Peugeot 308 SW | Test Drive
Testo Matteo Lavazza / Foto Gian Romero
È un bel periodo per acquistare un’auto da utilizzare tutti i giorni. Pensate a 10/15 anni fa ed al fatto che mettersi in garage una vettura di tutto rispetto implicava una spesa non certo alla portata di tutte le tasche. La cosiddetta fascia generalista faceva il proprio sporco lavoro – certo – ma era afflitta da limiti che segnavano un divario apparentemente incolmabile con i classici e più blasonati brand. La musica è cambiata, in alcuni casi lentamente, in altri in maniera più repentina. La metamorfosi del leone francese di Peugeot ne è un esempio lampante.
La nuova 308, disponibile sia in versione berlina a cinque porte, che wagon smette di vestire i panni di utilitaria generalista e punta in alto, molto in alto. Lo fa con un design rinnovato e che a prescindere dall’allestimento non nasconde una spiccata indole sportiva, figlia di nervature e di una forte ricercatezza profusa in particolar modo nei gruppi ottici anteriori. Laddove le dimensioni vengono giustamente mantenute tali da farla continuare ad essere una famigliare di taglia media, la 308 SW sfoggia un listino piuttosto ampio anche per quanto riguarda le motorizzazioni, presentando varianti solo benzina, Plug-In Hybrid con due step di potenza (181 e 224 cv) e un motore diesel, un 1.5 da 131 cavalli. Protagonista della nostra prova, la Plug-In 1.6 da 181 cavalli, equipaggiata con GT Pack e capace sin da subito di farmi drizzare le antenne grazie ad una qualità costruttiva che mai avrei immaginato di trovare su una “semplice” Peugeot 308.
Il bianco della carrozzeria non fa altro che enfatizzare il carattere delle nerborute linee della nuova 308, le quali culminano in una zona posteriore con un generoso spoiler sopra il cristallo e alle due ampie cromature dell’impianto di scarico, i grandi cerchi da 18” fanno il resto e riempiono bene i passaruota, per un colpo d’occhio che convince da tutti i lati. Ah, ricordate che stiamo parlando di un’auto che almeno in teoria dovrebbe essere ancora considerata utilitaria, vero? Passando invece al comparto meccanico troviamo un propulsore turbo-benzina da 1.6 abbinato a un potente motore elettrico, capace di far percorrere sino a 60 km ad emissioni zero e di rigenerare in fase di frenata, oppure sfruttando il Brake Mode sulle discese più marcate. La 308 SW Hybrid dispone poi di tre modalità di guida: Hybrid, Electric e Sport, dove la prima sfrutta al meglio la collaborazione dell’unità elettrica con quella a combustione interna, la seconda esclude il termico in favore di quello elettrico e la terza accentua i feedback alla guida, scaricando a terra sulle ruote anteriori una potenza massima complessiva di 181 cavalli e 360 Nm.
C’è da dire che la 308 SW non dimentica di essere una wagon principalmente indirizzata a famiglie che necessitano di praticità, fruibilità e spazio a bordo, ma la rigidità dell’assetto (in Sport) è un plus che consente di divertirsi tra le curve, qualora la situazione ne offra la possibilità. L’automobilista meno incline alla “guida sportiva” potrebbe altresì criticarne la rigidità sullo sconnesso, ma farebbe bene a tener conto che un telaio così responsivo si traduce anche in una maggiore sicurezza su strada. L’abitacolo non si discosta di molto da quanto visto sulle Peugeot più recenti, con il display 3D che può piacere oppure no ed un grande schermo touch posizionato al centro del cruscotto, davvero efficiente e provvisto di scorciatoie per i menu principali e – fortunatamente – di comandi del clima fisici. I sedili in misto pelle sono davvero comodi e vantano riscaldamento e una moltitudine di opzioni per il massaggio, un modo come un altro per rendere meno faticosi i lunghi spostamenti e migliorare la convivenza quotidiana, magari nel traffico cittadino.
Niente leva del cambio per l’automatico a 8 rapporti che ormai conosciamo bene e abbiamo apprezzato sin dalla sua prima introduzione in gamma, ma un piccolo selettore letteralmente affondato nel tunnel centrale. Da specificare che nel 90% dei casi lascerete che la trasmissione lavori in autonomia, anche in modalità Sport. L’altra cosa che resta di dimensioni ridotte è il volante, aspetto che continua a dividere estimatori e detrattori: a prescindere dalle preferenze personali, resta qualcosa di particolare che richiede soltanto un pizzico di abitudine. La nuova 308 SW ha come detto un listino molto ampio, con prezzi che partono da €29.520 per la 3 cilindri benzina da 1.2 e 131 cv, passando per i vari allestimenti Active, Allure e GT. Saliamo poi almeno a €35.370 per l’unica motorizzazione gasolio, mentre occorrono €42.450 per il 4 cilindri Plug-In Hybrid da 181 cavalli, con una spesa (di partenza) massima di €47.350 per il top di gamma PHEV da 224 cavalli. L’esemplare della nostra prova, un 1.6 da 181 cavalli e GT Pack si aggira attorno ai €45.850. Cifre importanti che vengono però pienamente giustificate da una vettura di categoria nettamente superiore rispetto al modello che va a sostituire, nonché capace di offrire un’esperienza di alto livello ad un pubblico molto più ampio di prima. E se obiettate che la spesa rispetto al pari modello di 15 anni fa sia sostanzialmente raddoppiata, confermo che ricordate bene il listino prezzi del leone, ma tenete a mente che la sua nuova identità è davvero tutt’altra storia. Oggi il leone ruggisce davvero.
PEUGEOT 308 SW HYBRID e-EAT8 GT Pack
Motore 4 Cilindri Plug-In Hybrid, 1.598 cc Potenza 181 hp Coppia 360 Nm
Trazione Anteriore Trasmissione Cambio Automatico a 8 rapporti Peso 1.734 kg
0-100 km/h 7,7 sec Velocità massima 225 km/h Prezzo da €45.850