Seat Ateca: Neve Caliente
SEAT ATECA
NEVE CALIENTE
Testo di Marco Rallo
Fotografie di Ian Waltteri
Ah, i luoghi comuni. Se non li avessero inventati, parliamoci chiaro, prima o poi avrebbero comunque fatto capolino nella nostra quotidianità. L’uomo comune non concepisce che ci siano donne che al volante siano ben più capaci di loro, proprio come non baratterebbero mai una cena in un ristorante italiano con quella in uno francese. E poi il calzino bianco, il tono su tono ed immaginare una vettura spagnola che mai ha prodotto SUV, a proprio agio sulla neve. E invece…
È nato un po’ tutto per caso, avevamo appena accolto in ufficio la nuova Seat Ateca, il primo tentativo della casa spagnola – di proprietà del gruppo VW – di produrre un SUV dalle dimensioni compatte e che fosse in grado di coniugare tutto ciò che si ricerca in un’auto facente parte di una fascia di prezzo affollata come una giungla e folta di competitors di ogni tipo. Giusto il tempo di portarla in ufficio, che abbiamo cominciato a vedere la neve scendere insistente fuori dalla finestra. Con uno sguardo a metà tra lo stupito e la tipica gioia infantile che mi coglie ogni volta che fiocca un po’ più del solito, ho deciso di chiedere ad uno dei fotografi al momento presenti in sede (Ian Waltteri) di accompagnarmi per un giro di perlustrazione. La mia convinzione era quella che se nevicasse a pochi metri dal mare, la situazione a qualche centinaio di metri di altezza sarebbe stata favorevole per uno shooting invernale in grado di rendere giustizia alla stagione più fredda dell’anno. Senza perdere tempo siamo saliti a bordo della Ateca e ci siamo diretti senza una meta verso i monti. Per fortuna che Ian ha portato con sé tutta l’attrezzatura, perché lo spettacolo che si sarebbe mostrato dinnanzi ai nostri occhi era a dir poco impagabile.
La neve rende tutto differente, sembra che i movimenti rallentino e che i rumori si affievoliscano. Orme di pneumatici segnano una strada resa irriconoscibile senza i suoi contorni familiari a lato e mentre volgo lo sguardo verso l’alto resto ammaliato da quella fitta vegetazione completamente bianca. Il giorno dopo avrebbe potuto smettere, quello dopo ancora sarebbe potuto uscire il sole e scioglierne qualche centimetro da terra, senza contare che non avremmo avuto una così perfetta combinazione di luci e colore, aspetto fondamentale che è in grado di far risaltare al meglio il fantastico Samoa Orange di questa Ateca.
Già l’Ateca, la vera protagonista di questo test drive, che in questo primissimo giorno ha dato il meglio di sé, facendomi assaggiare gli ingredienti principali di questo SUV iberico, come una perfetta qualità della guida, anche su terreni insidiosi come questi. Ho avuto a che fare con il top di gamma spinto da un 4 cilindri turbodiesel da 2 litri e 190 cavalli. La trazione integrale 4drive è accoppiata ad un cambio automatico DSG a 6 rapporti, ideale in qualsiasi situazione, soprattutto parlando di un’auto che deve e vuole essere sfruttata 365 giorni l’anno. Le linee della Ateca sono squadrate ma ricercate, non cadono nel banale e trasmettono un look fresco che ricorda la compatta della famiglia, la Leon. Ad accentuare le nervature della carrozzeria, ci pensa il pacchetto Xcellence che offre barre sul tetto e cornici cromate, cerchi da 18 pollici, vetri posteriori oscurati e doppio terminale di scarico cromato. Appurato che voglia trasmettere sportività, ci si accorge ben presto che anche il motore è in grado di soddisfare il guidatore in fase di sorpasso, come anche su strade di montagna come quelle che ho affrontato in seguito a questa nevicata, con un asfalto più idoneo a schiacciare sull’acceleratore. I 190 cavalli ci sono tutti e spingono una massa di 1 tonnellata e mezza con l’ausilio di una riserva di coppia di 400Nm, disponibili a partire dai 1750 giri. Premo sul gas ed è un attimo, la Ateca risponde sempre pronta e le dimensioni per nulla eccessive agevolano un comportamento ottimale anche in curva. La tranquillità di guida è pari al comfort offerto dai sedili in alcantara marrone, mentre il sistema multimediale è il classico di VW, con un ottimo navigatore satellitare, impianto audio potente, connettività per smartphone e le numerose modalità di guida tra cui scegliere: Eco, Normal, Sport, Offroad, Snow e Individual.
