Che Bestia!
Testo di Max Gonzaga
Ho sempre amato i progetti ambiziosi, proprio quanto invece odio tutte le difficoltà che bisogna affrontare per concretizzarli e che spesso, purtroppo, li fanno restare dei lavori incompiuti. Non è questo il caso della Beast, una sportiva dalle linee incredibilmente sexy e prodotta da Rezvani, piccola factory americana. Il costruttore ha ricalcato l’esempio lampante degli ultimi anni, quello del genio di Horacio Pagani, che con la sua Zonda prima e la Huayra dopo ha preso dei motori AMG appositamente rifiniti per le esigenze della sua hypercar personale ed ha conquistato un posto al tavolo dei grandi nomi. La Beast, nome che non ha certo bisogno di essere tradotto, a modo suo, fa la medesima cosa e riesce così ad arrivare sul mercato con la sua Speedster.
Sotto ad un vestito completamente in fibra di carbonio c’è infatti il telaio di una Ariel Atom 3, con il quattro cilindri di origine Honda da 2.4cc che eroga 300 cavalli. La Speedster dovrebbe però essere anche disponibile con 500 e addirittura 700 cavalli, ma per una barchetta da appena 750kg, fidatevi che il propulsore sovralimentato da 300cv è più che abbastanza. Certamente, grazie al fatto che c’è una vera e propria carrozzeria, per leggera che sia la fibra, qualche decina di chili in più c’è, ma una volta infilati nell’abitacolo e ben legati ai sedili a guscio e con le mani sul piccolissimo volante, vi sentirete in tutto e per tutto alle prese con un’auto da corsa. Come è giusto che sia, non c’è servosterzo e nemmeno servofreno, mentre il cambio è un manuale a 6 rapporti, che quindi promette una esperienza di guida totale. Così è: la Rezvani si comporta come la Ariel, ma con un accento più estremo, anche se in senso differente, dovuto al piantone dello sterzo davvero ridotto e che trasmette anche il minimo granello di polvere sull’asfalto, dalle ruote sino al posto guida. Il parabrezza c’è, ma è talmente piccolo che l’aria riuscirà comunque a trovare un varco per schiaffeggiare la vostra faccia alle alte velocità e quel costante sibilo del supercharged di questo generoso propulsore Honda è sempre lì a far capolino, nel preciso momento in cui pestate sull’acceleratore.
A differenza della Atom, la Beast ha dimensioni maggiori e va guidata come un’auto completamente differente; se appagate maggiormente l’occhio con una carrozzeria che non disdegna richiami al passato automobilistico, cofano lungo, coda appuntita e gruppi ottici sottili, la Rezvani trasmette il suo savoir faire corsaiolo nel momento in cui la guidate e mette a tacere le vostre convinzioni in fatto di guida sportiva. Non è affatto facile da domare e la scala dei giri corre sino a sfiorare gli 8000, con una coppia che quando entra aiutata dal supercharger, vi servirà un piatto da gestire con presa ferma sul volante e sangue freddo in percorrenza di curva. Ogni errore viene pagato caro, proprio come l’auto stessa, in vendita attorno ai 150.000€ ($165,000) e prodotta in edizione limitata. A molti potrebbe sembrare una cifra esagerata per una Atom vestita e dotata pur sempre di un 4 cilindri Honda, ma cercate di guardare oltre questi dettagli tecnici e trovatemi un’auto così esteticamente emozionante, prodotta oggigiorno e sicuramente più maneggevole di una Veritas (qualche somiglianza c’è). Probabilmente ci saremmo aspettati un handling più user friendly, ma ci siamo stufati di tutti quegli aiuti e controlli elettronici che rendono piloti anche i neopatentati: forse era proprio l’esperienza pura che aspettavamo, senza dover rinunciare al piacere di guardarla anche quando è ferma. Attendiamo la versione da 500cv, perché crediamo che sarà in grado di spazzare via ogni ragionevole dubbio residuo.
REZVANI BEAST (2015-)
Layout – Motore centrale posteriore, trazione posteriore
Motore – 4 cilindri 2.4cc – supercharged
Trasmissione – cambio manuale a 6 rapporti
Potenza – 500 cv @ 7350 rpm
507 Nm @ 5950 rpm
Peso – 750 kg
Accelerazione – 2,8 sec. Ca.
Velocità massima – 265 km/h
Prezzo – da 150.000 €