In quel preciso caso era una MX-5 RF e con i dovuti compromessi imposti dal limitato spazio a bordo, non ricordo di esser andato a casa dei cugini così volentieri. Questa volta è stato diverso, di certo più confortevole e senza dover scegliere se portare il panettone o la fidanzata, ma pur sempre marchiato Mazda. La CX-60, è del resto un’auto realizzata per coniugare praticità ed efficienza, ma il plus prestazionale suggerito da una cavalleria sino ad ora mai vista nel listino del brand giapponese mi impone di percorrere un po’ di strada senza zuppa inglese nel bagagliaio. Non si sa mai.
L’ESPERIENZA DI GUIDA
A meno che non abbiate clamorosamente sbagliato rivista, saprete bene che anche trattandosi di un SUV, il primo argomento della questione è il valore assoluto rappresentato dal piacere di guida. Se un’auto ti invoglia a scendere in garage e uscire di casa, lasciando l’ultima stagione di “Better Call Saul” in sospeso, significa che è davvero meritevole di quel tempo libero che sembra essere e durare sempre meno. Adesso, con il dovuto rispetto, Jimmy McGill è una figura che ha sempre motivazioni difficili da contestare, per cui credo che il confronto sarebbe impari anche se nello svuota-tasche accanto alla porta ci fosse una chiave con il cavallino di Stoccarda, ma dopo aver divorato qualche episodio rigorosamente sotto il mio plaid in lana merinos preferito, ho staccato Netflix e mi sono vestito. In fin dei conti quando si hanno più di trecento cavalli, vale sempre la pena fare qualche curva.
Imposto l’Mi-Drive in Sport e mentre la strumentazione digitale diventa rossa, sento che il comparto ibrido gira a pieno regime. La risposta dell’acceleratore si fa più reattiva e il settaggio delle sospensioni rende gli inserimenti in curva più precisi, facendo diminuire notevolmente la percezione di peso e ingombro del grande SUV Mazda. Sulla CX-60 siedi in alto, ti rendi costantemente conto di essere su qualcosa di imponente, la visibilità è ottima a tal punto da instaurare subito un rapporto di mutua confidenza, un fattore fondamentale soprattutto quando si affronta il traffico cittadino. Se parcheggiare è facile grazie ai sensori e alle videocamere sparse un po’ ovunque, è sulle lunghe distanze che la CX-60 offre il meglio di sé, dimostrando come sia in grado di fagocitare centinaia di chilometri senza trasmettere il minimo segno di stanchezza. Capiterà anzi che il sistema vi suggerirà una pausa caffè e per tutta risposta sarò lì a rispondere “Ma stai scherzando, non sono affatto stanco! Andiamo avanti” (c’è chi ha letto con la voce di Jimmy McGill e chi mente!).
COMFORT DI BORDO
Che poi, trattandosi di un SUV che si posiziona oltre il già confortevole e pratico CX-5 era lecito attendersi una spunta a tutte quelle caselline indispensabili per affrontare lunghi viaggi. I sedili sono incredibilmente comodi e consentono numerose regolazioni, c’è un ampio bracciolo da entrambi i lati e spazio per oggetti e per caricare lo smartphone dalla piattaforma a induzione. Il display centrale è ampio e ben leggibile anche con il sole contro e quei pochi tasti fisici sono quelli che servono, ovvero il clima, videocamera di manovra e le scorciatoie per l’infotainment. Gestendo in maniera ottimale l’utilizzo e la ricarica della batteria, è anche possibile guidare in modalità 100% elettrica, magari manovrando in uscita dal garage alle prime ore dell’alba, evitando che il propulsore termico si accenda un po’ rumorosamente, quando ancora freddo.
EFFICIENZA
Da un SUV di 2 tonnellate, 4,74 metri di lunghezza e con un 2.5 cc sotto al cofano potete serenamente aspettarvi buone prestazioni. Sto parlando di uno scatto da 0 a 100 km/h in appena 5,8 secondi e un’elasticità che rende il picco di 500 Nm a 4.000 giri il tramite ideale per schizzare in avanti in fase di sorpasso, prevalentemente in modalità Sport, quella che accentua la riserva prestazionale della vettura. Ma questo è ovvio. Ad andatura autostradale risparmierete qualche litro, mentre in città o con uno stile di guida più pretenzioso rispetto al cliente tipo a cui ci si rivolge, i consumi salgono e anche in maniera piuttosto evidente. Con un serbatoio da 50 litri mettete in conto di percorrere all’incirca 400/450 chilometri prima di tornare alla pompa di benzina. La CX-60 è poi disponibile anche con un propulsore diesel, un 3.3 cc da 200 e 249 cavalli.
E QUINDI?
Dopo un mese abbondante trascorso in sua compagnia, sono ben consapevole che possedere un’auto da qualche anno consenta di far venire alla luce ulteriori pregi e difetti, ma l’intenso utilizzo che mi son premurato di adoperare ha in sostanza simulato quella che per molti è la ownership di una vita intera. È indubbio che in un confronto con la sorella MX-5 ci sarebbero in ballo argomentazioni talmente differenti che il senso verrebbe meno, ma in un quadro più ampio la CX-60 dimostra di essere un’eccezionale SUV di medie grandi dimensioni. Il prezzo non la penalizza affatto perché la cura degli interni – materiali compresi – e la presenza di un motore ben più grande di quello che si può trovare su competitors (anche europee) la rendono perfettamente onesta nei confronti dei potenziali acquirenti. È un’auto confortevole, ben rifinita, offre prestazioni interessanti e un consumo che seppure non paragonabile a quello della controparte diesel rispecchia lo stile di guida adottato dal guidatore. In ultimo, aspetto che reputo fondamentale soprattutto quando si bazzica su certe cifre, l’affidabilità Mazda non è un segreto, per cui dimenticatevi la faccia del vostro vecchio meccanico e pensate soltanto a guidare. Un po’ come fareste con la MX-5, ma con qualche centimetro in più da terra e la possibilità di non dover scegliere se portarvi dietro il panettone o la fidanzata. Ecco, la CX-60 salva le relazioni di coppia. Sembra che abbiamo trovato l’ennesimo punto a suo favore.
MAZDA CX-60 2.5 e-SKYACTIV PHEV AWD 8AT TAKUMI
Motore 4 cilindri Plug-In Hybrid, 2.488 cc Potenza 328 hp @ 6.000 rpm Coppia 500 Nm @ 4.000 rpm
Trazione Integrale Trasmissione Cambio Automatico a 8 rapporti Peso 2.070 kg
0-100 km/h 5,8 sec Velocità massima 200 km/h Prezzo da€61.035 (PHEV 2.5cc) (esemplare in prova €70.285)