Mercedes AMG GT: Sino Alla Fine Della Strada
PERFORMANCE TOUR – EPISODE VI
MERCEDES AMG GT
SINO ALLA FINE DELLA STRADA
Testo: Alessandro Marrone
Fotografie: S. Lomax
L’autunno ha ormai fatto capolino sul calendario, rubando avidamente preziose ore di luce a quelle intense giornate di guida che partivano all’alba e culminavano proprio nei più rossi tramonti estivi, alla costante ricerca della vetta più alta da scalare, delle curve più coinvolgenti e di quel limite tra massimo grip e perdita totale del controllo del posteriore, con gli pneumatici che cominciano a girare furiosi scivolando verso l’esterno della curva. Quel momento di concitazione estrema, di agitazione controllata delle mani sul volante e di eccitazione sensoriale nel perdere il controllo – per qualche secondo soltanto, sinché non si imposta il mirino verso la curva successiva e si imposta il corpo vettura esattamente dove dovrebbe essere. La strada sotto le gomme della AMG GT è viscida ed insidiosa questa mattina, il sole gioca a nascondino dietro ad una fitta schiera di nuvole grigie e l’enorme cofano motore della creatura di Affalterbach punta verso le cime innevate sopra Cuneo, per concludere al meglio la fantastica esperienza vissuta con Gino Luxury & Motorsport ed il nostro Performance Tour, un’avventura sviluppatasi attraverso sei entusiasmanti episodi che ci ha visti al volante di alcune tra le migliori sportive in circolazione – vetture che peraltro non aspettano altro che siate voi a prendere il posto guida, grazie all’esclusivo servizio offerto da GinoScuderia.
Ad essere tiranna non è soltanto la temperatura, che non sembra volersi schiodare dagli 8 gradi, tantomeno la poca luce dovuta al cielo terso sopra di noi, ci sono poche ore per raggiungere la prima tappa ed omaggiare una delle gran turismo più belle mai prodotte dalla stella a tre punte. La strada davanti a noi è (ovviamente) tortuosa e ricca di curve e non intendo fermarmi sinché non avrò poggiato le ruote su un po’ di neve. C’è sempre una sfida, un obiettivo, quel qualcosa che fornisce benzina al motore delle nostre emozioni, altrimenti sarebbe un semplice lavoro ed a noi non piacerebbe così tanto. Ho impostato il navigatore e trovato in pochi secondi la posizione di guida ideale, seduto come sempre molto in basso ma con una ottima visuale di ciò che mi sta attorno. Nel traffico cittadino, fortunatamente non opprimente dato l’orario, riesco a infilarmi nelle vie avvalendomi dell’effetto wow della AMG GT, grazie al quale molti si fermano ad ammirarla, dandomi strada e gesticolando in senso di approvazione. La GT sostituisce la splendida ed egocentrica SLS, perde le ali di gabbiano e qualche litro motore, ma guadagna due turbo e riesce comunque a mantenere alta l’asticella del coinvolgimento alla guida. A vederla, soprattutto dal frontale, sembra enorme e quella griglia anteriore con lamelle verticali che caratterizza il facelift contribuisce a darle una connotazione minacciosa come lo sguardo di uno squalo attirato dal sangue. Bassa, larghissima e con le fauci spalancate e pronte a ingoiare le curve che portano verso i monti, la GT ha due soli posti ed una coda arrotondata che enfatizza la sensualità di un design completamente nuovo e che ha davvero ben poche rivali nel proprio segmento. Poche che diventano ancora meno per il fatto che si debba in aggiunta spendere parecchie migliaia di Euro in più. La GT è il primo step di questo modello, ma state pur certi che non sentirete mai la mancanza dei cavalli extra disponibili con la GT S. Il V8 biturbo da 4 litri eroga 476cv e non appena premo l’acceleratore vengo istantaneamente schiacciato al sedile grazie ad una coppia di 630Nm, disponibili ad appena 1700 giri. Il ruggito dello scarico ne accentua la drammaticità, esattamente come i borbottii in rilascio, ma tutto è perfettamente in linea con la velocità che si riesce a guadagnare in poche centinaia di metri.