L’unica incertezza che ho riscontrato è stata nel cambio a doppia frizione, che innestando la prima marcia sembra essere un po’ più violento di quanto mi aspettassi, ma per il resto trovare un difetto a questa Ateca è davvero un’impresa ardua. La neve fuori non vuole smettere e nonostante lo scarso traffico presente in strada nell’ora di pranzo, decidiamo di svoltare in una stradina secondaria, anche per non rappresentare un ostacolo improvviso qualora dovessero sopraggiungere delle auto. Ci infiliamo lungo uno stretto sentiero prima soltanto contornato e poi quasi interamente coperto dagli alberi, fermo l’auto e – consentitemi la metafora – ascoltiamo il silenzio attorno a noi. Non un rumore se non quello di alcuni motti di neve che dopo essersi raccolti su qualche debole ramo, cadono a terra. Davanti a noi non c’è più traccia della strada, ma si può vedere soltanto un indefinito manto bianco. Nella più completa pace dei sensi, lascio che Ian svolga il suo lavoro, cercando di sbirciare sullo schermo della sua reflex, ansioso di vedere qualche anteprima su questa grandiosa giornata improvvisata. Un cerbiatto sbuca da un lato del sentiero, ci osserva per un secondo e senza che nemmeno riusciamo a rendercene conto sparisce dalla parte opposta, lasciando sul fondo bianco le sue piccole impronte. Dopo pochi minuti vengono di nuovo coperte e noi siamo pronti per proseguire e mettere alla prova la trazione integrale e le qualità da arrampicatrice della Ateca.
Giuro che il mio intento non era quello di far cadere in fallo la Seat, ma forse dentro me ero convinto che avrei trovato una buona auto, non necessariamente un’alternativa ai soliti marchi – invece sbagliavo di grosso. Colpito in pieno petto dai tipici luoghi comuni, il primo passo nel mondo dei SUV da parte di una casa spagnola, s’è dimostrata un’alpinista inarrestabile. Non l’ha fermata la neve, non l’ha scoraggiata il caos cittadino e neppure la ricerca di un posteggio nell’affollatissimo sabato pomeriggio al centro commerciale. Con un consumo misto di 5,3 l/100km è stata in grado di accompagnarci davvero ovunque, ospitando comodamente tre persone dietro ed offrendo anche una più che buona capacità di carico nel baule. E quando la strada lo permetteva, ovvio che mi divertivo a sorprendere chi non si sarebbe mai immaginato che sotto al cofano c’erano 400Nm di coppia, buoni per uno 0-100 km/h in 7 secondi e mezzo ed una velocità massima di circa 210 all’ora. L’Ateca può essere vostra da poco più di 23.000€, mentre per un modello che siede in cima alla gamma come questo, occorrono almeno 13mila € in più. Ma sappiate che sarà in grado di rispondere affermativamente ad ogni vostra necessità. Alla faccia dei luoghi comuni.
SEAT ATECA 2.0 TDI 4DRIVE DSG XCELLENCE
Layout – Motore anteriore, trazione integrale
Motore – 4 cilindri 1.968cc – turbodiesel
Trasmissione – cambio automatico a 6 rapporti
Potenza – 190 cv @ 3.500 rpm
400 Nm @ 1.750 rpm
Peso – 1.589 kg
Accelerazione – 7,5 sec.
Velocità massima – 212 km/h
Prezzo – da € 36.360