Volvo XC40 T3 | Test Drive
Testo di Tommaso Mogge / Foto di S. Lomax
È la più piccola renna SUV del brand svedese e le è bastato pochissimo tempo per conquistare i clienti affezionati al marchio e anche quelli che solitamente non avrebbero preso in considerazione una Volvo come prossimo acquisto. Le carte vincenti della XC40 sono molte in effetti, partendo da un corpo vettura contenuto nei suoi 443 cm di lunghezza, 186 di larghezza e 166 di altezza, riesce tuttavia a mantenere l’aspetto di un SUV maturo, grazie soprattutto all’imponente frontale dominato dalla classica mascherina Volvo, in questo caso ancora più accentuata grazie all’allestimento sportivo R-Design.
A ridosso della sua presentazione, avevamo avuto modo di provarla nelle più classiche motorizzazioni offerte a inizio 2018, ma la novità è che la XC40 introduce il nuovo propulsore turbocompresso benzina a 3 cilindri, una scelta insolita per una tipologia di vettura di questo tipo. Chiamata appunto T3, il modello della nostra prova è inoltre equipaggiato con un cambio automatico a 8 rapporti capace di gestire i giri motore al meglio, anche senza che si renda necessario l’intervento del guidatore, cosa comunque possibile esclusivamente mediante i curati paddle posti dietro al volante. Molto bene, le interessanti premesse introdotte da un modello pensato per semplificare la quotidianità senza per questo motivo dover scendere a compromessi vengono accentuate dall’aspetto estetico di questo modello, definibile come il top di gamma della versione T3, aggressivo per merito del contrasto tra il rosso e il nero della carrozzeria e uno degli interni più sobri ma al tempo stesso meglio rifiniti in circolazione.
Il 3 cilindri è un 1.5 cc, eroga 163 cavalli a circa 5.000 giri, ma dispone al tempo stesso di 265 Nm di coppia ad appena 1.850 giri, rendendo la XC40 piuttosto agile, anche grazie al fatto di mantenere il peso complessivo attorno alla tonnellata e mezzo. La trazione è solo all’anteriore, ma la discreta altezza da terra – che può anche essere incrementata selezionando la modalità Off-Road – consente di affrontare terreni che con una normale compatta o berlina sarebbero altrimenti irraggiungibili. Il senso di compattezza che si prova a bordo, oppure osservandola dall’esterno, viene leggermente intaccato dalla rumorosità del propulsore, prevalentemente quando si viaggia con marce basse o con la vettura ferma, ma in quel caso entra in gioco il sistema Start/Stop che anche se alle volte può diventare invasivo in fase di manovra riduce ulteriormente i consumi e offre soste al semaforo immerse nel silenzio. In caso di traffico o di lunghi viaggi, il sistema multimediale analogo a quello delle sorelle maggiori XC60 e XC90 offre qualsiasi tipo di cosa possiate desiderare su un’automobile, compresa un’ampia risma di sistemi di assistenza alla guida, un fattore sicurezza da sempre molto caro a Volvo. Come nel caso di alcune concorrenti, avere anche i comandi del climatizzatore sullo schermo touch è meno pratico rispetto al solito, ma questo contribuisce a mantenere la plancia pulita e quasi completamente sgombra da tasti fisici.
Tra le varie modalità di guida, oltre a quella per affrontare terreni sconnessi, abbiamo le tradizionali Comfort, Dynamic e infine Eco. Ognuna permette alla vettura di assumere un comportamento e feedback notevolmente differenti a seconda delle esigenze del guidatore e sappiate che nonostante le ridotte dimensioni del motore, questa XC40 è anche piuttosto briosa e non vi farà assolutamente sentire la mancanza del quarto cilindro. È certo che il pacchetto R-Design gioca un ruolo importante nella caratterizzazione estetica dell’auto, ma analizzando il quadro generale da più distante ci si rende ben presto conto che è il modello stesso ad essere qualcosa di eccezionale. Parco nei consumi, agile nel traffico come lontano dai centri urbani, spazioso per cinque persone e rispettivi bagagli e con un look fresco moderno, ci troviamo di fronte ad uno dei rarissimi casi in cui il modello d’ingresso non ha assolutamente nulla da invidiare a quelli più grandi e quindi costosi. Scegliere una XC40 piuttosto che un XC60 non è una mera questione di banconote, ma si identifica piuttosto nell’effettiva necessità – o meno – di disporre di qualche centimetro extra. Il listino dell’XC40 parte da poco meno di 30.000€ con la T2, €32.900 per la T3 di base e qualche Euro in più per l’entry level a gasolio. È una gamma talmente ricca che offre anche versioni mild-hybrid (da €42.300), Plug-In hybrid (da €47.770) e addirittura Full Electric (da €59.600), ma tornando al modello del nostro test, si resta attorno ai €41.400, avendo in dotazione il ricco allestimento R-Design, il cambio automatico a 8 rapporti e tutto ciò che basta e avanza per portarsi a casa un modello completo capace di dimostrare che nel suo particolare caso un SUV con soli tre cilindri non è un’eresia, ma una valida alternativa.
VOLVO XC40 T3
Layout – Motore anteriore, trazione anteriore
Motore – 3 cilindri 1.477cc
Trasmissione – cambio automatico a 8 rapporti
Potenza – 163 cv @ 5.000 rpm
265 Nm @ 1.850 rpm
Peso – 1.580 kg
Accelerazione – 9,6 sec.
Velocità massima – 200 km/h
Prezzo – da € 32.500 / esemplare in prova da € 41.400