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“Per poter giudicare un’auto o qualsiasi altra cosa, non c’è niente di meglio che possederla. Viverci a stretto contatto non soltanto per pochi giorni o una manciata di settimane, ma mesi, anni, ed in qualsiasi condizione atmosferica ed emotiva. Solo a quel punto ci si può prendere la briga di vantare un giudizio oggettivo, e la testimonianza di Bill è fondamentale a sfatare quel mito che vede la XJS come uno dei modelli più inaffidabili della storia. Possiede una 5.3cc V12 Convertible del 1992 e fatta eccezione dei tipici lavori di manutenzione, ci racconta come si definisca pienamente soddisfatto del suo acquisto. L’ha comprata perché cercava qualcosa con cui divertirsi, ma una volta di fronte alla maestosa linea dell’XJS, non ha potuto fare a meno che portarsela a casa. Qualsiasi intervento meccanico, inoltre, è fattibile anche da chi non è grande esperto ed i pezzi stessi sono relativamente facili da reperire e per nulla costosi. L’emozione di aprire il cofano motore e vedere un enorme V12 è qualcosa che calamita l’attenzione e lo fa intrattenere a chiacchierare per ore con perfetti sconosciuti, ma il sogno più grande di Bill è quello di mettere alla prova il suo gattone su una delle più dure e pericolose strade al mondo, la “Tail of the dragon”, autentica serpentina d’asfalto lunga 11 miglia e che conta 318 curve pronte a mettere a dura prova i vostri riflessi ed il vostro coraggio”.
Bill