La Migliore Al Mondo
MANSORY VEYRON LINEA VIVERE
Di Alessandro Marrone
Non è un giorno come tutti gli altri, nemmeno per una città come Montecarlo, abituata alle supercar più stravaganti ed esotiche.
Un’astronave bianca e carbonio è atterrata direttamente dagli Stati Uniti e mette in ombra qualsiasi altra vettura incontri sul suo cammino: vederla dal vivo è già un evento in sé, dato che nel mondo ne esistono soltanto due esemplari, figuriamoci parlare con il proprietario, scoprendo che non è soltanto un appassionato che ha guidato tutte le auto che noi comuni mortali possiamo soltanto sognare, ma una persona squisita con degli ottimi gusti e due grandi amori, la sua Bugatti e la sua splendida moglie Sukran.
Tolga Tarak potrebbe sembrare un uomo burbero, duro, ma dopo aver appena scambiato due parole, capisci che in realtà è tutto l’opposto e che ci potresti parlare ore ed ore, imparando e scoprendo un sacco di cose, grazie alla sua lunga esperienza con auto speciali. In Florida, è infatti il proprietario della Emilia Motors, un salone 5 stelle che tratta le auto più belle ed esclusive al mondo. Proprio grazie a questo, ha avuto modo di guidare e possedere qualsiasi vettura che popola i nostri sogni.
La nostra lunga chiacchierata è cominciata proprio ammirando, con la bocca spalancata, quella che noi reputiamo la più interessante fra tutte, la sua Veyron Linea Vivere.
Il luccichio degli occhi di Tolga, mentre osserva la sua creatura, appositamente preparata su sua esplicita richiesta dal noto ed esclusivo tuner Mansory, è soltanto paragonabile a quello che prova mentre abbraccia la moglie. I due non condividono soltanto un grande amore, ma una forte passione per le auto belle, senza per forza porsi limiti di epoca o marchio: con la Bugatti sono però entrambi d’accordo nell’aver raggiunto un obiettivo che difficilmente sarà superabile. Dopo averla acquistata nuova nell’ormai lontano 2009, Tolga ha deciso che era giunto il momento di un aggiornamento, ma senza snaturare l’inconfondibile ed unica linea dell’auto più potente al mondo. Ecco che è entrato in gioco uno dei tuner più esclusivi, Mansory, il quale aveva da poco svelato al mondo la Veyron Linea Vivere, un restyling estetico importante per la coupé franco tedesca. I lavori hanno richiesto 6 mesi, nei quali il preparatore ha aggiornato ogni singola parte necessaria ad offrire la base stilistica e meccanica necessaria per produrre la seconda Linea Vivere al mondo. Il risultato? Date un’occhiata alle foto, perdendovi tra i mille dettagli e la labirintica trama carbonio, presente su gran parte della carrozzeria e negli interni, resi ancora più lussuosi, grazie al fantastico contrasto bianco/nero.
Un uomo come Tolga, però, si differenzia dagli altri proprietari di supercar per un fattore molto importante. A lui piace la velocità, e consapevole delle capacità ingegneristiche della sua “Bug”, non teme di portarla in strada e sfruttare gli oltre 1.000-cv del W16. Nel corso degli anni, guidandola in giro per il mondo come se fosse una normale sportiva, ha potuto apprezzare l’affidabilità e la facilità con cui si è in grado di gestire tutta quella potenza, grazie ad una trazione integrale permanente che è indispensabile, al fine di non essere sopraffatti da una simile potenza. Sorridendo la descrive come un F16 senza le ruote. Poi si ferma un secondo ed aggiunge “però va ancora più forte ed è molto più semplice da portare al limite”. Smette di sorridere e mi fa capire che sta dicendo sul serio. Lo so.
Lo scarico in titanio dona alla Veyron una voce completamente nuova, più cupa. Sembra quasi un gorgoglio, come se il motore stesse preparando una pozione magica, pronta a mettere a ferro e fuoco tutto ciò che le sta intorno. È proprio così: quando passa lei, tutto il mondo intorno sembra fermarsi. Volente o nolente, cattura la scena meglio di qualsiasi altra hypercar. È un agglomerato di emozioni su ruote.
Guidarla è un’autentica ed indescrivibile goduria, ma scendere ed osservarla è una continua ricerca di un particolare, di un dettaglio, ora ulteriormente impreziosito e reso unico. Taner Tozan, direttore marketing di Emilia Motors, ne sa qualcosa. Un centinaio di foto non rendono giustizia ad un’auto simile, perché ogni minima angolazione cela un tesoro nascosto, che arricchisce i nostri occhi ed il nostro sguardo.
“Quest’auto non credo abbia più bisogno o modo di essere migliorata” – dice Tolga; “so che con il passare degli anni arriveranno auto ancora più avveniristiche e prestazionalmente evolute (anche se può sembrare strano), ma questa Bugatti è estremamente speciale e senza dubbio merita un posto nell’Olimpo delle auto esotiche, al fianco di Pagani e Koenigsegg”. È qualcosa di sostanzialmente perfetto, reso immortale grazie alla sua unicità.
Ragazzi, se ve lo dice uno come lui, c’è da fidarsi.
Photo credits: Emilia Motors