Mercedes G500 4X4² – Strade? Non Abbiamo Bisogno Di Strade
MERCEDES G500 4X4²
AL QUADRATO
Testo e foto di Alessandro Marrone
“Strade? Dove andiamo noi non servono strade.” – Il buon Doc Emmett Brown (no, non è mio parente!) di Ritorno al Futuro avrebbe risposto proprio così. E ad essere sinceri la bistrattata DeLorean nulla avrebbe potuto contro l’imponenza del perfetto mix di genio e follia di Mercedes-Benz chiamato G500 4X4². Basata sulla ancor più esagerata 6X6, ma con un asse e due ruote di meno, mi trovo di fronte ad una delle tre auto più inutili al mondo, ma che in qualche strano modo riesce ad essere una vera ossessione ed assurdo desiderio, anche per gli sfegatati delle prestazioni. Dopo qualche mese che il tarlo della G500 4X4² si è nuovamente insinuato nella mia testa, ho avuto la possibilità di trascorrere del tempo con questo mastodonte grazie all’amico Raul di RM Autosport, noto collezionista e rivenditore di supercars del Principato di Monaco.
Non potevo più farne a meno, sentivo il bisogno fisico di trovarmi accanto a questa belva che alla faccia del downsizing globale ha sfidato l’estinzione e vinto, schiacciando anche quella pseudo concorrenza d’oltreoceano identificabile, almeno in parte, nell’Hummer, il quale però non è assolutamente in grado di garantire le medesime capacità in off-road, figuriamoci su strada, per non parlare poi del lustro che ha la stella a tre punte sfoggiata là davanti su quella griglia a tre listelli orizzontali, ormai autentico simbolo bellico e pronto a spianare il traffico in modalità schiacciasassi. Per fortuna che c’è ancora chi è pazzo abbastanza da fare le ore piccole in ufficio, pensando di offrire al mondo qualcosa che non si sarebbe mai aspettato, e che attraverso qualche contorto motivo è entrato nel collettivo comune come un giocattolo per ricchi che fa gola all’intera catena alimentare, soprattutto a chi come me non può assolutamente permetterselo. E poi lo sappiamo, più i giocattoli sono costosi e superflui e più ci entrano dentro, scavandosi una strada che tralasciato il bivio del buonsenso si conficca direttamente in mezzo al cuore. Ecco che proviamo anche a mettere in vendita la casa, intanto grazie alle generose dimensioni dell’abitacolo avremmo pronta la nostra nuova sistemazione ed abbastanza spazio anche per portare il cane con noi. Già, i circa 230.000€ che erano necessari per acquistarne uno nuovo sono scesi sensibilmente per i modelli che hanno percorso più strada e addirittura saliti per quelli configurati senza problemi di budget, o magari passati sotto le mani di qualche tuner, come per esempio Brabus e Mansory.
Mai come in questo casa un’auto uscita di fabbrica è già dannatamente finita però, proprio come l’avremmo immaginata noi: carrozzeria nera, vetri privacy e quelle immense ruote con cerchi da 22 che provano in tutti i modi a non perdersi nell’infinito spazio che viene creato sotto il telaio grazie ai 24cm extra di altezza rispetto ad una Classe G tradizionale. Come la prima volta che osservate un elefante da vicino e vi chiedete come sia possibile che esista qualcosa di così grande, con la differenza che invece che nutrirsi di foglie e piante, il G500 4X4² inghiotte benzina come se la versaste direttamente all’interno di un pozzo. Preparate i fazzoletti, perché mantenere una media migliore dei 5 km/l sarà un’impresa molto difficile e le soste dalla pompa di benzina saranno frequenti come quelle dal vostro avvocato divorzista, dato che dopo aver venduto la casa, vostra moglie sarà ormai diventata la vostra ex-moglie. Ma a chi importa, almeno oggi non vogliamo pensare alle conseguenze, così ci concentriamo su come evitare quelle strade troppo strette che ci costringerebbero a procedere un metro alla volta, cercando di non devastare il traffico locale, letteralmente allibito non appena svolta l’angolo e si vede venire incontro il nostro bestione da 3 tonnellate.
