Volkswagen T-Roc R | Test Drive
Dopo qualche ora alla guida ci siamo letteralmente scordati dei confronti che avremmo voluto fare con la Golf R, non perché siano diverse da guidare, ma perché il coinvolgimento della T-Roc R è viscerale e fidatevi se vi dico che mai avrei pensato di amare così alla follia un crossover.
Testo di Andrea Balti / Foto di Richard Montagner
Introdotta nel 2017 e abile nel raccogliere quei clienti che nella mitica Golf preferirebbero qualche centimetro in più da terra, senza però oltrepassare il gradino Tiguan ed entrare quindi a tutti gli effetti nel mondo dei SUV, la T-Roc è una delle molte crossover disponibili oggi sul mercato. È una di quelle vetture che si scelgono razionalmente e quindi se avete bisogno di spazio a bordo, ma non disponete di un box privato, se viaggiate spesso e in cinque persone e quindi limitando i consumi con un corpo vettura dalle dimensioni non troppo lontane da quelle di una tradizionale compatta, per cui adatte ad una convivenza quotidiana, sfruttando quei centimetri da terra extra nelle occasioni più disparate, anche perché la trazione integrale (ovviamente disponibile nelle versioni contrassegnate 4Motion) garantisce sicurezza e la possibilità di lasciare le strade asfaltate senza troppi patemi d’animo.
I numeri di vendita le danno ragione e sulla scia dell’entusiasmo, in VW hanno deciso di renderla disponibile anche in versione Cabriolet e soprattutto R, quella che più interessa a noi. Esteticamente riconoscibile per i diversi paraurti anteriore e posteriore, con dettagli neri, cerchi in lega leggera dalle dimensioni più generose e assetto ribassato di 2 centimetri, la T-Roc R potrebbe quasi sembrare la conseguenza di una caduta finita con una sonora botta in testa, ma in realtà il fatto di condividere praticamente tutto con la cugina Golf R ha agevolato non di poco l’ottimizzazione dei costi in fase di progettazione. La T-Roc R conta quindi sul medesimo 4 cilindri 2.0 TSI da 300 cavalli e 400 Nm di coppia, la stessa trasmissione automatica a doppia frizione DSG a 7 rapporti e la trazione integrale 4Motion di tipo Haldex menzionata prima, senza ovviamente contare l’intero comparto multimediale e l’ormai immancabile Digital Cockpit da 10,25 pollici. Quello che cambia è il vestito e il fatto che in modalità di guida Normal la si possa condurre come una qualsiasi auto da famiglia. Impostate in Dynamic ed avrete invece a disposizione il modo più rapido per lasciare orfani i vostri bambini.
Non proprio, a dire il vero. Questo perché la T-Roc R è in grado di trasformarsi da crossover in un’assatanata cacciatrice di curve e una volta gettata nella mischia dimostra quanto sia una delle auto più sorprendenti che abbia mai potuto provare. Bisogna essere sinceri, la T-Roc R è davvero scioccante. L’incredibile rapporto peso/potenza è sostanzialmente lo stesso della Golf R e se con le dovute proporzioni dovute alla maggiore altezza da terra vi aspettereste un comportamento meno preciso quando la strada si fa tortuosa, preparatevi a mettere in discussione ogni più minimo dubbio sulla natura prestazionale di questa vettura. Il TSI entra in coppia a 2.000 giri, dopo un quasi impercettibile ritardo in erogazione, ma una volta in forze, la spinta dei 300 cavalli si fa progressiva a tal punto da farvi credere di essere sulle montagne russe. Questo anche perché il grip sembra infinito ed è la cosa più simile al viaggiare su una rotaia, con percorrenze di curva che non avresti creduto possibile e una trazione in uscita che farà il vuoto dietro di sé, a prescindere dalla supersportiva che vi stava inseguendo invano.
Dove l’assetto ricopre il ruolo fondamentale, l’impianto di scarico Akrapovic con doppio terminale sdoppiato è la colonna sonora che amplifica l’esperienza di guida, un boato grave, potente e che lancia delle vere e proprie bombe a mano in cambiata come anche in rilascio. Finalmente la musica che vorremmo sempre ascoltare su auto di questo tipo. Ecco che dopo qualche ora alla guida ci siamo letteralmente scordati dei confronti che avremmo voluto fare con la Golf R, non perché siano diverse da guidare – in realtà restano pur sempre simili – ma perché il coinvolgimento della T-Roc R è viscerale e fidatevi se vi dico che mai avrei pensato di amare così alla follia un crossover, nemmeno dopo aver provato l’altrettanto fenomenale Cupra Ateca, con la quale peraltro condivide i medesimi ingredienti principali. Questa piccola familiare impiega 4,8 secondi per scattare da 0 a 100 km/h ed ha una velocità massima limitata elettronicamente a 250 orari, mentre con un peso che supera di poco la tonnellata e mezzo (1.575 kg) riesce a muoversi da una curva ad un’altra come fareste con qualcosa di più politicamente corretto, una hot-hatch per intenderci. Ma questa la possiamo considerare tale?
Partendo dal presupposto che la T-Roc faccia parte di un segmento ben preciso – quello dei crossover – resta pur sempre una compatta a 5 porte e 5 posti che nella versione firmata R offre prestazioni stratosferiche ottenibili anche da un guidatore poco esperto. E questa è un’altra delle magie che Volkswagen ha gettato nel calderone. Con un prezzo che parte da € 45.500 non è certo per tutte le tasche, ma se verrà a casa con voi potete star certi che porterà con se il pacchetto completo composto da una vettura per tutti i giorni e una bestia per il weekend. La T-Roc R è la sportiva che non ti aspetti, uno di quei modelli che se non incroci sul tuo cammino rischierebbe di passare quasi inosservata, ma dal momento che stringi quel volante e la tratti con rispettosa violenza si fionda tra quelle auto che non scorderai facilmente. Questa è la bellissima follia di un’auto che nell’esagerazione trova una fruibilità totale ed il senso di esistere.
VOLKSWAGEN T-ROC R
Layout – Motore anteriore, trazione integrale
Motore – 4 cilindri 1.984cc – turbo
Trasmissione – cambio automatico a 7 rapporti
Potenza – 300 cv @ 3.500 rpm
400 Nm @ 2.000 rpm
Peso – 1.575 kg
Accelerazione – 4,8 sec.
Velocità massima – 250 km/h
Prezzo – da € 45.500