Il Giorno Prima Della Gara
Una gran risultato spesso è legato una grande preparazione.
Non esistono formule magiche o ricette, è una cosa estremamente individuale. Porterò a voi lettori, come esempio, ciò che ho fatto prima delle due gare della Clio Eurocup – World Series by Renault, così da rendere più chiara l’idea di cosa un pilota può o deve fare. Il tracciato francese del Paul Ricard e quello spagnolo di Jerez erano per me due circuiti sconosciuti e conoscere un circuito è invece una cosa fondamentale. Come sopperire a questo deficit? Usando i video che altri piloti mettono su internet, con la stessa vettura che userò in gara! Le sensazioni non si trasmettono tramite uno schermo ma da che parte curvare si, dove frenare o accelerare pure. Il giovedi, faccio spesso un giro a piedi del tracciato con i compagni di squadra e gli ingegneri, serve a farsi un’ulteriore idea del circuito. Poi, una volta che si è in pista, si usano le prime prove libere per prendere il feeling e correggere eventuali traiettorie e punti di frenata. Torniamo alla vera e propria preparazione pre-gara. Controllo sempre tutti i documenti. Importantissimo non lasciare a casa licenza o visita medica, senza di quelle non si fanno nemmeno le prove libere ne tanto meno qualifiche e gare . Inoltre preparo sempre delle “schede pista” (oppure un quaderno) da portare in circuito, come se fossi un ingegnere dove scrivo i vari assetti, le modifiche, le condizioni e la posizione cosi da avere a casa un background che può sempre tornare utile in futuro. Passiamo all’abbigliamento: tuta, guanti, scarponcini e sottotuta sempre pronti e non devono essere rotti o eccessivamente usati. Essendo tutto materiale ignifugo è estremamente importante che sia perfetto. Casco ed Hans sempre in ordine, puliti e splendenti, anche l’occhio vuole la sua parte! Tutto qua? No assolutamente. La mente è la cosa più importante per un pilota, io già qualche giorno prima di arrivare in pista penso e ragiono come se fossi già sul posto. Penso al programma, ai briefing, alle varie attività. Cerco di essere molto metodico, mi faccio delle scalette nella testa basandomi su ciò che abbiamo fatto la gara precedente e su quali punti lavorare per migliorare. Valuto le priorità, ma ci sono dei piloti che sono più in stile James Hunt, preferiscono arrivare in pista e giocare con il loro istinto. Ponetevi sempre dei traguardi realistici, vincere richiede un lavoro di lungo tempo. Il fisico? Bé, in queste categorie non devi essere un super-atleta come nelle monoposto, ma devi comunque avere una vita sana, infatti gli abitacoli raggiungono temperature elevate fino a toccare i 60-65°. Io, per esempio, non passo ore in palestra ma preferisco fare sport all’aria aperta, gioco a calcio, tennis, sci ed anche un po’ di jogging. Infine, studio i miei avversari cercando su internet informazioni. Per esempio, nel campionato ci sono molti piloti spagnoli e sapevo che a Jerez erano di casa e che quindi sarebbero stati ancora più competitivi. Così è stato e nelle prime otto posizioni, quattro di loro erano drivers locali. Ogni gara nasconde la sua minaccia, ma allo stesso tempo offre anche delle opportunità. Come potete ben capire, questo è solo il “mio” modo di prepararmi alla gara, ma ogni pilota approccia in modo differente! Ho visto piloti con un fisico degno di un pugile cedere subito ad un attacco di un avversario o viceversa.
Insomma, preparatevi come meglio credete ma che sia un giusto mix per essere competitivi!
Aldo Ponti