Premio Castello degli Acaja – La Review Completa
Testo di Alessandro Marrone
Foto di Davide Carletti e Alessandro Marrone
Storia, arte e nobiltà in quel di Fossano (CN), ma anche passione, quantità e soprattutto qualità; ingrediente finale per un week-end che ha radunato un centinaio di auto storiche ed appassionati da tutto il nord Italia, ma anche Francia e Svizzera, è stata la voglia di fare insieme qualcosa di grande, una sorta di “fratellanza automobilistica” che davvero raramente si può incontrare, soprattutto quando si parla di auto d’epoca, dove molti Club tendono a far gruppetto, disperdendo le forze. Non è questo il caso dei nostri amici di Fossano, che hanno portato a termine la VII Edizione del Premio Castello degli Acaja, raduno dinamico che ha portato gli equipaggi a spasso per le Langhe, in visita a cantine vinicole ed alla riscoperta di un territorio che ha tantissimo da offrire. La kermesse ha preso il via il Sabato con il ritrovo dei primi equipaggi ed un breve assaggio di quello che li avrebbe attesi il giorno successivo. Culmine della prima giornata, l’arrivo in Piazza Castello con il sole che calava e lasciava spazio ad un’atmosfera elegante, arricchita da un concerto jazz che accompagnava la cena. La domenica, le cento vetture partecipanti si sono radunate nella via centrale del paese, esponendosi per i passanti, tra banchetti gastronomici e passanti incuriositi. Puntuali come un orologio svizzero e suddivisi in gruppi, i gentlemen sono poi partiti in direzione Saluzzo, dove c’è stata la prima tappa della domenica, e poi ancora Scarnafigi e Savigliano, giusto in tempo per un aperitivo e per una breve presentazione di vetture ed equipaggi ad una gremita folla che attendeva in piazza. L’ultima parte della giornata è stato il trasferimento finale nella piazza di Fossano, dove le auto hanno preso posto per un meritato riposo. Vorrei soffermarmi su ciò che ha maggiormente reso questo evento un eccezionale successo automobilistico, a partire dalla perfetta organizzazione, indispensabile per gestire un gruppo così nutrito di partecipanti, passando per la varietà delle auto iscritte. Quelle che mi hanno colpito di più sono state senza dubbio la Lancia Astura (votata come la migliore della manifestazione), ma non sono certo rimasto indifferente di fronte a quella opera d’arte su ruote che risponde al nome di Ferrari 250 SWB, ed ancora due Lancia Aurelia, una maestosa Dilambda, Jaguar, Porsche 356 e Speedster, diverse barchette – anche al limite dell’artigianale – ed una simpatica Fiat 600 Spiaggina, passando per le coloratissime Topolino ed arrivando sino alle più recenti Testarossa e 930 Turbo.
Con le vetture esposte in Piazza Castello, il gruppo si è così concesso un lauto pranzo all’interno di Palazzo Righini (menzione di merito per location e qualità del cibo). Con lo stomaco pieno e con qualche timida goccia di pioggia che fa capolino, l’organizzazione ha fatto sfilare una ad una le vetture, con l’esperto Remigio Camilla a presentarne le caratteristiche ed i relativi equipaggi. Auto d’epoca di prestigio come protagoniste indiscusse quindi, un’atmosfera d’altri tempi che ha regalato un fine settimana di quelli che ti fanno dire – Si, ho fatto bene a tirare fuori la mia vecchietta – e poco importa se ci si sporca sempre un po’ le mani per qualche perdita d’olio, o se l’odore di benzina è più forte del solito. Certo, bisogna tenere d’occhio la temperatura dell’acqua, ma non c’è niente di meglio che godersi la propria auto classica insieme ad un gruppo di persone che condividono la tua stessa passione, e se poi l’hai restaurata e l’hai vista risorgere passo dopo passo, il tutto ha un sapore ancora più unico. Le auto d’epoca vogliono essere guidate, ne hanno bisogno, non vanno tenute in garage e tantomeno ferme sotto i riflettori. Hanno un’anima, ti chiedono di fare un giro, ancora qualche chilometro, un paio ancora – le senti vive, un perfetto contrasto rispetto alle vetture moderne, ricche di fredda tecnologia e perfezione ingegneristica. Forse ti chiedi se tornerai a casa all’ora stabilita e spesso succederà che tarderai per un guasto improvviso, ma come ogni cosa bella, un weekend al volante di un’auto d’epoca va assaporato attraverso ogni sua sfaccettatura.
Per noi di Auto Class è stata una prima assoluta, ma la cura per i dettagli e l’organizzazione ormai rodata da diversi anni, hanno fatto si che questa settima edizione sia stata un vero e proprio successo. Quindi, la prossima volta che vi lamentate che non c’è un raduno di auto storiche (di prestigio) all’altezza, non avete più scuse – Fossano è una realtà consolidata e deve assolutamente far parte della vostra agenda. Appuntamento al prossimo anno. Noi ci saremo e siamo certi che vi vedremo numerosi.