Sauro Torreggiani: La Storia della Formula 1 in Oltre 3.700 Disegni
A cura di Marco Rallo / Immagini di Sauro Torreggiani
Astronauta o pilota, sono sempre state queste le due risposte, quando da bambini ci veniva chiesto che lavoro avremmo voluto fare da grandi. Del resto si parla pur sempre di indossare tuta, casco e sfrecciare a velocità estreme. Poi c’è il grido della folla, i sorpassi, la tanto attesa bandiera a scacchi ed ecco che la Formula 1, la categoria motoristica per eccellenza, ha spesso avuto la meglio diventando passione a tal punto da mettere in ombra le stelle e la via dello spazio. La magia di un circuito ancora deserto alle prime luci dell’alba, l’odore di gomma e tutti quei suoni che fanno battere forte il cuore man mano che la griglia di partenza si affolla di auto, meccanici e piloti. Poi le luci del semaforo si spengono e il cuore s’infiamma e ammiriamo le vetture darsi battaglia dando vita a duelli che hanno scritto la storia, rendendo la livrea di un’auto subito riconoscibile in mezzo a mille. Abbiamo conosciuto Sauro, un disegnatore che si è posto l’obiettivo – portato pienamente a termine – di ricreare le sagome di ogni singola F1 mai iscritta nella massima Formula. Osservare i profili è come un viaggio nel tempo che ci fa subito tornare alla mente i primi videogames nei quali ci siamo immaginati nei panni del nostro campione di turno. Ma c’è di più, infatti Sauro ha creato gallerie e collezioni che riproducono nel minimo dettaglio le partenze di specifici GP, come anche raccolte dedicate a Team e piloti. Ci siamo piacevolmente persi nel suo maniacale lavoro e abbiamo deciso di intervistarlo, così da permettere anche a voi di fare un salto nel passato e nel presente della massima categoria automobilistica, ovviamente tutta di profilo.
Chi è Sauro Torreggiani?
Sauro Torreggiani è un disegnatore autodidatta che vive in provincia di Mantova. È l’illustratore che ha disegnato la storia della F1: dalla monoposto dei grandi campioni alle monoposto preparate da Team armati solo di coraggio e senza soldi, quelle di arditi piloti o scuderie sfortunate. Tutti questi protagonisti sono accumunati dalla medesima passione e dalla stessa febbre: i motori e il loro inconfondibile sound.
Parlaci del tuo progetto F1 Illustrator.
F1 Illustrator è la collezione di auto di F1 che si compone di oltre 1.700 disegni con tutte le varianti per un totale di oltre 3.700 illustrazioni delle auto partecipanti ai Campionati Mondiali Costruttori dal 1950 ad oggi. Non solo quelle che hanno tagliato il traguardo da campionesse, anche le ultime arrivate, quelle iscritte ma che per svariati motivi non hanno mai appoggiato le ruote in pista. Una copiosa raccolta che mette insieme le monoposto dei marchi più blasonati, ma anche le vetture scaturite dalla scommessa e dalla sfida, dalla tenacia e dalla determinazione di irriducibili geniali e visionari ingegneri, che secondo me rappresentano i veri artefici di questo mondo. Scorrendo le immagini si assiste alla rappresentazione visivo/grafica dell’evoluzione dei veicoli. La storia della F1 è tracciata da uomini che hanno segnato epoche eroiche, alle volte tragiche. Persone e uomini che sento profondamente vicino perché nel loro lavoro hanno messo passione e sudore. Ho grande ammirazione per tutti, dai professionisti alle maestranze che con la loro dedizione sono riusciti a superare gli ostacoli che presenta questo sport estremo e sono riusciti a trovare soluzioni per migliorare prestazioni e tecnologia attraverso tanta ricerca, specifici studi tecnici, innumerevoli prove e molteplici fallimenti.
Qual è stata la scintilla che ha dato il via a tutto?
