Winter Marathon 2016
La neve quest’anno è la grande assente alla 28° edizione della Winter Marathon, che con il consueto appuntamento a Madonna di Campiglio, accoglie tutti i 120 equipaggi iscritti e pronti al via, come sempre organizzati per ogni evenienza. Per la Classica invernale, molti sono giunti da lontano e si può dire che abbiano già affrontato una pre-gara percorrendo migliaia di chilometri con le loro vetture d’epoca, con ancora dure prove lì ad attenderli: tre quarti della competizione di regolarità infatti, si svolgono in notturna e con il passaggio di importanti Passi Dolomitici. Come sempre, l’evento gara è preceduto dalla prima prova sulla pista ghiacciata. Poi la partenza e l’arrivo sempre nella splendida Madonna di Campiglio con oltre 400 Km da percorrere e 55 prove a cronometro. Anche se mancava la neve, il passaggio sul Pordoi, a 2.239 metri di quota, il quale alcuni hanno affrontato a tetto aperto e con una temperatura di – 8 gradi, è stato senz’altro uno spettacolo ed un’esperienza di guida faticosa ma indimenticabile, per piloti e spettatori. Massiccia quest’anno la presenza del marchio di Stoccarda, infatti la gamma di Porsche d’annata era davvero ampia, spaziando dalla 356 A Coupé del 1955, alla Speedster del ’56, sino alla mitica Carrera RS del 1973. L’interesse per le vetture Porsche storiche è sempre in crescendo e questo è in parte dovuto anche alla loro fama di auto competitive e robuste, adatte ad ogni utilizzo, in pista o in strada. Al termine della gara, ancora prove speciali per i migliori classificati sul ghiaccio, a cui hanno fatto seguito le premiazioni ed anche se solo partecipare è già una vittoria, la competizione fatti i conti con i vari coefficienti attribuiti in base all’anno del mezzo, i tempi fatti registrare, ecc, è andata all’equipaggio Spagnoli – Parisi, a bordo di una Fiat 508 S del 1932.
Photo credits: Pierpaolo Romano