Destinazione Montagne
SUPERCARS DRIVERS ‘LOUNGE
DESTINAZIONE MONTAGNE
Testo di Richi Mackie / Foto di Luke Stackpoole
Con questo numero inauguriamo una delle tante nuove rubriche che arricchiranno le pagine di Auto Class nei mesi a venire. Sul nostro sito esiste una sezione chiamata appunto “Supercars Lounge”, così abbiamo pensato di espanderla e non limitarci soltanto a parlare di supercars. In questa rubrica sarà un po’ come scambiare due chiacchiere, prenderemo spunto dalle molte e-mail che arrivano in redazione e da quello che voi avete piacere di leggere e quindi emozioni, personaggi, curiosità dal mondo dei motori e tutto ciò che può avvicinare sempre di più le nostre scrivanie al vero e proprio carburante di ogni articolo, la vostra passione.
Parliamo di avventure? Qualche giorno fa mi trovavo al ristorante con un gruppo di amici che frequento da quando cominciai l’università vicino a Lugano. Tutte brave persone, con la testa sul collo e tanto spirito di sacrificio. Ragazzi che come me, lavoravano a pieno regime l’estate per poi dimezzare gli sforzi una volta riprese le lezioni universitarie e per alcuni di loro i frutti di tanti sforzi si sono trasformati nella possibilità di poter realizzare un sogno e comprare l’auto bramata a lungo. Non sto parlando necessariamente di supercars da sei zeri, ma di vetture ugualmente in grado di disegnare un ampio sorriso in volto. Quella sera stavamo finendo una tranquilla cena che sapeva di semplice rimpatriata, quando tra un racconto di viaggio e l’altro, è venuta voglia di riunirci tutti e portare le nostre auto su qualche passo non troppo distante da dove ci trovassimo di solito. Ognuno ha i suoi impegni però e sembrava davvero impossibile trovare una data utile, così mentre ci si apprestava ad una quasi inesorabile resa, il più estroverso della comitiva se n’è uscito “Andiamoci adesso, non ho mai guidato su un passo di montagna nel cuore della notte”. Detto questo, sono passate un paio d’ore e ci siamo trovati ai piedi del Sustenpass, una delle strade di montagna più belle della Svizzera meridionale. Ci siamo accostati per qualche minuto in uno slargo in uscita dal paese di Wassen e ci siamo goduti alcuni attimi di silenzio. Una calma quasi surreale era interrotta solo dal borbottio di qualche motore lasciato acceso, tutto attorno era buio e i fari delle nostre auto illuminavano a stento qualche metro di strada.
Siamo partiti e ci siamo immersi in una delle esperienze più eccezionali della nostra vita, qualcosa di semplicissimo scaturito per puro caso e senza alcuna ambizione che però ha contribuito a consolidare il nostro legame. Perché in fin dei conti si tratta sempre di toccare i tasti giusti e guidare per un passo di montagna nel cuore della notte, senza incrociare anima viva e sentendoci parte di quella maestosa strada, è stato davvero un qualcosa di indescrivibile e che consiglio a ciascuno di voi. Quella volta ho capito che non è sempre necessario pianificare qualcosa, ma che spesso le cose più inaspettate sono quelle ancora in grado di stupirci. In un periodo digitale in cui tutto è sempre a portata di mano, una delle sensazioni che è in grado di rinvigorire il nostro spirito è proprio quella di improvvisare, uscire dalla routine e vivere l’inaspettato. E poi, parliamoci chiaro, quando sono coinvolte auto sportive dedite al sovrasterzo e una strada come questa, tutto è ancora più semplice.