Il Paesaggio Non Importa
“Con le Jaguar, ho una lunga storia che parte dal 1990, anno in cui acquistai la prima, direttamente in Inghilterra: si trattava di una berlina XJ 4.2 Sovereign, che tenni sino al Novembre del 2014. Esattamente dieci anni dopo, la affiancai con una splendida XK8 Cabrio”.
Ecco come esordisce Angelo, appassionato e possessore di una bellissima XKR, acquistata sul finire del 2014, in sostituzione delle sue fedeli XJ ed XK8. Quasi a voler sottolineare quanto il suo legame con la Casa di Coventry sia diventato indissolubile, dal giorno in cui ha potuto portare in garage il suo primo gattone.
Il modello in questione, datato 2008, appartiene alla seconda serie delle recenti XK e dispone del potente V8 da 4.2 sovralimentato, in grado di erogare sull’asse posteriore 416 cavalli e 560 Nm di coppia. Questi numeri, grazie ad un ottimo cambio automatico a 6 rapporti ed alla scocca in alluminio che contribuisce a limitare il peso complessivo attorno ai 1660 kg, offrono un compromesso prestazionale davvero notevole, senza mettere a disagio l’handling necessario per la guida più sportiva, e senza risultare mai scomoda. Anzi, come il proprietario stesso sottolinea più volte, uno degli aspetti migliori di questa grande coupé, è la facilità con la quale si riescono a macinare chilometri, vero e proprio punto chiave dell’utilizzo della sua XKR. Le gite fuoriporta, anche se più lunghe del previsto, consumano soltanto carburante, ma accrescono la voglia ed il bisogno di guidare questa 8 cilindri dalla doppia natura.
La XKR, infatti, dietro alle vesti di una elegante e tutto sommato sobria gran turismo, che non tradisce mai uno stile tipicamente British, nasconde un’indole sportiva degna delle antenate di Coventry. Il propulsore, sempre generoso e pronto a scaricare a terra la cavalleria, risponde alla minima pressione sul pedale dell’acceleratore, potendo sfruttare pneumatici posteriori larghi e così in grado di mettere a terra l’arroganza di uno dei motori più longevi della Casa. Occorrono 5,2 secondi per passare da 0 a 100 km/h, mentre la velocità di punta è limitata elettronicamente ai fatidici 250. Angelo stesso è desideroso di poterla portare in pista, dove sarebbe così in grado di sfruttare appieno tanta potenza, senza dover tornare a casa con il portafogli orfano della patente di guida.
Non sembra anche a voi che l’accostamento del colore della carrozzeria, con l’abitacolo in pelle beige, arricchito dal binomio radica ed alluminio, riesca incredibilmente a far convivere eleganza e sportività? Fidatevi, non è da tutti. Capiamo bene come Angelo intenda sfruttare ogni occasione per staccare la spina, magari il fine settimana, sedersi in postazione di comando e, con moglie al seguito, guidare, guidare e guidare. Non importa se in montagna, collina, pianura o mare.
Non importa quel che c’è fuori; sinché lo si vede attraverso gli occhi del “giaguaro”, tutto è più bello.