Passione, passione e passione. Dentro questa parola c’è tutto quello che è servito a realizzare le oltre 3.700 illustrazioni precise e dettagliate, impegnandomi per anni con costanza. L’interesse verso i motori mi accompagna da sempre. Fin da bambino sono stato attratto dalle auto: ci giocavo, le modificavo e sognavo di guidarle. Crescendo ho cominciato a disegnarle ricavando da periodici e giornali specializzati tante informazioni e notizie. Con gli anni ho accumulato riviste, fotografie, testi: tutto materiale tornato molto utile nel mio lavoro di illustratore, che mi ha permesso di capire come disegnare un veicolo anche quando il materiale iconografico era scarso o quasi inesistente.
Cosa c’è dietro alla scelta di specializzarti nei profili di Formula 1 di tutte le epoche?
Voglio precisare che sarei di natura maggiormente attratto dalle vetture sport e subisco il fascino della serie prototipi. Ho successivamente spostato la mia attenzione sulle auto F1 e ho continuato perché è un settore molto seguito dai tifosi. La scelta di disegnare solo auto di profilo nasce dall’ammirazione che ho sempre avuto verso quelli che io considero i miei Maestri: i fratelli Betti, che per molti anni hanno riprodotto auto da corsa sulle riviste specializzate. Il profilo inoltre è l’icona perfetta del veicolo sportivo, la silhouette ne è per antonomasia l’essenza stessa. Per fare in modo che una figura bidimensionale apparisse reale ho dovuto studiare luci e ombre per guadagnare la profondità. Effetti che consentono al disegno di esaltare le sagome, addolcire i volumi e raggiungere quella rotondità delle forme che caratterizza tutta la mia produzione.
La definiresti come una sorta di collezione pseudo-compulsiva, oppure è soltanto il piacere di ricreare livree leggendarie (e non solo)?
Il rischio di cadere in una patologia ossessivo compulsiva esiste, ma dopo un’attenta analisi ho deciso di dare uno scopo al mio lavoro. Mi sono dato l’obiettivo di riprodurre tutte le auto di F1 che avevano e hanno partecipato ai Campionati Mondiali Costruttori a partire dal 1950. Questo sforzo mi ha dato una direzione da seguire e mi ha permesso di raggiungere il risultato che mi ero prefissato. Inoltre la mia aspirazione è di dare ai giovani un punto di riferimento sulla parabola evolutiva dell’automobile da competizione. Dare uno scopo al lavoro è stata la mia regola per evitare patologie. A guidarmi anche una “mission”: spero che i miei disegni facciano da stimolo per i ragazzi e i giovani che si avvicinano a questo mondo, anche se il mio lavoro è dedicato a tutti gli appassionati, neofiti, intenditori, esperti, collezionisti. Credo che attraverso i miei disegni i ragazzi possano capire la storia della F1 e comprendere i cambiamenti che hanno attraversato le varie epoche perché la storia della F1 è scritta, io l’ho disegnata, con questo mi auguro di stimolare qualche giovane appassionato ad approfondire e leggere.
Quel è il processo di realizzazione?
Occorre spiegare che questo materiale deriva da una precedente raccolta di disegni fatti a mano. Le illustrazioni realizzate a partire dal 2013 sono in formato digitale. Nella prima fase del lavoro, durata fino al 1992, avevo eseguito oltre 600 disegni in scala 1:25 utilizzando matite, rapidograph, curvilinee, pennarelli professionali. Nel 2012 mi torna l’idea di fare qualche esperimento e digitalizzare qualche vecchio disegno ormai piuttosto corrotto, approfittando della disponibilità di un programma di Photoshop che, naturalmente non sapevo usare. Da qui, armato di manuali e in perfetto stile autodidatta, ho studiato e fatto esperimenti per un anno fino alla primavera del 2013, quando sono passato alla realizzazione vera e propria delle illustrazioni e ho fissato i paletti di quello che sarebbe stato il mio stile. Anche se il digitale offre grandi possibilità di realizzazione ho scelto di mantenere una linea manuale, pur approfittando dei notevoli aiuti offerti da programmi, come gli strumenti per sfumare, schiarire e ombreggiare come avrei potuto fare con le matite colorate o con un pennello. I disegni sono quasi tutti eseguiti uno sopra l’altro, questo mi permette di avere una linea omogenea delle dimensioni senza dover eseguire ogni volta i tracciati guida. Per le linee vere e proprie del veicolo mi affido alla mano libera mentre per le parti meccaniche a vista e soprattutto gli scarichi cerco il modo di ricalcare da qualche fotografia, così anche per i cerchi ruota se sono fortunato. Per i loghi è relativamente semplice reperirli, poi si “lavorano” con il programma, mentre quelli d’epoca si devono realizzare in puro stile grafico.
