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Tesla Model 3 RWD | Test Drive
Testo Andrea Albertazzi / Foto Gian Romero
Avete presente quando dicono “ti piace vincere facile”? È un po’ quel che mi viene in mente quando in redazione arriva un nuovo modello, allestito e agghindato con qualsiasi optional possibile. Poco importa se il prezzo di cartellino raddoppia e se la versione in analisi rappresenta quella che conti alla mano sarà soltanto una piccola parte del parco circolante su strada, perlomeno riferito al suddetto modello. Per una volta ho voluto quindi mescolare le carte e voltare le spalle alla parte alta del listino, andando a focalizzare la mia attenzione sulle cosiddette entry level. Se poi prendiamo in considerazione quella che non è soltanto una delle più importanti auto elettriche in circolazione, ma una delle daily migliori che i vostri sudati risparmi possano acquistare, il tutto assume un’importanza ancora più marcata.
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La Model 3 si aggiorna e lo fa in perfetto stile Tesla, con piccoli ma consistenti interventi che rinfrescano l’aspetto estetico, rendendolo al contempo molto più piacevole, soprattutto laddove la 3 peccava di un look un pochino goffo rispetto all’altra medio-piccola di casa, la fantastica ed efficace Model Y. Ma parliamo della Model 3 e soltanto di lei, del resto ho per le mani la RWD, ovvero il primo step per il mondo del brand californiano che da sempre simboleggia la mobilità 100% elettrica. Le novità sono perlopiù visibili all’anteriore, dove abbiamo gruppi ottici più sottili che rendono lo sguardo della Model 3 più fresco e meglio raccordato con un frontale che continua a raccordarsi a quello che a tutti gli effetti è un volume unico che sale sino al grande cristallo anteriore, adesso più armonico rispetto a prima. Abbiamo un grande tetto panoramico in vetro che accentua la percezione di spazio a bordo, un profilo sempre molto pulito – con le classiche maniglie a scomparsa – e un posteriore anch’esso provvisto di gruppi ottici più sottili.
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Oltre all’aggiunta di due nuove colori – Ultra Red e Stealth Grey – la Model 3 riceve un importante refresh anche per quanto riguarda l’abitacolo, dove perdiamo definitivamente le leve per gli indicatori di direzione, adesso sistemate sulla razza sinistra di un volante dal diametro leggermente ridotto rispetto al solito, ma comunque perfetto da impugnare. La Model 3, lo sapete, non ha nessun pulsante su plancia e cruscotto. Tutto si regola tramite l’ampio display touch orizzontale da 15,4 pollici, anche la selezione della marcia in avanti o indietro, presa in prestito da quanto abbiamo visto con le potentissime Plaid. Continuano a non esserci le bocchette del climatizzatore (bizona), ma il diffusore che si estende per l’intero sviluppo della plancia è facilmente regolabile e consente di trovare la temperatura desiderata in pochi secondi. A proposito di design, viene introdotta una stripe LED dal colore configurabile che corre dalla portiera del guidatore a quella del passeggero, offrendo un bel gioco luminoso durante la guida nelle ore serali.
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La Model 3, come è giusto che sia, non si perde però troppo in orpelli estetici e continua a fare ciò per cui è globalmente apprezzata, ovvero farsi guidare bene e con soste per la ricarica meno frequenti del solito. La versione RWD, spinta appunto da un pacco batterie di 53 kWh eroga una potenza massima di 283 cavalli sul solo asse posteriore, che combinati a un peso di 1.765 kg rendono la vettura brillante anche se non fulminea come le sorelle con doppio motore e trazione integrale. La massa continua a sentirsi negli spostamenti, principalmente per un tipo di assetto sempre molto morbido. Puoi infatti intervenire sulla risposta dello sterzo, tagliare la potenza in accelerazione per un guidatore meno esperto e dinamico, ma la Model 3 RWD è maggiormente indirizzata a chi vede la mobilità elettrica come qualcosa di funzionale, lasciando la parte del divertimento a quel comparto ludico e tecnologico di cui qualsiasi Tesla in listino è comunque dotata.
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Impieghi un attimo a capire come e dove muoverti nei molti menu, pur sempre molto chiari e intuitivi, soprattutto per chi mastica pane e smartphone. Il sistema di navigazione Google è come sempre eccellente, consentendo di analizzare le stazioni di ricarica lungo il percorso e optare così per quell’itinerario che limiterà al minimo le attese e le soste per immettere energia nel pacco batterie. Ho personalmente prediletto i supercharger Tesla, notando come di recente vengano spesso utilizzati anche da utenti non Tesla. Scenario preventivabile e che dobbiamo tenere presente, man mano che la mobilità elettrica continuerà a prendere piede, seppur in maniera molto più lenta di quanto ci avrebbero voluto far credere. A livello dinamico, come ogni Tesla, la Model 3 si guida come un guanto di velluto. Scorre liscia e precisa, in città come su strade secondarie, divorando autostrade nel comfort più totale. È soltanto l’impianto frenante che alle andature più sostenute patisce qualche chilo di troppo, facendoti ben presto capire che le prestazioni a disposizione non vanno intese come punto chiave dell’esperienza di guida, ma come un plus, capace di rendere gli spostamenti rapidi e non esclusivamente adrenalinici. Una sottile differenza che viene assottigliata sino a sparire salendo in termini di “motorizzazione”.
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La casa dichiara un’autonomia che spazia dai 554 Km (con i cerchi Photon da 18”) ai 513 Km (con cerchi Nova da 19”). Durante le torride settimane di luglio e con l’aria condizionata costantemente accesa ho totalizzato circa 420 Km con un pieno di energia, un valore comunque positivo, soprattutto tenendo in considerazione uno stile di guida che non ha mai tenuto badato all’autonomia residua. Quindi puoi viaggiare sereno, anche con il modello base? Assolutamente sì, anche perché le differenze – seppur consistenti – non intaccano quello che in fin dei conti è il feeling alla guida condiviso con una qualsiasi vettura di Elon Musk. La rear wheel drive rappresenta il gradino di ingresso nel mondo Tesla, con un prezzo di attacco di €41.990, aggiornamenti al software perenni e tutto quello che rende una Tesla un’automobile elettrica che sa distinguersi da tutte le altre, pur senza un design che potrebbe dividere.
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La Model 3 migliora nettamente il proprio lato estetico, ma senza snaturare l’identità di una berlina di medie dimensioni che ospita sino a cinque persone e numerosi bagagli, grazie al grande vano di carico posteriore (dotato di doppio fondo) ed a quei litri extra offerti da quello anteriore. Piace ai bambini e ai più giovani per l’assoluta connettività e l’aspetto tech garantito dal brand e fa incuriosire tutti perché è inequivocabilmente unica, a prescindere dal fatto che il gioco dell’elettrificazione non sia più un percorso in solitaria. Ecco perché la Model 3 RWD è la scelta migliore da fare, esattamente perché in un prezzo contenuto offre le stesse caratteristiche dei modelli superiori e le mette a disposizione della famiglia tipo pronta per proiettarsi nella mobilità di un domani che profuma di oggi.
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TESLA MODEL 3 RWD
Motore Elettrico con Batterie da 53 kWh Potenza 283 hp Coppia 420 Nm ca.
Trazione Posteriore Trasmissione Cambio Automatico a Singolo Rapporto Peso 1.765 kg
0-100 km/h 6,1 sec Velocità massima 200 km/h Prezzo €41.990 Autonomia 554 Km ca. (dichiarati dalla casa)