Il Collezionista di Stelle
MERCEDES SLS AMG GT FINAL EDITION
IL COLLEZIONISTA DI STELLE
Testo di Tommaso Mogge
Avete mai provato la sensazione di desiderare a lungo qualcosa, e poi, dopo averla finalmente fatta vostra, cominciare ad inseguire qualcos’altro? Non è una malattia, è l’istinto dell’uomo, quel costante desiderio di ricerca e di innata voglia di possedere qualcosa che sino ad ora ci era sfuggito. Ed è così con qualsiasi oggetto che fa parte di qualche nostra collezione, che sia di francobolli, di farfalle o di automobili; passatemi il termine, una sorta di masochismo cronico che ci porta su quella tenebrosa strada del “non si arriva mai alla fine”, proprio perché ci sarà sempre qualcos’altro che catturerà la nostra attenzione. C’è una cura? – vi starete chiedendo, e posso rispondervi con una versione diversa per ogni passione che coltivo sin da piccolo, a partire da quella per il modellismo, proseguendo per quella degli orologi (no, per questa non c’è cura), terminando senza un’apparentemente sensata risposta, quando si va a parlare di automobili, quelle vere.
La Mercedes SLS AMG è stata ed è tutt’ora una delle vetture chiave della stella a tre punte, sostituta della SLR McLaren come supersportiva di punta, ma con un prezzo più abbordabile, disponibile sia in versione coupé che roadster e poi anche con la cattivissima Black Series da 631 cavalli. La SLS GT è stato il naturale proseguo del discorso cominciato con la SLS standard, con un affinamento di sospensioni, cambio ed una ventina di cavalli in più sotto al cofano. Ci voleva qualcosa di speciale per celebrare l’addio a questo meraviglioso modello che ha riportato per qualche anno l’evocativa apertura delle portiere ad “ala di gabbiano” che i nostri genitori si godevano quando salivano a bordo della loro 300 SL Gullwing (nostri nonni? Il mio aveva una normalissima berlina!).
Ecco come e perché è nata la versione “Final Edition”, prodotta nel 2014 ed in soli 350 esemplari, canto del cigno di una delle supercars più entusiasmanti dell’epoca moderna. Chi di voi non ha mai provato un diabolico piacere sensoriale ascoltando il ruggito del V8 della SLS? Se non vi è mai capitato di sentirne una in moto, dovete assolutamente provvedere! Meccanicamente si tratta di una SLS GT, che con il suo grosso 6.2 V8 aspirato, riesce a mettere a terra sulle sole ruote dietro la bellezza di 591 cavalli e 650Nm di coppia. Il cambio è il doppia frizione a 7 rapporti, un autentico Terminator per velocità e precisione. Ma descrivere la SLS con sterili elenchi numerici è qualcosa di tremendamente riduttivo; ha segnato un’epoca, dato che alla sua presentazione vantava gli stessi cavalli e performance della Ferrari 458 Italia, nonostante un look più…sobrio. Una coppia progressiva che raggiunge il suo picco a 4750 giri, un motore che urla di piacere sino al limitatore e che in un battito di ciglia sale di rapporto e vi catapulta a velocità vergognose. A vederla capirete che la SLS è grossa, larga, bassa, con quell’apparentemente infinito cofano anteriore ed una seduta molto arretrata, a tutto vantaggio del feeling di guida, ma l’ago della bilancia si ferma di poco sopra ai 1600kg. Ciò non significa che la guiderete come un’Exige, ma più come una muscle car, proprio in virtù di un motore così generoso (è anche un V8), che chiede di essere portato al limite per dare il meglio di sé. La Final Edition, resa disponibile anch’essa in versione coupé e roadster, presenta inoltre un differente pacchetto aerodinamico, composto da un nuovo splitter anteriore e da uno spoiler posteriore fisso, meno vistoso rispetto a quello della BS, ma ugualmente funzionale, sia in termini aerodinamici, sia in termini di look. La fibra di carbonio non si nasconde nemmeno sul cofano anteriore e nel lussuoso abitacolo, ulteriormente impreziosito da piccoli dettagli e dalla placca che sancisce il numero progressivo della vostra edizione limitata da collezione.
La vorrete, la desidererete, ma ormai è difficilissimo trovarne una, ovviamente sul mercato dell’usato, e dovrete comunque tenere conto di sborsare attorno ai 350,000€ (come minimo). Giustamente succede, quando si parla di qualcosa di esclusivo, raro e così desiderabile, e stavolta parliamo di un oggetto sopra al quale poggiare il nostro “prezioso” deretano e vivere emozioni forti, fatte di un ruggito apocalittico, di una spinta costante di quel V8 là davanti e di quella continua necessità di tenere alta l’attenzione, una volta impugnato il volante tra le mani. La SLS AMG è straordinaria, ma la Final Edition lo è di più, proprio per il fatto che non è solo un’auto fantastica, ma a tutti gli effetti un’auto da collezione, chimera di moltissimi appassionati Mercedes, strizzando l’occhio al glorioso passato motoristico, grazie alle porte ad ala di gabbiano, ma con una forte caratterizzazione tipica della sportività moderna, fatta di carbonio a vista, vistoso spoiler e la tecnologia (e meccanica) che le garantiscono prestazioni sbalorditive.
Io stesso sono uno sfegatato sostenitore della stella a tre punte. Le abbiamo in famiglia da generazioni, ne ho posseduto diverse ed ho investito gran parte del mio conto in banca per acquistarne una proprio di recente. La SLS resta per me inarrivabile, darei un rene per poterne avere una in garage, ma per il momento posso solo immaginare come possa essere desiderare una Final Edition, sapendo che basterebbe trovarla per poi poterla portare a casa e metterla alla prova, su strada e non solo. Cosa intendo? Voglio dire che forse un simile canto del cigno potrebbe anche spiazzare il nostro “io più profondo”, facendo sì che non abbia altro da desiderare. È possibile, forse lo è.
MERCEDES SLS AMG GT FINAL EDITION (2014)
Layout – Motore anteriore, trazione posteriore
Motore – 8 cilindri a V 6208cc
Trasmissione – cambio automatico a 7 rapporti
Potenza – 591 cv @ 6800 rpm
650 Nm @ 4750 rpm
Peso – 1620 kg
Accelerazione – 3,7 sec.
Velocità massima – 320 km/h
Produzione: 350 esemplari