Renault 5 Alpine Turbo Coppa
RENAULT 5 ALPINE TURBO COPPA
PICCOLA RIBELLE
Testo: Nicolò Premoli
Fotografie: Federico Vandone dell’Acqua
Edito da Vita di Stile
Progetto 122: a fine anni ’60 in Renault si respira aria di cambiamento, si cova il desiderio di rinnovare la gamma cercando il connubio tra brillantezza e costi di esercizio contenuti. Il giovane designer Michel Boué trova la quadratura del cerchio presentando il disegno di una vettura compatta e al contempo gradevole: il progetto 122 si trasforma in Renault 5. Una piccola utilitaria capace però di ospitare all’occorrenza quattro passeggeri e rivolta ad una clientela piuttosto giovanile. Passano gli anni e la crisi energetica incombe sul mondo dell’automobilismo: il prezzo del carburante aumenta e le auto più grandi e prestanti restano a prendere polvere nei saloni. Nel frattempo Renault si guarda intorno alla ricerca delle eredi di R8 e R12 Gordini, protagoniste del trofeo monomarca Renault: la soluzione si chiama Renault 5 Alpine e debutta a marzo 1976. In versione aspirata prodotta fino al 1981.
Renault affianca ad ogni veicolo sportivo la produzione in serie limitata della versione Coppa (Coupe) per disputare il trofeo monomarca. Se Alpine è sinonimo di rally e sportività, Coppa si traduce in preparazione per le competizioni monomarca Renault. La 5 Alpine Coppa è venduta agli iscritti al Trofeo Renault: un’auto piuttosto rara, rarissima se si pensa alla versione Turbo del 1981 e prodotta in soli 500 esemplari. Uno di questi esemplari è stato protagonista del servizio esclusivo di Vitadistile che vi presentiamo questo mese.
La 5 Alpine Turbo Coppa ha nella pista il suo habitat naturale: è nata per correre e fare a sportellate con gli altri piloti. Dalle sue linee traspare un moto di ribellione rispetto al passato, uno stacco rispetto alle linee delle R12 e R8 che avevano corso proprio prima di lei. I 3,5 metri di lunghezza celano un’anima ribelle capace però di adattarsi alle strade cittadine ed extraurbane: proprio quelle dove sfidava le Golf GTI a fine anni settanta. L’Alpine Turbo Coppa ha posato insieme alla bella Maura in una location dal forte tono industriale, in quelle strade dove “non passa mai nessuno” e dove “si possono tirare le marce”. All’ombra della centrale elettrica di Piacenza si respira la classica aria da periferia industriale: la stessa aria che traspare da molti video musicali degli anni ’80 ambientati in fabbriche e capannoni dismessi. Nello stesso anno di produzione dell’Alpine Turbo Coppa del servizio, il 1983, molte band riescono ad emergere con sonorità che si fanno più cupe grazie all’utilizzo di sintetizzatori. Anche l’Alpine Turbo Coppa rompe gli schemi: è infatti la prima piccola sportiva dotata di motore turbo.
Alpine Turbo o Alpine Turbo Coppa? La differenza non è solo nel nome. Come detto, la prima versione Alpine con motore aspirato debutta nel marzo 1976, in sostituzione dei modelli LS e TS, allestiti con un kit fornito direttamente da Renault. Si distingue dall’esterno per i filetti decorativi con la “A” di Alpine sulle fiancate, sul muso e sulla coda. Gli pneumatici maggiorati sono montati su cerchi in lamiera d’acciaio ripresi dalla R12 Gordini, mentre il paraurti anteriore si caratterizza per lo spoiler incorporato. Sotto il cofano ospita un motore 1.4c da 93 cavalli capace di spingerla a 180 km/h. La versione Alpine Turbo arriva sul mercato nel 1982 con sovralimentazione mediante turbocompressore e forte di 110 cavalli di potenza, pareggiando così i conti con la rivale Golf GTI. La maggior potenza è tenuta a bada da quattro freni a disco, ventilati sulle ruote anteriori. La vettura del servizio è una delle poche Alpine Turbo Coppa ancora circolanti in Italia: il proprietario stima la presenza di soli 25 esemplari nel territorio nazionale. Le modifiche più sostanziali rispetto all’Alpine Turbo riguardano l’assetto ribassato e la scocca più robusta. Gli ammortizzatori sono Bilstein con barre di torsione maggiorate mentre i cerchi sono Fergat montati su gomme 185/60/13 – Ii motore 1.4 è il medesimo della versione Alpine Turbo. Al fine di ottenere migliori prestazioni, nella versione Coppa vengono montati scarichi liberi ed aumentati pressione del turbo e getti del carburatore. I supporti motore sono rigidi mentre la pompa dei freni è maggiorata. Al momento dell’acquisto Renault forniva un kit di accessori per le competizioni: stiamo parlando del rollar e dello scarico laterale Devil, poco consigliato per la circolazione stradale a causa del sound decisamente potente e aggressivo.
Gli interni rossi a contrasto sono caratterizzati dal sedile anatomico Fusina del guidatore (originale) e dalla strumentazione Jaeger di chiara ispirazione sportiva, comprendente tachimetro, contagiri, termometro acqua e indicatore benzina – particolare è l’alloggiamento dell’autoradio. La carriera dell’Alpine Turbo Coppa termina nel 1985 con l’avvento della “Supercinque” e della R5 GT Turbo Coppa. Nel 1991 è la stessa R5 ad andare in pensione per lasciare spazio alla Clio che correrà nel Trofeo Renault in versione 1.8 16 valvole Coppa. Il fascino di questa trentenne è ancora immutato e traspare pienamente anche a motore spento: il proprietario, Moreno, ha dedicato grande attenzione alla componente meccanica senza dimenticare la cura degli interni, semplicemente perfetti. La R5 Alpine Turbo Coppa è un’auto che rispecchia fedelmente lo spirito anni ’80 e trasuda voglia di correre da ogni centimetro di carrozzeria, da ogni particolare della sua linea. Un pezzo di storia dell’auto sportiva ancora esteticamente gradevole e soprattutto divertente da guidare.
R5 Alpine Turbo Coppa: in tre parole, una piccola ribelle.