Quando la strada lo permette e strizza l’occhio all’AMG, effettuo un rapido movimento sul paddle sinistro, scalando un paio di marce dell’automatico a 7 rapporti, butto giù di ignoranza e come con una muscle car che ha capito che ci vogliono un telaio ed un assetto serio per gestire certe potenze, vengo investito dalle conseguenze del mio comportamento pseudo criminale: il cofano sembra impennare, la voce del navigatore sparisce inghiottita dal ruggito dell’8 cilindri e le mie mani stringono il volante con tutta la forza possibile, limitando gli spostamenti repentini a pochi centimetri dalla striscia di ghiaia che delimita la carreggiata da un epilogo drammatico. Sai che è potente, ma non sei pronto all’esplosività della sua progressione, anche a causa di quel suo look “abbondante”: il fatto è che in realtà il peso è limitato a 1690kg, che c’è un albero di trasmissione in fibra di carbonio e che la scocca e la carrozzeria sono in alluminio. Ecco spiegato come abbia potuto affrontare quei tornanti in tanta scioltezza, non temendo nemmeno in minima parte quel desiderio di allargare il posteriore. L’avantreno è preciso, lo sterzo è morbido (in qualsiasi modalità di guida) ed il cambio è velocissimo – con i controlli trazione inseriti sarà il vostro angelo custode, senza poter contare su di essi, si richiede un po’ di responsabilità, perché nonostante le magie ingegneristiche, 500 cavalli al posteriore non sono mai facili da gestire. Superata qualche sosta fotografica dove ho modo di osservare con più calma la cura per i dettagli, soprattutto nel futuristico cockpit che offre i soliti ammennicoli tecnologici uniti ad un design davvero pregevole, è il momento di rimettersi alla guida e non accontentarsi di qualche centimetro di neve rimasto superstite in mezzo a qualche campo nella penombra.
Bravo Sebastian Ziegler, hai fatto un ottimo lavoro! Sebastian è l’uomo che ha interamente assemblato e quindi firmato il motore di questo esemplare e come da tradizione per AMG ha lasciato il proprio meritato autografo sotto al cofano motore, vero cuore di questa provocante coupé. I chilometri si mangiano come se fossero un succulento ultimo pasto, senza parsimonia alcuna e senza nessuna intenzione di sprecare neanche un minuto del poco tempo a mia disposizione – nonostante tutto non riesco ancora a capacitarmi della potenza sovrannaturale di questa AMG. Basta una pressione sull’acceleratore e mi sembra di vederla da fuori – guardala come sfreccia – bella, elegante, una saetta che rapisce e che coniuga il piacere fisico di una guida sportiva a quello emotivo che si prova percorrendo la strada giusta, quella che non ti consuma necessariamente il battistrada, offrendoti la possibilità di compiere qualche manovra da bandito con soltanto metà pedale premuto. E quegli scoppiettii, che man mano che la lancetta del contagiri si avvicina alla linea rossa, aumentano di intensità e sembrano salire di tonalità. La danza tra mani e volante riprende lungo una serie di tre o quattro tornanti e mentre la neve riempie finalmente il paesaggio ai lati della strada, comincio a provare quel gusto amaro che anticipa qualcosa che sta volgendo al termine. La giornata al volante della GT, il Performance Tour o più semplicemente la strada che si interrompe con una barricata ed un cartello che vieta l’accesso a qualsiasi tipo di veicolo.
Mi fermo in mezzo alla strada, apro la portiera e scendo per leggere le direttive comunali apposte sul cartello. Nel frattempo il V8 borbotta incessantemente e lo scarico inizia a ticchettare, mi volto verso l’auto e capisco che questo è uno di quei casi in cui non conta la destinazione, perché il vero divertimento è il viaggio e che una strada chiusa significa che bisogna trovare un’altra via per scatenare i cavalli della GT e continuare ad assaporare quel dolce sapore di appagamento che un’auto eccezionale può regalarti. Molte sono capaci di portarti da un luogo ad un altro, facendoti anche divertire, ma poche sono quelle con cui prenderesti e scapperesti per il puro piacere di fare quella cosa che lega tutti noi appassionati – guidare. L’AMG GT raccoglie un’eredità importante e la eleva grazie ad una semplicità di utilizzo e di guida che la SLS non riusciva a trasmettere appieno. È maledettamente bella da ovunque la si osservi, tuona come il cielo durante il diluvio universale e fa girare le teste come farebbe una supercar nel senso tradizionale del termine. Non le manca niente, nemmeno la voglia di accompagnarvi ovunque, dato che dispone anche di un bagagliaio capiente. Un’altra strada chiusa, i passi alpini sono ormai off limits ed il tempo a nostra disposizione sta volgendo al termine, tempo di rientrare alla base e lasciare che sia qualcun altro a scrivere la propria grande storia, il proprio personale racconto di una giornata di guida al volante di un’auto da sogno.
Auto Class desidera ringraziare Gino Luxury & Motorsport per la preziosa collaborazione e la disponibilità di tutto il personale, avendo reso possibile la realizzazione del “Performance Tour”. Ricordiamo inoltre che è adesso possibile ordinare il nostro book all’interno del quale sono contenuti tutti gli episodi di questa fantastica avventura, contenuti extra e tanto altro. Con gli amici e le vetture di Gino L&M ci vediamo il prossimo anno, nel mentre divertitevi con il loro programma Scuderia e tutte le altre proposte disponibili.
MERCEDES AMG GT (2017-)
Layout – Motore anteriore, trazione posteriore
Motore – 8 cilindri a V 4.0cc – twin-turbo
Trasmissione – cambio automatico a 7 rapporti
Potenza – 476 cv @ 6.000 rpm
630 Nm @ 1.700 rpm
Peso – 1.690 kg
Accelerazione – 4 sec.
Velocità massima – 304 km/h
Prezzo di listino nuovo – da 129.700 €