Un’estate italiana: Alfa Romeo Duetto e Fiat 124 Spider a Confronto
Presentato da Vita di Stile
Di Francesco Fulchieri – Foto di Luigi Vetrucci
Ho voluto celebrare la tradizione italiana con due belle “scoperte” sportive. Non quel tipo di sportiva che si sente a suo agio solo tra i cordoli, con il coltello tra i denti, a limare secondi sul giro. Un concetto di sportiva più legato al “semplice” piacere di guida, a cui contribuisce una potenza sufficiente a spingere con brio le linee flessuose lungo il proprio itinerario. Prodotti tipicamente edonistici, che non mancano mai nella collezione del vero amante del buon vivere.
Lo spider, per chi lo ama, ha la caratteristica di avvicinare le 4 ruote alle 2 nel contatto con l’ambiente, facendo sentire pilota e passeggero parte di esso. Una guida molto più esperienziale rispetto a quella di un coupé: tutti i sensi sono coinvolti al 100%.
Ebbene sì, anche il gusto! Avete mai mangiato un pò di polvere?
Nel caso delle “nostre” due rombanti cabrio, il fascino è dato anche da altri fattori. Per l’Alfa senza dubbio la notorietà, il suo essere così VIP, il blasone dato da un marchio con un passato più che glorioso, ne fanno tutt’ora un modello immancabile negli spot che devono convincere di un alto livello di stile di vita (profumi ecc.). La Fiat, d’altro canto, risponde con il suo rauco 4 cilindri bialbero. Mentre l’Alfa è suadente, il sound della 124, in particolare questa, è graffiante: se la prima potrebbe essere passionale come l’R&B, la seconda è senza dubbio Rock, quello asciutto e arrabbiato della sua epoca. La Duetto rilancia con una manovrabilità eccezionale: in movimento mette in luce una tenuta di strada particolare, all’inizio necessita di un pò di fede, ma non delude, restando sempre ancorata alle traiettorie. La tenuta delle Alfa del tempo è, del resto, proverbiale. Riesce a stupire anche nelle manovre “da parcheggio” e forse lo avete immaginato vedendo il servizio a bordo piscina. Muoversi in spazi così stretti come quelli che la portavano vicino all’acqua sarebbe stato molto più difficile con la 124 (parlo per esperienza avendo la versione coupé), soprattutto per gli pneumatici maggiorati di cui era dotata la 1800 di questo servizio e per le scarse doti di parcheggiatore del sottoscritto. Uno dei responsabili di questa dinamica indovinata è lo sterzo, altro punto in cui l’Alfa Romeo ha la meglio sulla Fiat: preciso e trasparente, tanto che ogni informazione passa alle mani del pilota. Unica nota dolente è il volante Personal che, pur bello e proprio dell’allestimento, non può eguagliare quell’opera d’arte che era l’Hellebore delle serie precedenti.
Dove la spider torinese ribalta la situazione è alla voce cambio, con un comando secco, corto e preciso. Di 124 ne ho provate parecchie, comprese le 125S, donatrice di molti organi, e i cambi non mi deludono mai. La Duetto condivide, invece, con le altre figlie del biscione una corsa non molto corta (poco male, anche la coeva 911 non brilla in tal senso). La cosa veramente difficile, però, è trovare un esemplare che non abbia un cambio malandato, senza problemi in scalata e in salita.
Così simili e così diverse quindi. Entrambe Spider 2+2 (in questo caso ndr.), entrambe italiane e casualmente anche di colori simili, sono agli opposti per stile e target. Tondeggiante e rassicurante l’una, spigolosa e aggressiva l’altra (eredita la linea dal prototipo Corvette Rondine); mentre la prima si corica in curva, pur mantenendo l’input del pilota e avvertendo se decide di andare per la sua strada, l’altra è piatta e più repentina nei cambiamenti.
Qualunque sia la vostra scelta, in ogni caso, non resterete delusi: sono due fuoriclasse tra le storiche e hanno la capacità di farvi sentire vivi per ogni metro che percorrerete con loro. Con il loro carisma rendono unico ed emozionante anche il tragitto per andare a fare la spesa, immaginatevi farci un viaggio.
La voglia di divertirsi non è restata, comunque, ancorata al passato: anche oggi ci sono vetture che si ripropongono di riprendere l’eredità della più affascinante e tradizionale delle carrozzerie…la scoperta sportiva.
Si ringrazia Luana Sbalbi e lo staff del Naxos di Pontenure (location della maggior parte delle fotografie) per il contributo alla realizzazione del servizio.
Per immergervi completamente in un mondo fatto di auto & stile, passate a trovare i nostri amici di VitaDiStile, cliccando qui