Raccontaci quali F1 ti hanno dato maggiore soddisfazione, una volta completate
Le auto che più mi hanno dato soddisfazione nel realizzarle sono state quelle più rare, quelle più difficili da riprodurre perché prive di riferimenti, fotografie o documenti. Quando disegno queste auto è come far resuscitare un morto o ritrovare un reperto archeologico. Per questo passo molto tempo nella ricerca e nello studio di foto rare, leggendo libri, stralci di articoli di giornale. In passato, ad esempio, le foto erano in bianco e nero e molto spesso non si possono distinguere le tinte. Mi è capitato di scoprire il colore reale di una vettura rileggendo o trovando articoli di giornale che nominavano il colore esatto e consentendomi di riprodurre fedelmente una certa auto di una determinata gara.
I tuoi disegni attraversano tutte le epoche, con le logiche differenze portate dall’evoluzione tecnologica e ingegneristica delle vetture contemporanee. Realizzandole, quali reputi siano i cambiamenti più profondi che hanno caratterizzato questo sviluppo?
Premetto che nel secolo scorso l’automobile è stata un simbolo di distinzione sociale e associata alla libertà. L’evoluzione dei veicoli si intuisce anche analizzando i regolamenti adottati nelle gare che codificavano il tipo di veicolo da impiegare nelle specifiche competizioni; si osserva notando l’abolizione del motore compresso sostituito da motorizzazioni più semplici dopo soli due anni dal varo della nuova serie Mondiale. Nei primi anni 60 le modifiche consentivano alle auto in pista di utilizzare cilindrate equiparabili alle vetture di media cilindrata (anche se le stesse cilindrate, in pista, erano rese “estreme” grazie alla ricerca tecnologica che coinvolgeva lubrificanti, carburanti, pneumatici, freni, ecc. È sul terreno della competizione che tecnici ed ingegneri hanno saputo mettere a punto ogni nuovo ritrovato segnando l’evoluzione nel settore perché lo scopo di una gara è battere l’avversario sperimentando nuove tecnologia riversabili nei veicoli civili.
La tua monoposto preferita?
Non esiste, o meglio, la mia preferita sono tutte le mie 1.700 automobili disegnate.
È possibile acquistare dei poster o degli ingrandimenti?
Ho da qualche tempo attivato la produzione di poster tematici suddivisi nelle sezioni Factory – le case costruttrici, Clients – le vetture delle case costruttrici usate dai privati, le monografie dei piloti con le vetture usate nel corso della loro carriera e Gallery con tutte le versioni.
Il materiale si trova sul sito Fineartamerica
Cosa bolle in pentola per il futuro?
Sono al lavoro su un progetto dal titolo “Mille e una Corsa”. Tutte le griglie di partenza dei Campionati Mondiali di F1, dal 1950 ad oggi. Ogni Grand Prix un fascicolo. La prima parte prevede le griglie di partenza delle gare disputate nel campionato dell’anno fedelmente riprodotte nell’effettiva configurazione dell’evento, con i dati relativi agli ordini di arrivo, i risultati, i piloti, le pole position, tutti i ritiri e molto altro. La seconda parte del fascicolo è dedicata alle vetture partecipanti. Tutto rigorosamente illustrato.