Il G4X4 dispone di una unica motorizzazione e si tratta di un 8 cilindri a V da 3.9cc sovralimentato tramite due turbo ed abbinato ad un cambio automatico a 7 rapporti. Sebbene 422 cavalli siano un numero notevole e scarichino a terra ben 610Nm di coppia, il peso è tanto e la tipica resistenza aerodinamica di una qualsiasi Classe G non agevola di certo le prestazioni. Nonostante ciò questa G se ne infischia ed una volta bruciati almeno 20€ per passare da fermi a 70/80 km/h, spinge bene, facendo tuonare dai doppi scarichi laterali quell’inconfondibile melodia baritonale tipica di ogni V8 Mercedes. A contribuire ad un’idonea gestione del corpo vettura ci sono due molle e due ammortizzatori per ruota, le quali non hanno soltanto il compito di lavorare sodo quando abbandoniamo le strade asfaltate, ma devono soprattutto rendere all’altezza del prezzo e delle aspettative dei propri clienti la qualità di marcia. A questo proposito la G mantiene le innate doti che porta avanti da 40 anni, unendo un design esterno minimalista ad un abitacolo aggiornato e ricco di tutto ciò che vorreste trovare, tra cui tanta fibra di carbonio. Credo che il problema principale di questa “vettura” sia salire, anche se ho forse avuto più difficoltà a scendere, soprattutto quando non hai modo di spalancare a dovere lo sportello o ancor peggio ti dimentichi di esser seduto a centinaia di metri da terra. I passeggeri dietro staranno comodi una volta dentro, ma a causa della ridotta apertura delle portiere e della esigua porzione di pedana a disposizione, vi odieranno ogni volta che li farete scendere. Per il resto abbiamo un ottimo sistema di infotainment collegato allo schermo situato in cima al cruscotto, mentre sotto di esso si trovano i molti comandi per il climatizzatore, radio e per il blocco dei differenziali, che sono tre. Dimenticavo di dirvi che la trasmissione, come per l’Unimog, è a portale e quindi perfetta anche per il fuoristrada più estremo.
Una delle esperienze di guida più uniche continua e mentre è facile notare ad occhio come la lancetta della benzina scenda verso il basso, non riesco a decidere se questa G sia più divertente su strada o una volta lontana dall’asfalto. Certo è che far cantare il V8 e viaggiare con il finestrino abbassato è un must dal quale non possiamo esimerci, del resto stiamo pur sempre parlando di un oggetto pensato per divertire, ancor prima che per servire a qualcosa di preciso. Il 4X4² è però anche talmente bello da guardare che ha la meglio sulla salvaguardia della mia dolorante schiena, tanto da farmi scendere spesso per scattare qualche foto e percorrere quelle linee spigolose ogni volta che il paesaggio attorno cambia. Alla fine la natura ha sempre la meglio ed anche se non riesco tutt’ora a capacitarmi di come sia possibile infatuarsi di un oggetto sino a questi punti, torniamo su strada e diamo fondo al serbatoio. Accompagnati dal frastuono dei 422 cavalli e dal vento che si oppone al parabrezza quasi verticale della G, sfrecciamo lungo le strade sopra Monaco, quelle che portano a La Turbie e poi verso Eze, con le loro rocce da un lato e la vista mare dall’altro. Il finestrino resta giù ed anche se l’aria è pungente si respira quel profumo di libertà, gustando quella frivolezza che soltanto alcune auto sono in grado di trasmetterti. Non penseresti mai di trovare tanto divertimento e tanta voglia di guidare volgendo lo sguardo nel mondo dei fuoristrada, perlomeno non nel senso classico del termine, ma probabilmente nel corso della sua illustre storia, Mercedes deve aver stretto qualche patto col diavolo. O più semplicemente deve aver assunto il suo personale Emmett Brown di fiducia ed aver viaggiato nel tempo, scoprendo che alla faccia del caropetrolio e della sparizione dei motori aspirati, tutto ciò di cui avevamo bisogno era qualcosa di completamente inutile, ma maledettamente necessario per strapparci un sorriso. Adoro quest’auto ed il fatto che in quarant’anni sia cambiata così poco, non farà altro che renderla un chiodo fisso per molto, molto tempo.
Un sentito ringraziamento va al nostro amico Raul di RM Autosport che ha reso possibile questa prova esclusiva.
MERCEDES G500 4X4²
Layout – Motore anteriore, trazione integrale
Motore – V8 cilindri 3.982cc – twin-turbo
Trasmissione – cambio automatico a 7 rapporti
Potenza – 422 cv @ 5.250-5.500 rpm
610 Nm @ 2.000-4.750 rpm
Peso – 2.946 kg
Accelerazione – 7,4 sec.
Velocità massima – 209 km/h