Le 6 Compatte Sportive (classiche) Che Amiamo Di PIù
Testo di Christian Parodi
Lo ripeteremo sino alla nausea: spesso nella botte piccola c’è il vino buono e quello delle compatte sportive ha un sapore eccezionale perché lo possiamo gustare 365 giorni l’anno, non dovendo rinunciare alla praticità ed alla fruibilità quotidiana, avendo sempre a disposizione i cavalli e l’assetto giusto per allungare la strada di ritorno verso casa e trasformarla in una piccola avventura. Nel corso degli anni le compatte si sono evolute a tal punto da mettere in seria difficoltà sportive di blasone ben superiore, con prestazioni che sino a pochi anni fa sembravano impensabili e mantenendo sempre la possibilità di essere l’unica auto nel nostro vialetto. Oggi vogliamo porre omaggio a 6 tra le più entusiasmanti compatte tutto pepe che siano mai state prodotte, prima che il settore diventasse un’autentica giungla con l’occhio costantemente fisso sul cronometro. Queste 6 sono molto diverse tra loro ma condividono allo stesso modo quella facilità di regalare emozioni forti e mai filtrate, che troppo spesso oggi non riusciamo a trovare. Queste sono auto che hanno stupito e sono in grado di sorprendervi e lasciarvi a bocca aperta ancora oggi e non preoccupatevi se abbiamo dovuto (per forza) lasciare fuori la vostra preferita, ci sarà spazio per una seconda parte, ed una terza, una quarta … a condizione che siano pure come le 6 che abbiamo scelto per quest’articolo!
VOLKSWAGEN GOLF GTI MARK I (1976-1983)
É giustamente considerata come la madre di tutte le compatte sportive. Nata quasi per caso e messa in commercio un paio di anni dopo che fu introdotta la versione basica della Golf, è ben presto divenuta un modello ricercato da chi non avrebbe mai rinunciato ad una migliore accelerazione, a quei particolari che ne caratterizzavano l’indole sportiva come la linea rossa lungo la mascherina anteriore e gli interni “quadrettati”. Spinta da un 4 cilindri 1.6 da 110cv, la Golf GTI riusciva a unire perfettamente la praticità di una familiare con ampio portellone posteriore , mentre grazie ad un peso contenuto al di sotto della tonnellata, le prestazioni erano notevoli e restano di tutto rispetto anche adesso, dopo ben 40 anni ed altre 6 generazioni.
LANCIA DELTA INTEGRALE (1979-1983)
Ha guadagnato il soprannome di “Regina” grazie agli incessanti successi nei rally ed ha così consacrato il proprio mito, valorizzando anche la versione stradale che differiva soltanto per l’interno meno spartano e la possibilità di utilizzarla regolarmente su strada. Il corpo vettura più bombato dell’ultima serie ed il suo 2.0cc turbo da 200cv sono la firma di una sportiva che viene idolatrata da qualsiasi appassionato di automobilismo, a prescindere dal marchio preferito. È difficile trovare qualche pecca a livello progettistico, la tenuta di strada è infinita, ma non bisogna farsi ingannare pensando di essere i padroni della situazione, perché proprio in quel preciso istante potrebbe dare un colpo di coda e mordere dolorosamente. Una sportiva di razza che va coccolata a dovere, al fine di non incorrere in costose ed interminabili riparazioni.
PEUGEOT 205 GTI (1984-1994)
I lettori con qualche anno in più di patente la ricordano perfettamente, non ho dubbi. Quanti di noi hanno vissuto le prime esperienze adrenaliniche al volante di una 205 GTI! Prodotta dall’84 al ’94 e disponibile sia con un 1.6cc che con un 1.9cc, rispettivamente da 105 e 131cv, si è fatta prepotentemente strada nei nostri garage a suon di brividi e di staccate all’ultimo metro. Con quel ritardo di erogazione, che una volta entrata in coppia si faceva sentire con un violento calcio nella schiena scombinandone l’assetto ed il bilanciamento in curva era una trappola ed anche per questo in grado di offrire emozioni da pelo sullo stomaco. Molti preferiscono la 1.6, considerata più comunicativa rispetto alle 1.9, ma resta il fatto che è stata la migliore scuola guida che avessimo mai potuto desiderare.
FORD ESCORT RS COSWORTH (1993-1996)
Come per la Delta Integrale, l’affetto che la Escort Cosworth ha ottenuto è dovuto in gran parte grazie al fatto di essere stata protagonista di numerosi rally. Impossibile non riconoscerla, anche se in mezzo a mille, grazie a quel padellone posteriore che sovrastava uno spoiler più piccolo il quale era collegato tramite una staffa centrale. Seduti al volante poteva quasi sembrare una normalissima Escort, ma bastava dare uno sguardo allo specchietto retrovisore per ricordarsi di andare cauti con l’acceleratore. La trazione era distribuita sulle quattro ruote e questo le conferiva un’ottima stabilità, mentre il motore preparato dalla Cosworth era un 4 cilindri 2.0cc sovralimentato da 220cv, in grado di offrire pressoché infinite possibilità di preparazione e potenziamento. Ha sostituito la Sierra Cosworth ed anticipato la più moderna Focus RS, ma a livello di look è ancora oggi la più folle della famiglia.
HONDA CIVIC TYPE-R (2001-2005)
Arriva nel 2001 e segna un netto passo avanti per Honda, che con la Type-R vuole colpire il cuore degli appassionati. Pesa poco più di una tonnellata, grazie alle 3 porte ha un passo più contenuto e dispone del nuovissimo motore i-VTEC, qui un 2.000 da 200 cavalli in grado di urlare (letteralmente) sino a 7400 giri. Tutto è improntato ad una guida sportiva, come la leva del cambio posta praticamente dritta e vicina al guidatore, mentre la sensazione di doppia natura che si ha sfruttando al meglio le capacità del propulsore è ciò che la rende una compatta sportiva che sa trovarsi a proprio agio in ogni situazione. Guidatela con il piede leggero e vi sorprenderà per quanto sappia essere amichevole, andateci pesante e per farvi scendere sarà necessario finire la benzina.
RENAULT CLIO V6 (2003-2005)
Includendo la Clio V6 non possiamo non menzionare la R5 Maxi Turbo, dalla quale ha preso spunto. In questo caso la praticità di una familiare nel senso più classico del termine è piuttosto minata dal fatto di non avere i sedili posteriori: infatti, al posto di un paio di passeggeri in più siederete davanti ad un 6 cilindri a V da 3.0cc e 254 cavalli che scaricano a terra la loro voglia di sovrasterzo sulle sole ruote posteriori. Il corpo vettura della Clio di vostra zia è un lontano ricordo, infatti i passaruota allargati parlano chiaro, il doppio scarico centrale lo fa ancora più prepotentemente e l’handling è proprio quello che vi state immaginando mentre fate scorrere i vostri occhi sulle voluttuose linee della Clio V6.