Peugeot 208 GTI: Red Hot Chili Peugeot
PEUGEOT 208 GTI
RED HOT CHILI PEUGEOT
Testo di Marco Rallo
Foto di Ilario Villani
Il mio rapporto con le hot-hatch è qualcosa di speciale. Un puntualissimo viaggio indietro nel tempo sino a quei giorni meravigliosi in cui avevo la patente da poco e trascorrevo giornate intere alla ricerca della mia prima auto nuova – quella che avrebbe sostituito il cassone arrugginito sul quale mi son fatto le ossa (e anche qualche muretto). Le compatte sportive hanno da sempre unito i due punti fondamentali di un’automobile: il senso di libertà e il piacere di guida, il tutto senza costare una fortuna e risultando perfettamente sfruttabili anche quando non sarebbe possibile chiamare in causa il loro lato aggressivo. E trovarmi faccia a faccia con la Peugeot 208 GTI è più che un viaggio nel tempo, soprattutto se come me avete avuto la fortuna di mettervi al volante della mitica 205 GTI.
Erano anni diversi, il diesel non era certo performante come oggi e queste piccole bombe erano la risposta giovanile a quelle supercar che sarebbero rimaste soltanto un sogno per la maggior parte di noi. Ancora una volta il semplice suffisso GTI mette in chiaro che non si tratta di una tranquilla due volumi, ma al simpatico look della piccola francesina aggiunge una dose ultrapiccante di chili sottoforma di un 4 cilindri turbo da 1.6cc e ben 208 cavalli. Avete letto bene, sopra ad un peso piuma di appena 1.235kg, abbiamo più di duecento cavalli e il bello è che non si rinuncia a niente. La GTI mantiene infatti il comfort di una 208 tradizionale, quattro posti, un più che discreto bagagliaio e, per la gioia dei puristi, un cambio manuale a 6 rapporti. Insomma, sembra di trovarci di fronte alla ricetta perfetta per il divertimento, non resta altro da fare che metterla su una di quelle strade giuste e capire se a distanza di decenni, quello che ci serve sia pur sempre un buon telaio e la spinta di un motore abbastanza brillante da farci tremare le gambe se arriviamo in curva con troppa convinzione.
È vero, la 208 GTI non è molto appariscente. Esclusi i badge GTI sparsi dentro e fuori e alcune differenze per quanto riguarda la cromatura della mascherina anteriore, la presenza delle minigonne, dello scarico sdoppiato e dello spoiler appeso al lunotto posteriore, distinguerla da lontano non è poi così scontato. Tutto un altro discorso non appena viene messo in moto il 1.6, che mentre attende di entrare in temperatura emette un piacevole borbottio che lascia presagire che da lì a poco ci sarà da agitarsi parecchio. Salgo a bordo e nonostante le ridotte dimensioni della vettura, sono accolto da un abitacolo spazioso e al quale non manca proprio nulla, compreso lo schermo touch da 7 pollici, i comandi per il clima bi-zona e – come anticipato in apertura di recensione – un buon caro e vecchio cambio manuale, che insieme al pedale della frizione e ad un assetto logicamente più rigido rispetto ad una 208 qualsiasi, la rendono reattiva e pronta a gettarsi da una curva all’altra senza farselo chiedere due volte.
È proprio il comportamento su strade tortuose che mi ha permesso di scoprire come questa GTI sia in grado di indossare i panni di una sportiva vera. Il 1.6 è sempre pronto e quando la lancetta del contagiri tocca i 3.000, si sprigionano 300 Nm di coppia, i quali mettono sempre sotto pressione le ruote anteriori, senza però accentuare sottosterzo o perdere tempo con pattinamenti. La trazione è ottima e nonostante l’altezza del corpo vettura non sia ridotta come quella di una sportiva tradizionale, anche il coricamento è minimo. Ecco, forse l’aspetto che mi sorprende di più della 208 GTI è proprio la sua reattività: i 208 cavalli e un peso davvero contenuto le permettono di muoversi con agilità, acquisire velocità e mantenerla sia nello stretto che nelle curve più larghe, dove è più opportuno tenere giù il gas e provare ad avvicinarsi al limite di tenuta. In questo frangente non mi sono mai trovato a dover effettuare correzioni improvvise ed anzi ho giocato lasciando scivolare leggermente l’anteriore in uscita di curva (disattivando il controllo trazione) e imparato a conoscere più a fondo l’anima aggressiva della pronipote della mia vecchia 205.
Nonostante non si tratti di una sportiva nata per gli spari da semaforo a semaforo, dimostra di bruciare lo 0-100 km/h in 6 secondi e mezzo e di toccare una velocità massima di 230 orari, che per una compatta di queste dimensioni è qualcosa di straordinario. Il cambio è preciso, come anche i pedali e il volante, che in perfetto stile Peugeot si presenta di dimensioni ridotte, più in basso del solito e con la porzione inferiore della corona piatta. Farci l’abitudine è un attimo, mentre noterete ben presto che il lato prestazionale non intacca l’importanza di convivere con un’anima più rilassata e adatta a portarvi in giro ogni giorno della settimana, anche quelli in cui lascerete a riposo il piede destro. A mio parere, se solo fosse stata sviluppata su una linea un po’ più aggressiva e le restrizioni consentissero al motore un’erogazione più piccante e meno progressiva, sarebbe davvero un piatto bollente. Così com’è resta comunque un’eccezionale compatta pepata che si trova a suo agio anche tra le grandi e soprattutto su una bella stradina tutta torcibudella.
PEUGEOT 208 GTI
Layout – Motore anteriore, trazione anteriore
Motore – 4 cilindri 1.598cc – turbo
Trasmissione – cambio manuale a 6 rapporti
Potenza – 208 cv @ 6.000 rpm
300 Nm @ 3.000 rpm
Peso – 1.235 kg
Accelerazione – 6,5 sec.
Velocità massima – 230 km/h
Prezzo – da 23.150 €