L’Ultima Guida (…prima di venderla)
Non è mai facile dirsi addio, soprattutto dopo che si sono condivisi momenti ed avventure di ogni sorta. E poco importa se dall’altra parte, a salutarci con una lacrimuccia sul viso, non c’è una fidanzata, ma un’automobile. A prescindere che sia l’utilitaria che ci ha insegnato come posteggiare, o la prima sportiva che ci ha fatto provare la brezza di qualche sorpasso memorabile o di un viaggio immersi in qualche panorama da cartolina, nel momento in cui decidiamo di venderla, non abbiamo ancora assimilato che, da lì a poco, non la rivedremo più. Troverà un nuovo padrone, che speriamo se ne prenda cura come abbiamo fatto noi. Chissà quali strade percorrerà e quali persone caricherà a bordo, ma soprattutto, chissà se si ricorderà di noi.
Molti dicono che le auto non hanno sentimenti, ma sbagliano. Coloro che vivono un amore profondo per la propria automobile, fanno nascere in lei una sorta di consapevolezza, facendola diventare qualcosa di prezioso, che nella maggior parte dei casi, vorremmo poter tenere, senza necessariamente doverla monetizzare, per dare il benvenuto alla nuova arrivata. Se non ci credete, fate la prova contraria: correte a comprare un’auto nuova di pacca e salite a bordo. Noterete un odore diverso dal solito, uguale a quello di tutte le altre in concessionaria. Si, le manca l’anima, quella arriverà grazie a voi, grazie a tutti i proprietari che accompagnerà. Non vorremmo mai dovere dare addii sofferti, ma la vita è fatta di scelte ed il passaggio della torcia è molto spesso inevitabile. Ricordo come se fosse ieri, la mia Mini Cooper gialla, allontanarsi, per la prima volta guidata da un perfetto estraneo, e diventare un pallino sempre più piccolo che si è poi perso nell’orizzonte. La penso spesso, nonostante non fosse un’auto esotica, è stata per me una fantastica compagna di tante avventure, ed avrà per sempre un posto speciale nel mio cuore, al di sopra di qualsiasi vettura abbia poi posseduto in seguito e deciderò di comprare in futuro. Ecco perché uno dei momenti più struggenti è quello dell’ultima guida al volante di una vettura che è stata tua, ma che non lo sarà più. L’ultimo giro, prima di dirle addio.
Testo di Alessandro Marrone
Foto di Elisabetta Gilardenghi