Renault Clio | Test Drive
RENAULT CLIO
Testo Marco Rallo / Foto Gian Romero
Se dovessimo scegliere uno slogan che rappresenti al meglio la nuova Clio sarebbe “squadra che vince, non si cambia”, ma la quinta generazione della fortunata compatta Renault è molto più che un semplice rinnovamento, dato che porta con sé cambiamenti che la confermano tra le soluzioni ideali per la vita di tutti i giorni, a prescindere che percorriate più strada in città oppure lontani dai centri urbani.
Se infatti l’occhio potrebbe farsi ingannare a causa di un look sensibilmente rinnovato ma non necessariamente stravolto, la metamorfosi avviene là dove i pezzi del puzzle si incastrano creando un’auto completa e soprattutto al passo coi tempi dal punto di vista meccanico e della cura per l’abitacolo. Con la quinta generazione arrivano anche nuovi motori, tra cui unità unicamente a benzina o gasolio e la variante ibrida che abbiamo provato in anteprima e con la quale approfondiremo ancora la nostra conoscenza nei prossimi mesi. Il modello che abbiamo scelto per il nostro test su strada è spinto da un 4 cilindri in linea da 1.5 cc, un diesel che eroga 116 cavalli e 260 Nm di coppia attraverso la sola trazione anteriore e un cambio meccanico a 6 rapporti. Vecchia scuola verrebbe da dire, ma in realtà questa Clio è tutto fuorché vecchia e anzi fa sembrare la serie precedente sorpassata sin dal primo momento in cui metto il naso nell’abitacolo.
Ad accompagnare il sottile makeover estetico che riduce la lunghezza complessiva dell’auto (405 cm), offrendo però addirittura maggiore spazio a bordo e un baule che nella versione turbodiesel arriva a 366 litri, trovo il display touch da 9,3 pollici (7” in configurazione standard) che insieme ai profili colorati e la striscia LED che corre per metà attorno alla leva del cambio manuale donano carattere alla piccola francesina, la quale grazie anche all’utilizzo di superfici più morbide e una nuova pulsantiera fisica dimostra tutta la maturità acquisita. È interamente digitale anche il display di fronte al guidatore, tramite il quale si hanno i classici strumenti quali contagiri, tachimetro, indicatore del livello carburante e temperatura dell’acqua, senza dimenticare le schermate dedicate allo stile di guida impostato e personalizzabile mediante My Sense e ai numerosi sistemi di assistenza tra cui frenata attiva, rilevatore e mantenimento di distanza dal veicolo che ci precede, mantenimento corsia, angolo cieco e riconoscimenti dei segnali stradali. Anche sotto questo aspetto la Clio dimostra di essere completa.
La percezione a bordo e il piacevole rumore toccando il cruscotto e la leva del cambio o chiudendo le portiere viene mantenuta anche accendendo il motore, un piccolo gioiellino che nonostante possa far pensare di appartenere a un’epoca ormai superata – quella dei motori a gasolio – si dimostra in grado di mantenere consumi nell’ordine dei 19/20 km/l e al contempo offrire agilità e scioltezza in qualsiasi circostanza, con una coppia di 260 Nm sempre pronta a sgomberare un incrocio o affrontare un sorpasso in sicurezza. Dopo i primi giorni di guida mi son subito reso conto che la nuova Clio è davvero l’auto che ci saremmo aspettati, ma questo aspetto non andava affatto dato per scontato. L’evoluzione rispetto al modello precedente è profonda e il fatto che esteticamente si possano confondere passa in secondo piano nel preciso istante in cui si può apprezzare la sua guidabilità e il notevole balzo in avanti del comparto multimediale, con un navigatore satellitare tra i più completi in circolazione e che mostra addirittura i prezzi del carburante di ogni stazione di servizio.
Una volta in strada e dopo aver attraversato la città senza la minima incertezza, la dinamica di guida si rivela precisa e l’elasticità del motore a gasolio dialoga alla perfezione con il cambio meccanico, una vera goduria soprattutto pensando che tre quarti delle compatte sono ormai provviste di trasmissione automatica. Poter gestire come desidero il numero dei giri è un altro aspetto che mi avvicina alla nuova Clio e che mi rende sempre più convinto che il buon vecchio pedale della frizione sia di fondamentale importanza nella guida di tutti i giorni, senza contare che contribuisce a ridurre peso e prezzo finale della vettura, il che non è un aspetto da poco nel segmento in cui ci troviamo. Ma la Clio è un’auto matura e non soltanto perché è in giro dal 1998, ma perché ha finalmente smussato gli angoli scoprendo nuovi punti di forza sui quali orientare nuovi e fortunati anni sulle strade di tutta Europa.
In un listino davvero ricco di varianti, quella a gasolio che prendiamo in considerazione prevede un prezzo di partenza di 19.200€ per la 1.5 da 86 cavalli in allestimento Zen, mentre per passare alla 116 cv bastano appena 800€ in più, ma l’aumento in termini di potenza rappresenta un must che rende la Clio più sciolta, pur mantenendo bassi i consumi. Questa volta la piccola Renault non si dimostra soltanto un’ottima auto, ideale per chi vuole contenere i costi di acquisto e quelli di gestione, ma una vettura completa sotto ogni punto di vista e che è in grado di appagare anche l’automobilista più esigente, senza che tenere lo sguardo al portafogli rappresenti necessariamente alcun tipo di rinuncia. Con una premessa del genere non è una sorpresa se anche questa quinta generazione sarà un successo da applausi a scena aperta.
RENAULT CLIO Blue dCi
Motore 4 cilindri diesel turbo, 1.461 cc Potenza 116 hp @ 3.750 rpm Coppia 260 Nm @ 2.000 rpm
Trazione Anteriore Trasmissione Cambio Manuale a 6 rapporti Peso 1.352 kg
0-100 km/h 9,9 sec Velocità massima 197 km/h Prezzo da € 20.000