Pagani Huayra BC: Ed il Mondo Si Fermò
Horacio Pagani ha ampiamente dimostrato di non essere soltanto un genio, ma di incarnare alla perfezione lo spirito di quegli artisti che hanno creato, come Leonardo da Vinci, opere indimenticabili. Lo ha fatto con la Zonda e poi con la Huayra, ma in un modo o nell’altro riesce sempre a stupire ed a farci pensare che possa aver stretto un patto col diavolo. Perché? Perché la Huayra BC è qualcosa di così spiazzante da risultare difficile da descrivere. Mentre ci si perde ore ed ore ad ammirare le sue linee, ci rendiamo conto di come sia una vettura sostanzialmente differente dalla Huayra dalla quale deriva. Infatti, ad eccezione del tetto, non c’è nemmeno un pannello in comune con la versione “normale”. E poi, invece che adottare tecnologia ibrida, come altre hypercars, i tecnici hanno lavorato ad un nuovo tipo di carbonio, 50% più leggero e 20% più forte, che consente di limare circa 130kg rispetto a prima. Le appendici aerodinamiche caratterizzano esteriormente la BC (chiamata così in onore del primo cliente Pagani, Benny Caiola), mentre il V12 twin-turbo di origine AMG da 6 litri è stato portato a 789 cavalli e 999Nm di coppia, scatenati sull’asse posteriore attraverso un nuovo cambio automatico a 7 rapporti. Tanta, tantissima tecnologia al limite dell’immaginabile, come quella utilizzata per il nuovo differenziale elettronico, in grado di gestire al meglio le richieste del guidatore. L’abitacolo è stato ulteriormente impreziosito, nonostante la continua ricerca della sportività più estrema e pura, riscontrabile anche fuori grazie all’enorme spoiler posteriore. Sfortunatamente, ci sono due piccoli problemi: ne verranno prodotte soltanto 20 (tutte già vendute) e comunque costerebbero circa 2,3 milioni di Euro. Anche questa volta non la porteremo a casa!